Salve, popolo del Wip Blog, come state? Avete mangiato bene? Vi sentite tranquilli e sereni nelle vostre abitazioni calde e confortevoli? Beh, non dovreste! E' uscita la versione riveduta e corretta di Twilight! AAAAAAAAAAAARRRGHHHH!!
No, a parte gli scherzi, è uscita, veramente, in libreria una nuova versione di Twilight nella quale il sesso dei personaggi è invertito.
Ma partiamo dall'inizio.
A dire il vero ne avevo sentito parlare tempo fa, ma speravo fosse una fake news, sapete quelle notizie fasulle che mandano in giro per generare curiosità e un alone di mistero a qualcosa in uscita (libro, film, serie tv...), quindi, non dando ad essa molto peso, ho accantonato in un angolo della mia mente questa informazione e fine della questione.
E' successo che, girovagando nei meandri di youtube mi imbatto in una parodia di Breaking Dawn parte 2 (film facente parte della saga che penso tutti conosciate) che diventa un pretesto per parlare appunto di Life and Death, il nuovo libro, il Twilight re-immaginato, leggendone alcuni brani (messi in scena in interpretazioni parodiate durante la lettura. Davvero graziosa come idea. Il video mi è piaciuto molto).
Da qui, la mia pressante e insistente voglia di parlarvene.
Premesso che: NON ho letto la prima saga di Twilight (e nemmeno ho visto i film), NON ho intenzione di leggere quella nuova e che NON ho intenzione di leggere in futuro né la vecchia né la nuova.
Aggiungo che lo so che non si parla di un'opera non letta, anche se col bombardamento di news, video, trailer che ne è stato fatto, la storia la si conosce per sommi capi anche senza leggerla (ve lo garantisco),
mi concedo lo sfizio di darvi l'impressione che ho avuto ascoltando i pochi brani letti, che a loro modo, mi sono sembrati illuminanti.
Ripeto: è un'impressione, un'opinione personale e perfettamente opinabile. Sarò felice di confrontarmi con voi popolo invisibile del web nei commenti se avrete voglia di intavolare la discussione.
Quindi, passerei al mio pensiero.
Dicevo, Twilight re-immaginato con il sesso dei protagonisti invertito, ovvero Edward vampiro maschio diventa Edythe vampira al femminile e Bella fragile ragazza umana diviene Beaufort, detto Beau ragazzo umano.
Dai brandelli di brano che ho ascoltato ho evinto che, almeno all'inizio, lui, Beau è un ragazzo timido, impacciato che quasi si stozza con una sciarpa mentre se la toglie.
Ora, a pelle, ho percepito un enorme e opulento baco: il ragazzo umano non puoi caratterizzarmelo praticamente come la protagonista dell'altro libro anche lei impacciata, timida all'inizio ecc.. per un motivo molto semplice perché i maschi non si comportano come le femmine.
Per quanto un ragazzo/uomo possa essere timido, non credo che nel mondo reale riuscirebbe a strozzarsi con la sciarpa o qualsiasi altra cosa, caso mai con la sciarpa ci lega la protagonista al letto in una scena amorosa. Non è verosimile che Beau si comporti come si comporterebbe Bella nella stessa situazione.
Quello che voglio dire è che non puoi caratterizzarmi un personaggio maschile non tenendo conto che ci sono delle differenze nel modo di ragionare di un uomo rispetto a quello di una donna perché siamo geneticamente diversi, poi che l'educazione, il luogo in cui si vive, le conoscenze ecc... ci facciano crescere in un certo modo è un altro paio di maniche.
Di base, però, nel momento in cui si riscrive un personaggio, in origine femminile, in chiave maschile le differenze si devono vedere, da subito (la caratterizzazione verosimile vale anche se il personaggio lo crei ex novo, anzi in questo caso a maggior ragione).
Almeno, questa somiglianza nei comportamenti della fu Bella, ormai Beau, è quello che ho percepito a sensazione io e mi rende perplessa.
Poi, almeno in quello che ho sentito nella lettura dei brani, la storia procede abbastanza simile almeno all'inizio (poi se cambia rotta, meglio per i lettori del libro che non si annoiano rileggendo una storia già munta abbastanza) e questo non mi può far che storcere il naso. L'autrice ha la possibilità di fare un'altra saga, ok che vuole rimanere nel genere, ma riproporre anche scritte in modo differenze situazioni similari non vi sa di presa in giro? O di pochissima immaginazione della stessa?
Io, personalmente, mi romperei da morire a riscrivere più o meno le stesse cose che ho già fatto, mi servirebbe un guizzo nuovo, qualcosa che mi accenda la fiammella della passione. Altrimenti col cavolo che mi metto a scrivere.
Sicuramente, i fan della saga ne saranno entusiasti, ma gli altri, che magari vedono togliere spazio a un libro che a loro sarebbe interessato leggere e devono cercarlo oltre le pile di questo?
