lunedì 13 agosto 2012

Una nuova idea: racconti sotto l’ombrellone!

Eccomi di nuovo qui fedeli lettori!
Come  vi dicevo nel mio ultimo post, durante le sudate ferie mi è venuta una nuova idea da proporvi: racconti sotto l’ombrellone.
In che cosa consiste? La mia idea era di pubblicare brevi raccontini di chiunque vorrà partecipare (perciò la vostra partecipazione sarà oltremodo gradita) di genere e argomento a piacere (purché non siano contrari al comune senso del pudore) che mi piacerebbe far votare sul blog e anche su facebook. Se ce ne sarà uno che avrà ottenuto più voti degli altri sarà proclamato vincitore dei racconti sotto l’ombrellone e… non ci sono premi in palio ma avrà la soddisfazione di essere stato il più letto :-)
Ho pensato a questa iniziativa perché l’estate è il periodo dove, potenzialmente, si legge di più con le vacanze e il relax e quindi ho pensato che fosse carino proporre un’idea di svago ispirata a questo principio vacanziero. Non so se avrà molto seguito. Io spero che ci sarà voglia di mettersi in gioco e di buttarsi.
Se volete postate i vostri racconti potete  metterli come commento ai post della serie “racconti sotto l’ombrellone”, o mandarli via mail all’indirizzo della redazione di word in progress (e farli pubblicare da noi così come sono arrivati). Magari specificate che sono per i “racconti sotto l’ombrellone”. Vedete voi quale metodo preferite.

Sperando di avervi stuzzicato l’appetito scribacchino e quello di lettura e intanto vi lascio col primo racconto sotto l’ombrellone!

A presto!! :-)


LE LIETE NOZZE

La futura sposa stava pregando. In chiesa, inginocchiata tra le ultime panche di legno.
 
Aveva un velo di pizzo bianco sul capo, dal quale si intravedeva la sua chioma bionda e fluente.
Pregava perché il matrimonio combinato a cui era destinata non si celebrasse. Lei amava un altro, ma il padre le aveva imposto di sposare un ricco signore, più vecchio di lei, fortunatamente non di molto.
Il portone della chiesa si spalancò. Il promesso fece il suo ingresso seguito da un paio di guardie e alcune dame della sua corte. Notò all’istante la futura sposa e si fermò da lei.
“Disturbo le vostre devozioni?” le chiese sottovoce.
La fanciulla si alzò, facendosi il segno della croce.
“Me ne sto andando. Ho finito per oggi”
“Ve ne andate per causa mia?”
“No. Ve l’ho detto. Ho pregato come dovevo, come mia madre mi ha insegnato. Con permesso” disse eseguendo un piccolo inchino e facendo per andarsene.
Lui la fermò per un braccio.
“Mi è stato riferito che volevate parlarmi”
“Si, è vero, ma non mi pare questo il luogo adatto, né il momento più opportuno”
“Non so se avrò altri momenti, non fino al matrimonio almeno. Andiamo a parlare in carrozza, mia signora”
“Non sono ancora, ufficialmente, la vostra signora”
“Volete parlarmi, o preferite continuare a correggere le mie frasi”
Lei ebbe l’ardore di guardarlo negli occhi.
“Se insistete, Signore” rispose, lasciando trasparire rancore.
“Dopo di voi, Madame”
La fanciulla passò nel corridoio lasciatole dal promesso, alzandosi leggermente l’ampia gonna per non inciampare. Lui la seguì in silenzio.
Il paggio le aprì la portiera della carrozza e le porse la mano per farla salire.
La fanciulla si accomodò sul morbido sedile, appositamente scelto e selezionato dal visconte suo futuro marito.
“Ebbene, Madame… di che cosa volevate parlarmi?”
Lei esitò un momento prima di parlare. Aveva il capo chino. Non avrebbe osato guardarlo in volto per quel che gli voleva dire.
“Visconte, Signore… io… imploro la vostra bontà d’animo…”
“Si?”
“Vi chiedo di rinunciare a queste nozze. So che lo fate per fare un favore a mio padre, ma… vi chiedo di avere pietà di me e di non maritarmi questo giovedì mattina”
“Ma ormai è tutto predisposto… per quale motivo dovrei ritrattare la parola data al vostro buon genitore e rifiutare la vostra mano a così pochi giorni dallo sposalizio?”
“Vi prego, ve lo chiedo con il cuore in mano…”
“So che amate quel giovane squattrinato di Emricus, ma purtroppo l’amore e le ragion di stato non vanno molto d’accordo”
Lei alzò lo sguardo verso di lui. Lo fissò audacemente nei gelidi occhi celesti del Visconte.
“Potete aiutare mio padre anche senza sposare me. Come mi avete detto più di una volta, è stato come un padre per voi”
“Ciò che dite è vero, ma tra il vostro anziano genitore e me c’è una parola data, una parola d’onore ed io intendo rispettarla. Lui mi ha promesso la vostra mano in cambio del mio aiuto finanziario e io ho accettato”
“Come potete sposare una donna che non amate e che non vi ama a sua volta?”
“Mia giovane promessa sposa avete un’idea troppo romantica del matrimonio e dell’amore. Adesso non avete affetto per me, ma esso verrà. Col tempo e con i figli. Così è stato per i miei genitori e i vostri”
“Mio padre e mia madre si sono amati” vibrò di rancore la giovane.
“I vostri amati genitori hanno avuto un matrimonio combinato come tutte le coppie di buona famiglia e hanno imparato a volersi bene col tempo e con la vostra nascita. Non sarà diverso il nostro matrimonio”
“Come può essere tanto crudele il mio destino…”
“Mia cara, prometto che vi darò tutto quello di avrete bisogno, compreso l’amore che tanto andate cercando, ma… pretendo che giovedì, indossando il vostro bell’abito nuziale, camminiate lungo la navata della chiesa fino all’altare e diciate si alla richiesta del sacerdote di dividere con me il resto della vostra vita”
La giovane voltò il viso. Era in lacrime.
“Vorrei morire…” sussurrò flebile.
“Non dite così. Con gli anni vi accorgerete che non vi sarà andata poi così male. Desiderate che vi scorti fino al palazzo di vostro padre?”
“Vi ringrazio, preferisco andare a piedi”
Il Visconte fece cenno al suo servitore di  aprire la porta della carrozza e di porgere la mano a Madame.

