venerdì 29 giugno 2012

28/06 - La parola del giorno (prima)

Virgulto: germoglio, piantina, getto, rampollo. Queste sono alcune definizioni per la parola che ho dato alla giornata di oggi. Ma la domanda è: come mai mi è venuta in mente questa nello sterminato oceano di termini che si trovano nella lingua italiana.
In realtà non c’è un motivo vero e proprio.
Stamattina, appena prima di svegliarmi di scatto, si è affacciata questa parola nella mia mente. Così dal nulla, come un lampo che squarcia il plumbeo del cielo durante un grosso temporale. Quindi mi sono detta: perché non elevarla a parola del giorno? Non è forse nello spirito della rubrica? Perché una parola dovrebbe accendersi come una fiamma olimpica nella mia testa senza avere niente da dirmi, senza voler lasciare un messaggio? Non credo che lo farebbe, penso invece che ci sia una ragione. Forse potrebbe essere l’ultima reminescenza di un sogno fatto nella notte di cui ho perso memoria, forse è un segno divino?? Beh, non esageriamo. Quello che mi impressiona e mi fa riflettere, tuttavia, è come veramente a volte le parole ti si incuneano nel cervello e non sai perché, ti raggiungono come lampadine che ardono di luce.
Comunque, a parte il discorso dell’imprevedibilità, virgulto è una parola che mi ha sempre leggermente inquietato. Ha un’accezione positiva: qualcosa che è nato da poco, qualcuno che ha una nobile discendenza, però… ha un suono duro, quasi gutturale. Il GU centrale, dopo la rombante R, rende la musicalità di questo termine aspra e impervia, dissonante rispetto al suo amabile significato.
Molte volte non ci si pensa, ma la scorrevolezza di un testo dipende anche dalla sonorità dei vocaboli che la compongono. Infatti credo fermamente che musica e scrittura siano legate a doppio filo, sono sorelle di creatività e sono anche le mie più grandi passioni.
Non riesco a scrivere se non ascolto la mia musica del momento e mi sale l’ispirazione per mettermi a ticchettare sulla tastiera del pc quando la sento. È un tutt’uno. È il mio nirvana.

Fatemi sapere cosa ne pensate della parola virgulto e fatemi sapere quali sono le vostre parole preferite!

A big hug :-)

PS: questo pezzo volevo postarlo ieri, ma prima sono stata in palestra (nel dopo lavoro) e poi… poi c’era la partita! Non potevo non guardare la semifinale degli Europei tra Germania e Italia! Sono patriottica e tifosa della Nazionale ;-)  

1 commento:

  1. Sono perfettamente d'accordo sul discorso sulla musicalità delle parole. Questa è la stessa ragione per cui in un testo lo "zucchero" sembra meno dolce del "miele", non so si capisce cosa intendo.

    La parola "virgulto" a me fa pensare a D'Annunzio. Non ricordo un passaggio preciso, forse accosto questo termine a "d'arborea vita virenti" ne "La pioggia nel pineto", però non è che ci sia un vero legame. In ogni caso si tratta di una nuova vita, di qualcosa che cresce, ma che ha anche in sé un'idea di forza e forse di virtù, almeno dal mio punto di vista... va be', fine dei ragionamenti sconclusionati.

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