Ed infine, da uno sguardo più generale, a voi non sembra che tutto sia una grande, enorme gigantesca operazione commerciale? Con la prima saga siamo stati invasi di cloni di Twilight ovunque, ora, che succederà? Verremo proprio uccisi dalla nuova saga? Spero di no e spero che anche tra i fan della serie ci sia qualcuno che si senta infastidito di sentirsi una vacca da cui spremere il latte.
Personalmente, le minestre riscaldate non mi piacciono, in nessun campo, perché notoriamente non funzionano mai come le idee iniziali. Il mondo non si evolve perché ricopiamo all'infinito una stessa idea, ma perché creiamo cose nuove.
Voi cosa ne pensate?
fateci sapere!
Alla prossima!!!
PS: se volete vedervi i video vi lascio i link,qui di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=Tut5GLJRyn4 (parte 1)
https://www.youtube.com/watch?v=bUE41rLrjpk (parte 2)
venerdì 12 febbraio 2016
giovedì 14 gennaio 2016
Il libro che sto leggendo
Ehilà! Come state amici di Word in Progress?
Finalmente torno a scrivere qui. Vi sono mancata?
E' un periodo che ho la vena da scrittrice creativa aperta e gonfia e lo devo al libro che sto leggendo in questo momento (di cui vi parlerò fra poco) e al Waltz N. 2 di Dmitri Shostakovich.
Era da tempo che non mi sentivo così libera e felice di scrivere una storia che finalmente sento mia e che, come poche volte nella mia vita, ho voglia di portare a termine. Tra l'altro ho scelto un genere di cui per tutta la mia vita non me ne è fregato molto: la fantascienza.
Non sono mai stata avvezza a leggere o scrivere di questa tipologia di romanzi, ma ultimamente complice la situazione mondiale che, mi sembra, stia velocemente andando a rotoli, diversi film sul genere fantascienza visti ultimamente e il mio amore viscerale e incondizionato per il film "Blade Runner", ho partorito una storia che va in questa direzione.
Non ve ne parlerò qui e non so se ne farò un post apposito, ma magari vi tengo aggiornati sugli sviluppi. Al momento mi sto incanalando verso la conclusione del primo capitolo e per adesso mi sto divertendo a lasciarmi andare e scoprire che riesco a dare forma a pensieri in modi che non credevo fossi capace di scrivere.
Vi dicevo, il libro che sto leggendo... che è il motivo per cui se state leggendo questo post siete curiosi di sapere qual'è, di cosa tratta, ecc...
Ebbene si tratta di "1Q84" di Murakami Haruki - libro 1 e 2 aprile-settembre.
Questo volume è composto di tre libri: libro I aprile-giugno, libro II luglio-settembre e libro III ottobre-dicembre e narra le vicende di due protagonisti Aomame e Tengo, ambientate nel Giappone degli anni '80 (1984 appunto).
Lei, Aomame, la incontriamo in un taxi in tangenziale, che ha fretta di arrivare in un posto perché ha una missione da compiere: uccidere un uomo. Il taxista, vedendo l'impazienza della cliente le suggerisce di andare a piedi, prendendo la scala di emergenza che si trova poco distante. Ma egli, aggiunge sibillino di non farsi ingannare dalle apparenze perché la realtà e una e una soltanto.
Tengo, invece è uno stimato professore di matematica che insegna in una scuola privata a cui piace molto anche leggere e scrivere. Come scrittore ha buona tecnica, ma scarsa immaginazione e quando un editor di sua conoscenza gli chiede di riscrivere il romanzo di una diciassettenne per mandarlo ad un famoso concorso letterario, lui all'inizio ha delle reticenze, ma poi si convince e la lettura del manoscritto originale lo turba. Inoltre lo turba ancora di più la conoscenza della giovane studentessa.
Poi un giorno, nel cielo, appare una seconda luna... sarà il segno che la barriera tra le realtà si è assottigliata o è scomparsa? Siamo nel 1984 o nel 1Q84?
Questa più o meno la sintesi di un libro che contiene molto e mi sta dando emozioni fortissime.
in primo luogo, la scrittura scorre liscia e fresca come un ruscello di montagna in primavera. E' piacevolissimo leggerlo ed inoltre mi sta influenzando molto. In questo momento noto fortissimamente la differenza tra un testo scritto con una mano come quella di Haruki e quella di un principiante. E' incredibile, mondi completamente diversi. E non sto dicendo che il secondo sia scritto male, solo noto come mai mi era capitato nella vita la differenza tra descrizioni, modo di usare le parole e modo di costruire personaggi...