Giovedì mattina, come previsto e preparato, la sposa si vestì con il ricco abito bianco che le aveva commissionato per l’occasione il padre, indossò il prezioso velo di pizzo a celare il viso, camminò per la navata della chiesa addobbata a festa e rispose si, con le lacrime agli occhi.

FINE

10 commenti:

  1. Bello questo racconto. Molto triste però. Sinceramente credevo che si sarebbe suicidata, invece è morta solo dentro. Va be'. In bocca al lupo con questa idea dei racconti sotto l'ombrellone. Esiste un bando o un regolamento con i vincoli per partecipare oppure no? Così, per sapere, magari potrei partecipare se trovo il tempo e l'ispirazione.

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    1. L'idea è di Chiara, ma non penso che abbia previsto anche un bando o un regolamento, altrimenti l'avrebbe scritto. Se vuoi inviare il tuo racconto ci farai cosa molto gradita!

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    2. Non lo so ancora... ho un bel po' di progetti in cantiere. Magari aspetto di sapere se ci sono vincoli di battute o temi da trattare. Comunque grazie! Sto cercando di seguire l'evento su G+, con scarsi risultati, in realtà!

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    3. Ciao! Guarda non ci sono vincoli: i racconti possono essere di tutti i generi, di tutti gli argomenti e la lunghezza a piacere. Solo, niente poesie, ma soltanto racconti.
      E' proprio un'iniziativa libera che prende spunto dalla stagione estiva e vuole essere di svago e divertimento. Se ti va di partecipare ne saremmo molto contente!
      E... si, è un racconto triste quello che ho scritto, perchè i titoli che do raramente rispecchiano quello che effettivamente c'è scritto nel testo. Mi piace molto cercare di stupire il lettore e portarlo su percorsi alternativi. Inoltre, non sono molto per le storie a lieto fine, le trovo abbastanza banali... ;-)
      Alla prossima!!

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    4. Neanch'io sono per il lieto fine, andremo d'accordo!

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  2. Beh, magari li troviamo dieci anni dopo felici e contenti!
    L'idea è carina, ma per me quest'anno niente ombrellone.

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    1. Un racconto se ti va puoi scriverlo lo stesso.
      C'è anche chi passa le vacanze a casa. Io quest'anno resto a casa.

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    2. Io parto a fine agosto, ma non per il mare! :)
      (In realtà avevo in mente un racconto estivo. L'idea mi è venuta a giugno ma - pensa un po'! - devo ancora rivederlo. Ah, e manca la fine. Ma la fine non è così importante...)

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    3. Oh e dove vai di bello? Montagna? Città d'arte?
      Se ti va di inviarci il racconto quando lo avrai finito e revisionato, saremo felici di pubblicarlo sul blog.
      Buone vacanze in anticipo! :)

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  3. Anche se le vacanze non sono sotto l'ombrellone, ma sono altrove, i racconti vanno bene lo stesso!! E' il nome dell'iniziativa che mi piaceva così!!:-)

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