domenica 10 giugno 2012

Voglio fare la scrittrice

Con questo post inauguro una nuova rubrica del blog: Fruscio di Pagine.
Questa rubrica sarà dedicata a recensioni e segnalazioni di libri.
Colgo l'occasione per ricordare ai lettori che le nostre rubriche sono aperte alla vostra partecipazione!
Trovate una descrizione dei contenuti delle rubriche nel Promemoria.
Potete inviarci i vostri materiali utilizzando l'email di redazione, che trovate nel Promemoria.
In un salotto letterario non può mancare la condivisione di letture.
Per cui, eccomi qui a commentare un libro che ho letto di recente e che ho trovato molto divertente e istruttivo.
Il libro in questione s'intitola Voglio fare la scrittrice, di Paola Zannoner.

«E dire che è proprio questo il mio cruccio, negli ultimi tempi: come si fa a raccontare una storia? A non esaurire tutto in poche righe, ma a distendere la vicenda come una bella tovaglia ricamata, un po' per volta? E soprattutto come si comincia, con quali idee?»

Titolo: Voglio fare la scrittrice
Autore: Paola Zannoner
Editore: DeAgostini, Novara
Anno: 2007
Genere: romanzo

Mia ha tredici anni e un desiderio segreto: fare la scrittrice.
Perciò, quando una famosa scuola di scrittura seleziona alcuni candidati, decide di partecipare.
Per trovare qualche buona idea e portare alla commissione esaminatrice un testo originale, va a rileggere il suo vecchio diario di bambina.


Commento
Il libro è narrato in prima persona dalla giovane protagonista e si alterna tra il presente di Mia tredicenne che vuole iscriversi a una scuola di scrittura e il passato di Mia bambina, che ci viene narrato attraverso il suo diario.
La scuola di scrittura a cui Mia vuole iscriversi prevede un esame d'ammissione e la consegna di un elaborato originale. Recuperato in fondo al cassetto della scrivania il diario di bambina dimenticato, Mia cerca in questa divertente raccolta delle sue avventure infantili ispirazione per l'elaborato da presentare alla commissione.
Il romanzo si alterna tra il racconto delle avventure di Mia bambina e il commento di Mia adolescente di quanto scritto nel diario, fornendo, tramite questo escamotage letterario, istruzioni al giovane scrittore su quali siani gli ingredienti per scrivere un romanzo.
Lo stile è leggero, fresco, immediato. Zannoner è molto brava a calarsi nei panni di Mia.
Si intravede la mano della scrittrice nell'organizzazione del diario, che ha i connotati di una vera e propria narrazione a episodi, con una sua coesione e coerenza interna molto forti.
Molto semplicistica e un tantino scialba si presenta invece la parte di commento di Mia tredicenne, ma questo probabilmente è dovuto al fatto che il libro è per ragazzi e quindi calibrato su un target abbastanza giovane.
Queste le uniche due pecche di una lettura che ho trovato stimolante.
Zannoner nel corso del romanzo sottolinea infatti alcuni aspetti della scrittura "matura" che talvolta possono ostacolare lo scrittore. Di quali aspetti si tratta, lo lascio scoprire a voi lettori!

2 commenti:

  1. Sembra davvero un bel libro! E in bocca al lupo per la nuova rubrica!

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    Risposte
    1. Grazie! È divertente soprattutto la parte che riguarda il diario di Mia.
      Oh, sono sicura che questa nuova rubrica andrà benissimo!

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