Mi piace come Murakami Haruki indugia sui pensieri dei protagonisti, sulle descrizioni, facendoci entrare, a poco a poco, nel loro vissuto, come poi con naturalezza riprende il filo del discorso e noi lettori siamo rimasti lì in pausa a gustarci le atmosfere per poi riattivarci a seguire la storia come se niente fosse.
Mi ha fatto capire che posso farlo anch'io, che posso prendermi la libertà di lasciare defluire le parole e lasciare che il lettore indugi con me su certi aspetti e cerchi di capire fino in fondo la complessità del mio personaggio.
Il libro l'ho appena iniziato e quindi non posso farvi una recensione come si deve. In realtà non so se sarei nemmeno in grado di fare una review su questo libro, che per me è bellissimo, più che per la storia, proprio per come essa è scritta. Mi apre il cervello come se fossero i vetri di una finestra e fa passare il respiro della letteratura dentro i miei neuroni, tra le sinapsi, nella materia grigia.
Una sensazione che forse solo una volta ho provato nella mia vita con un libro, in gioventù, quando ho letto: "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach.
Direi che per ora è tutto.
Fateci sapere se anche voi avete letto questo libro, o un altro, di questo autore e fateci sapere la vostra opinione!
Alla prossima
:-)
Finalmente torno a scrivere qui. Vi sono mancata?
E' un periodo che ho la vena da scrittrice creativa aperta e gonfia e lo devo al libro che sto leggendo in questo momento (di cui vi parlerò fra poco) e al Waltz N. 2 di Dmitri Shostakovich.
Era da tempo che non mi sentivo così libera e felice di scrivere una storia che finalmente sento mia e che, come poche volte nella mia vita, ho voglia di portare a termine. Tra l'altro ho scelto un genere di cui per tutta la mia vita non me ne è fregato molto: la fantascienza.
Non sono mai stata avvezza a leggere o scrivere di questa tipologia di romanzi, ma ultimamente complice la situazione mondiale che, mi sembra, stia velocemente andando a rotoli, diversi film sul genere fantascienza visti ultimamente e il mio amore viscerale e incondizionato per il film "Blade Runner", ho partorito una storia che va in questa direzione.
Non ve ne parlerò qui e non so se ne farò un post apposito, ma magari vi tengo aggiornati sugli sviluppi. Al momento mi sto incanalando verso la conclusione del primo capitolo e per adesso mi sto divertendo a lasciarmi andare e scoprire che riesco a dare forma a pensieri in modi che non credevo fossi capace di scrivere.
Vi dicevo, il libro che sto leggendo... che è il motivo per cui se state leggendo questo post siete curiosi di sapere qual'è, di cosa tratta, ecc...
Ebbene si tratta di "1Q84" di Murakami Haruki - libro 1 e 2 aprile-settembre.
Questo volume è composto di tre libri: libro I aprile-giugno, libro II luglio-settembre e libro III ottobre-dicembre e narra le vicende di due protagonisti Aomame e Tengo, ambientate nel Giappone degli anni '80 (1984 appunto).
Lei, Aomame, la incontriamo in un taxi in tangenziale, che ha fretta di arrivare in un posto perché ha una missione da compiere: uccidere un uomo. Il taxista, vedendo l'impazienza della cliente le suggerisce di andare a piedi, prendendo la scala di emergenza che si trova poco distante. Ma egli, aggiunge sibillino di non farsi ingannare dalle apparenze perché la realtà e una e una soltanto.
Tengo, invece è uno stimato professore di matematica che insegna in una scuola privata a cui piace molto anche leggere e scrivere. Come scrittore ha buona tecnica, ma scarsa immaginazione e quando un editor di sua conoscenza gli chiede di riscrivere il romanzo di una diciassettenne per mandarlo ad un famoso concorso letterario, lui all'inizio ha delle reticenze, ma poi si convince e la lettura del manoscritto originale lo turba. Inoltre lo turba ancora di più la conoscenza della giovane studentessa.
Poi un giorno, nel cielo, appare una seconda luna... sarà il segno che la barriera tra le realtà si è assottigliata o è scomparsa? Siamo nel 1984 o nel 1Q84?
Questa più o meno la sintesi di un libro che contiene molto e mi sta dando emozioni fortissime.
in primo luogo, la scrittura scorre liscia e fresca come un ruscello di montagna in primavera. E' piacevolissimo leggerlo ed inoltre mi sta influenzando molto. In questo momento noto fortissimamente la differenza tra un testo scritto con una mano come quella di Haruki e quella di un principiante. E' incredibile, mondi completamente diversi. E non sto dicendo che il secondo sia scritto male, solo noto come mai mi era capitato nella vita la differenza tra descrizioni, modo di usare le parole e modo di costruire personaggi...
Mi piace come Murakami Haruki indugia sui pensieri dei protagonisti, sulle descrizioni, facendoci entrare, a poco a poco, nel loro vissuto, come poi con naturalezza riprende il filo del discorso e noi lettori siamo rimasti lì in pausa a gustarci le atmosfere per poi riattivarci a seguire la storia come se niente fosse.
Mi ha fatto capire che posso farlo anch'io, che posso prendermi la libertà di lasciare defluire le parole e lasciare che il lettore indugi con me su certi aspetti e cerchi di capire fino in fondo la complessità del mio personaggio.
Il libro l'ho appena iniziato e quindi non posso farvi una recensione come si deve. In realtà non so se sarei nemmeno in grado di fare una review su questo libro, che per me è bellissimo, più che per la storia, proprio per come essa è scritta. Mi apre il cervello come se fossero i vetri di una finestra e fa passare il respiro della letteratura dentro i miei neuroni, tra le sinapsi, nella materia grigia.
Una sensazione che forse solo una volta ho provato nella mia vita con un libro, in gioventù, quando ho letto: "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach.
Direi che per ora è tutto.
Fateci sapere se anche voi avete letto questo libro, o un altro, di questo autore e fateci sapere la vostra opinione!
Alla prossima
:-)
domenica 28 giugno 2015
A volte (ma solo a volte) ritornano
Ciao,
immagino che molti di voi abbiano dimenticato la mia presenza sul blog... Non potrei neanche darvi torto sono mesi che non mi faccio viva a scrivere un post.
Purtroppo le cause sono sempre le stesse: troppi impegni, scarso tempo, ispirazione che si fa desiderare... e così passano i mesi, passano le idee, forse scappa anche la passione, ma viene trattenuta per la maglia con i denti, come il commissario Rex quando acchiappa il malvivente di turno.
A proposito, le avete viste le repliche del suddetto telefilm ritornate per l'estate? Viva l'originalità! Ma il cane, quanto è bello?? Lo guarderei solo per lui, ma non ce la faccio.
Torniamo a noi, si è così a volte ritorno come gli zombie dei film di Fulci, l'occhio vuoto le guance scavate e in alcuni punti bucherellate, le dita scarnificate che battono lente e irregolari sulla tastiera di un PC macilento. Potrebbe essere l'inizio di un racconto stile horror qui per il blog. La scrittrice mortavivente. Potrebbe essere un'idea carina. Vi potrebbe interessare un raccontino o una breve serie di raccontini con protagonista me scrittrice zombie?
L'idea non l'ho pensata prima, non l'ho creata giorni fa pensando a cosa scrivere in questo post di ritorno, mi è venuta adesso, mentre sto scrivendo. E' quello che succede quando scrivo con ispirazione e voglia di farlo. Le idee mi vengono così, puff... e adesso serve solo metterle in pratica.
Cari lettori vi piacerebbe leggere, un racconto o una mini serie di racconti sulle storie create dalla scrittrice zombie (me per la precisione, mi sembra giusto darmi della "ritornante" visto che sono sparita per lungo tempo)? Fatemi sapere se l'idea vi scompiffera tra un tuffo al mare, o in piscina, o al fiume, o al lago e un mojito all'aperitivo.
Mi sa che vi devo lasciare. La vena creativa si sta richiudendo e questo post sta bene così, breve, ma intenso (non così intenso, ma sufficientemente).
Aspetto vostri pareri nei commenti e...
Alla prossima
:-)
immagino che molti di voi abbiano dimenticato la mia presenza sul blog... Non potrei neanche darvi torto sono mesi che non mi faccio viva a scrivere un post.
Purtroppo le cause sono sempre le stesse: troppi impegni, scarso tempo, ispirazione che si fa desiderare... e così passano i mesi, passano le idee, forse scappa anche la passione, ma viene trattenuta per la maglia con i denti, come il commissario Rex quando acchiappa il malvivente di turno.
A proposito, le avete viste le repliche del suddetto telefilm ritornate per l'estate? Viva l'originalità! Ma il cane, quanto è bello?? Lo guarderei solo per lui, ma non ce la faccio.
Torniamo a noi, si è così a volte ritorno come gli zombie dei film di Fulci, l'occhio vuoto le guance scavate e in alcuni punti bucherellate, le dita scarnificate che battono lente e irregolari sulla tastiera di un PC macilento. Potrebbe essere l'inizio di un racconto stile horror qui per il blog. La scrittrice mortavivente. Potrebbe essere un'idea carina. Vi potrebbe interessare un raccontino o una breve serie di raccontini con protagonista me scrittrice zombie?
L'idea non l'ho pensata prima, non l'ho creata giorni fa pensando a cosa scrivere in questo post di ritorno, mi è venuta adesso, mentre sto scrivendo. E' quello che succede quando scrivo con ispirazione e voglia di farlo. Le idee mi vengono così, puff... e adesso serve solo metterle in pratica.
Cari lettori vi piacerebbe leggere, un racconto o una mini serie di racconti sulle storie create dalla scrittrice zombie (me per la precisione, mi sembra giusto darmi della "ritornante" visto che sono sparita per lungo tempo)? Fatemi sapere se l'idea vi scompiffera tra un tuffo al mare, o in piscina, o al fiume, o al lago e un mojito all'aperitivo.
Mi sa che vi devo lasciare. La vena creativa si sta richiudendo e questo post sta bene così, breve, ma intenso (non così intenso, ma sufficientemente).
Aspetto vostri pareri nei commenti e...
Alla prossima
:-)
mercoledì 29 aprile 2015
Online Writing: Medium
Bentornati, lettori, sulle webpagine di Word in Progress.
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird e Wattpad.
Oggi vi parlo di Medium.
Delle piattaforme prese in esame finora, Medium è la più difficile da definire.
Alla base c'è una piattaforma di blogging molto semplificata, spoglia, immediata.
Ma Medium è cambiato moltissimo da quando è stato lanciato nel 2012 ed è tuttora una piattaforma in evoluzione.
La homepage di Medium
Diamo uno sguardo d'insieme alla homepage di Medium. Questa organizzazione della home è stata introdotta di recente. Partendo da sinistra, troviamo la colonna delle storie in evidenza.
A destra, un box con le featured tags; sotto, Top stories on Medium. Se non siete già loggati, tra il box delle tag e quello delle Top stories vedrete una sorta di ad che vi invita a scrivere su Medium.
Noterete anche, nella hotbar, di fianco al logo/nome della piattaforma, che la sezione della home in cui vi trovate è quella delle staff pics, le storie selezionate dallo staff di Medium; ma potete tranquillamente spostarvi nella sezione Top stories e Bookmarks da qui. Bookmarks ovviamente sarà disponibile solo se siete loggati.
Sulla hotbar ci sono anche le funzioni di ricerca, write a story e login o signup.
Scrivere su Medium
Scrivere su Medium è facile e immediato. Con il più recente aggiornamento della piattaforma è possibile scrivere direttamente dalla homepage. Noterete, infatti, se siete registrati/loggati sulla piattaforma, un piccolo box con la scritta Write Here. Inoltre cliccando la iconcina quadrata in basso a destra del riquadro si può passare direttamente in modalità full screen editor.
L'editor di Medium si presenta... spoglio. Infatti vi troverete di fronte a una pagina bianca con due soli prompt: Title e Tell your story. Noterete anche un + di fianco a Tell your story, il pulsante magico che vi permette di aggiungere multimedia al post. Inoltre nell'angolo a sinistra accanto al titolo vedrete un pulsantino con tre puntini; è quello che vi permette di aggiungere una cover al post. Per formattare il testo invece si seleziona la porzione di testo da formattare e Medium fa comparire un pop up menu con le varie opzioni per la formattazione.
Tenete presente che Medium non dà la possibilità di intervenire sul font, che è predefinito da Medium per tutti i post.
Una volta finito di scrivere il pezzo, la hotbar è la vostra migliore amica. Infatti si trovano varie opzioni: Add to publication per aggiungere il pezzo a una pubblicazione (precedentemente chiamate Collections); Share draft se desiderate che il testo sia riveduto da persone di fiducia in modalità privata, prima di pubblicarlo; oppure preview/publish per vedere un'anteprima e pubblicare il post.
[NOTA: le due immagini più piccole sono di una versione precedente di Medium. La grafica è leggermente diversa, ma la funzionalità è la stessa della versione più recente.]
Un nuovo strumento per il lettore
Medium di recente ha introdotto (finalmente!) l'evidenziatore. Proprio così, adesso è possibile evidenziare i passaggi che ci sono parsi più interessanti in un articolo.
Content Curation
Medium fa l'occhiolino anche alla cura dei contenuti, con l'introduzione recente dei tag, la sua feature Publications (precedentemente Collections) e Recommend, il pulsante per apprezzare un articolo e consigliarlo alla community.
Medium ha anche una app mobile con la quale è possibile leggere e postare contenuti in mobilità.
Purtroppo è disponibile solo per device Apple (iOS) :(
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird e Wattpad.
Oggi vi parlo di Medium.
Delle piattaforme prese in esame finora, Medium è la più difficile da definire.
Alla base c'è una piattaforma di blogging molto semplificata, spoglia, immediata.
Ma Medium è cambiato moltissimo da quando è stato lanciato nel 2012 ed è tuttora una piattaforma in evoluzione.
“Medium è un nuovo spazio in Internet dove le persone condividono idee e storie che superano i 140 caratteri e non sono destinate solo agli amici. È pensato per dare spazio sia a piccoli racconti che migliorano la vita quotidiana, sia a manifesti che possono cambiare il mondo.„
La homepage di Medium
Diamo uno sguardo d'insieme alla homepage di Medium. Questa organizzazione della home è stata introdotta di recente. Partendo da sinistra, troviamo la colonna delle storie in evidenza.
A destra, un box con le featured tags; sotto, Top stories on Medium. Se non siete già loggati, tra il box delle tag e quello delle Top stories vedrete una sorta di ad che vi invita a scrivere su Medium.
Noterete anche, nella hotbar, di fianco al logo/nome della piattaforma, che la sezione della home in cui vi trovate è quella delle staff pics, le storie selezionate dallo staff di Medium; ma potete tranquillamente spostarvi nella sezione Top stories e Bookmarks da qui. Bookmarks ovviamente sarà disponibile solo se siete loggati.
Sulla hotbar ci sono anche le funzioni di ricerca, write a story e login o signup.
Scrivere su Medium
Scrivere su Medium è facile e immediato. Con il più recente aggiornamento della piattaforma è possibile scrivere direttamente dalla homepage. Noterete, infatti, se siete registrati/loggati sulla piattaforma, un piccolo box con la scritta Write Here. Inoltre cliccando la iconcina quadrata in basso a destra del riquadro si può passare direttamente in modalità full screen editor.
L'editor di Medium si presenta... spoglio. Infatti vi troverete di fronte a una pagina bianca con due soli prompt: Title e Tell your story. Noterete anche un + di fianco a Tell your story, il pulsante magico che vi permette di aggiungere multimedia al post. Inoltre nell'angolo a sinistra accanto al titolo vedrete un pulsantino con tre puntini; è quello che vi permette di aggiungere una cover al post. Per formattare il testo invece si seleziona la porzione di testo da formattare e Medium fa comparire un pop up menu con le varie opzioni per la formattazione.
Tenete presente che Medium non dà la possibilità di intervenire sul font, che è predefinito da Medium per tutti i post.
Una volta finito di scrivere il pezzo, la hotbar è la vostra migliore amica. Infatti si trovano varie opzioni: Add to publication per aggiungere il pezzo a una pubblicazione (precedentemente chiamate Collections); Share draft se desiderate che il testo sia riveduto da persone di fiducia in modalità privata, prima di pubblicarlo; oppure preview/publish per vedere un'anteprima e pubblicare il post.
“Medium è un bellissimo spazio per leggere e scrivere: tutto qui. Le parole sono protagoniste. Possono essere accompagnate da immagini per chiarirne il significato. Ma non ci sono elementi superflui come barre laterali, plug-in o widget. Non c’è niente da configurare o da personalizzare.„
[NOTA: le due immagini più piccole sono di una versione precedente di Medium. La grafica è leggermente diversa, ma la funzionalità è la stessa della versione più recente.]
Un nuovo strumento per il lettore
Medium di recente ha introdotto (finalmente!) l'evidenziatore. Proprio così, adesso è possibile evidenziare i passaggi che ci sono parsi più interessanti in un articolo.
Content Curation
Medium fa l'occhiolino anche alla cura dei contenuti, con l'introduzione recente dei tag, la sua feature Publications (precedentemente Collections) e Recommend, il pulsante per apprezzare un articolo e consigliarlo alla community.
Medium ha anche una app mobile con la quale è possibile leggere e postare contenuti in mobilità.
Purtroppo è disponibile solo per device Apple (iOS) :(
lunedì 20 aprile 2015
Online Writing: Wattpad
Bentornati sulle nostre webpagine cari lettori.
Ricordate il nostro post dialogato sulle community online per scrittori e lettori?
Prendendo la chiacchierata con Chiara come spunto per una serie di post, mi sono imbarcata nell'ambizioso progetto di presentere qui su WiP le maggiori piattaforme per la scrittura online; e anche alcune piattaforme meno conosciute.
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird. Oggi vi parlo di Wattpad.
Scopri e condividi storie!
Wattpad è una piattaforma social per scoprire e condividere storie.
Romanzi, racconti, novelette, storie lunghe e storie brevi, che spaziano dal romance alla fantascienza, alla fanfiction, l'offerta di Wattpad per lettori e scrittori è vasta e variegata.
Per gli scrittori può essere inoltre un buon punto di partenza per costruire la propria presenza online.
Leggere e scrivere su Wattpad è gratuito. Inoltre dispone di un'app dedicata su iOS e Android per leggere e scrivere in mobilità.
L'iscrizione a Wattpad e la fruizione dei suoi tool è gratuita.
Per iscriversi si può scegliere tra il login con Facebook o la classica registrazione email+password.
Scrivere su Wattpad
Dalla schermata Home basta cliccare su Crea, che apre il collegamento alla pagina Opere, da cui è possibile scrivere una nuova storia semplicemente cliccando sul bottone +Nuova Storia; oppure continuare storie in corso o gestire le storie concluse.
Cliccando su +Nuova Storia per prima cosa Wattpad chiede di inserire i meta-dati.
Una volta inseriti i meta-dati e salvato le modifiche, si apre l'editor vero e proprio, che si presenta pulito, immediato e intuitivo.
Come potete notare dalla screenshot, si può scegliere se scrivere una nuova parte della storia direttamente nell'editor WYSIWYG di Wattpad, oppure caricare un file esterno.
Una volta inserito il testo e i meta-dati, se desiderate pubblicare immediatamente il contenuto cliccate su Salva e Pubblica; altrimenti cliccando su Salva il contenuto rimane in bozza per la revisione.
Spuntando i due bottoncini Fb e Tw inoltre all'atto della pubblicazione verrà generato automaticamente un link condiviso su Facebook e Twitter.
Leggere su Wattpad
Wattpad è anche una piattaforma per chi ama leggere. A chi desidera usufruire di questa funzione, è dedicato il menu Scopri. Si può cercare storie per genere, categoria, tag, parola chiave o autore.
Scopriamo la community di Wattpad
La pagina più interessante è quella dei Club, i forum di Wattpad, che offrono tutta una serie di discussioni strutturate per incoraggiare la partecipazione, la scrittura e la lettura su Wattpad.
Uno sguardo all'app
Alcune screenshot dall'app per iPad (ambiente iOS)
Update! L'ultimo aggiornamento dell'app per iOS ha dato una rinfrescata alla grafica. Ma la funzionalità di base è sempre quella.
Ora tocca a te!
Potrei annoiarti descrivendoti nel dettaglio tutto ciò che ho omesso, per motivi pratici, in questa mia presentazione di Wattpad. Ma preferisco che siate voi, cari lettori, a esplorare Wattpad e scoprirne tutto il potenziale.
Se voleste essere così gentili da lasciarmi un feedback, inoltre, mi trovate qui: SweetValentina.
Ricordate il nostro post dialogato sulle community online per scrittori e lettori?
Prendendo la chiacchierata con Chiara come spunto per una serie di post, mi sono imbarcata nell'ambizioso progetto di presentere qui su WiP le maggiori piattaforme per la scrittura online; e anche alcune piattaforme meno conosciute.
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird. Oggi vi parlo di Wattpad.
“Wattpad is a place to discover and share stories: a social platform that connects people through words. It is a community that spans borders, interests, languages. With Wattpad, anyone can read or write on any device: phone, tablet, or computer.„
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Potrei annoiarti descrivendoti nel dettaglio tutto ciò che ho omesso, per motivi pratici, in questa mia presentazione di Wattpad. Ma preferisco che siate voi, cari lettori, a esplorare Wattpad e scoprirne tutto il potenziale.
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lunedì 30 marzo 2015
Online Writing: Cowbird
Inauguro con questo una serie di post sulle piattaforme online per scrittori.
Ne abbiamo parlato brevemente nel nostro ultimo post dialogato, ricordate?
Questo vuole essere un approfondimento e un'occasione per conoscere queste realtà.
Alcune le conoscerete già, altre, magari, le scoprirete leggendo i nostri post.
Partiamo con Cowbird, forse non molto conosciuta in Italia, ma dal carattere particolare.
Cos'è Cowbird?
Cowbird si presenta come una "biblioteca dell'esperienza umana; offre una serie di semplici strumenti per raccontare storie, gratuiti e senza pubblicità" (trad. mia)
Il focus di Cowbird, dunque, è sulla narrazione. Soprattutto la narrazione del quotidiano. Un po' come un diario o un taccuino online, cui ognuno può accedere pubblicamente. Per leggere le storie condivise da migliaia di narratori su Cowbird non è necessario essere registrati. Bisogna essere registrati, invece, per scrivere, commentare, condividere le proprie storie.
Lo so, suona strana, l'idea di condividere la propria interiorità su una piattaforma online, pubblica e accessibile da perfetti sconosciuti, ma la formula di Cowbird funziona; basta guardare i numeri nel box che ho cerchiato per voi nell'immagine sopra.
Il sito e la maggior parte delle storie sono in inglese, ma è possibile scrivere in qualsiasi lingua; tuttavia, diminuisce la possibilità di essere letti.
A Cowbird potete registrarvi gratuitamente e avrete accesso ai tools di base. Hanno anche un programma chiamato Citizenship, per 5 dollari al mese, che offre un ulteriore set di strumenti per narrare le vostre storie. Poiché Cowbird non incorpora pubblicità, il programma di Citizenship viene utilizzato per il mantenimento della piattaforma stessa.
Se Cowbird dovesse piacervi, prendete in considerazione l'idea di registrarvi come cittadini. ;)
Io sono registrata su Cowbird da quando è stata lanciata e l'iscrizione era su invito. Mi trovate con il nickname di Sofia Stella.
Ma vediamo più in dettaglio quali strumenti offre Cowbird agli storytellers di tutto il Mondo.
Ne abbiamo parlato brevemente nel nostro ultimo post dialogato, ricordate?
Questo vuole essere un approfondimento e un'occasione per conoscere queste realtà.
Alcune le conoscerete già, altre, magari, le scoprirete leggendo i nostri post.
Partiamo con Cowbird, forse non molto conosciuta in Italia, ma dal carattere particolare.
Cos'è Cowbird?
Cowbird si presenta come una "biblioteca dell'esperienza umana; offre una serie di semplici strumenti per raccontare storie, gratuiti e senza pubblicità" (trad. mia)
Il focus di Cowbird, dunque, è sulla narrazione. Soprattutto la narrazione del quotidiano. Un po' come un diario o un taccuino online, cui ognuno può accedere pubblicamente. Per leggere le storie condivise da migliaia di narratori su Cowbird non è necessario essere registrati. Bisogna essere registrati, invece, per scrivere, commentare, condividere le proprie storie.
Lo so, suona strana, l'idea di condividere la propria interiorità su una piattaforma online, pubblica e accessibile da perfetti sconosciuti, ma la formula di Cowbird funziona; basta guardare i numeri nel box che ho cerchiato per voi nell'immagine sopra.
Il sito e la maggior parte delle storie sono in inglese, ma è possibile scrivere in qualsiasi lingua; tuttavia, diminuisce la possibilità di essere letti.
A Cowbird potete registrarvi gratuitamente e avrete accesso ai tools di base. Hanno anche un programma chiamato Citizenship, per 5 dollari al mese, che offre un ulteriore set di strumenti per narrare le vostre storie. Poiché Cowbird non incorpora pubblicità, il programma di Citizenship viene utilizzato per il mantenimento della piattaforma stessa.
“About citizenship
Cowbird is ad-free and totally supported by its citizens. Out of our community of 43,642 authors, we currently have 480 citizens, whose monthly contributions allow Cowbird to exist. As a thank you, Cowbird citizens get access to our best storytelling tools, as outlined below.„
— dal sito di Cowbird
Se Cowbird dovesse piacervi, prendete in considerazione l'idea di registrarvi come cittadini. ;)
Io sono registrata su Cowbird da quando è stata lanciata e l'iscrizione era su invito. Mi trovate con il nickname di Sofia Stella.
Ma vediamo più in dettaglio quali strumenti offre Cowbird agli storytellers di tutto il Mondo.
Come funziona?
Quella nella screenshot è la pagina del quaderno su cui scrivere la storia. Come vedete è molto semplice e intuitiva. Invita a mettere un titolo, c'è uno spazio per scrivere la storia, vari strumenti per aggiungere contesto. Potete anche scegliere il font e il tipo di licenza con cui condividere il vostro contenuto. Tutti gli strumenti a eccezione di Your handwriting e il colore della finestra possono essere utilizzati con un account gratuito. Una volta pubblicata la storia, sarà visualizzata così:
Se avete messo anche una foto, verrà visualizzata per prima e potrete leggere la storia utilizzando le freccine per spostarvi tra le "pagine" del quaderno.
Se dovesse mancarvi l'ispirazione, Cowbird offre anche una serie di prompts chiamati Seeds, semi.
Per quanto riguarda la navigazione del sito e la lettura delle storie, vi invito a visitare la home page. ;)
Cowbird offre vari modi per sfogliare la vastissima (e sempre in crescita) raccolta di storie ospitate sulla piattaforma. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Un aspetto da non sottovalutare, è anche la community molto attiva e vivace di scrittori e lettori che condividono esperienze da tutto il mondo e tengono vivo e vitale il sito.
Cowbird non ha un'app, sul serio?
Cowbird non ha un'app per tablet/smartphone. È una scelta dei creatori della piattaforma. Con la quale non sono del tutto d'accordo, ma vabbè. Il sito utilizza un layout responsive, quindi può essere fruito senza problemi anche sui device. È una piccola nota di demerito, ma che non influenza negativamente l'esperienza complessiva.
“Do you have an App?No — we think Apps are destined for obsolescence; they’ll be the CD-Roms of tomorrow. We believe in the open Web. That said, you’ll find that Cowbird works well on your smartphone — and is especially lovely on an iPad.„— dal sito di Cowbird
Perché iniziare da Cowbird?
Vi chiederete, perché inaugurare questo tour delle piattaforme di scrittura online da Cowbird?
Perché, probabilmente, qui in Italia è la meno conosciuta e anche perché ha un carattere del tutto particolare. Con il suo focus sull'esperienza di vita si differenzia infatti da altre piattaforme come, ad esempio, Wattpad o Medium.
Rinnovo, quindi, il mio invito a visitare ed esplorare questa incredibile biblioteca di vita vissuta e a scoprirne tutte le potenzialità.
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