venerdì 8 novembre 2013

#FridayReads ∞ Il consiglio di lettura del venerdì

Ultimamente sono stata un po' assente sul blog, lo so. Anche se la partecipazione di Momo con i suoi deliziosi racconti di Halloween mi ha aiutata a tenere vivo l'interesse e di questo la ringrazio moltissimo.
Il #FridayReads di oggi vi propone un classico della narrativa. Perché sto finendo di leggerlo in questi giorni, perché (è un libro che devo leggere per un esame) è una settimana che ci sto sopra e non ho letto nient'altro nel frattempo, perché mi sto dedicando al NaNoWriMo e preparando due esami quindi mi resta poco tempo per leggere, perché e questo è l'aspetto più importante, mi è piaciuto! (il che non capita spesso)
Potete anche saltare lo sproloquio introduttivo, se volete. Mi andava di scriverlo (così ve lo siete beccati, mwah ah ah ah!) e passare direttamente alla presentazione + assaggio del libro.

Un assaggio dal libro
“Emma ha sempre avuto intenzione di leggere di più, da quando avevo dodici anni. Ho visto tantissime liste, da lei compilate in varie epoche, di libri che intendeva leggere da cima a fondo, ed erano ottime liste, molto ben scelte e ordinate con grande precisione, talvolta in ordine alfabetico, altre volte secondo un diverso criterio. Ricordo che la lista che ha compilato quando aveva appena quattordici anni faceva tanto onore al suo giudizio che la conservai per un certo tempo; e si può star certi che adesso avrà compilato una lista eccellente. Ma ho rinunciato ad attendermi da Emma un piano di letture metodiche. Non si sottometterà mai a qualcosa che richiede impegno e pazienza, e una subordinazione della fantasia all'intelletto.„
- Jane Austen, Emma, Newton Narrativa


 Chi è Emma?
“Emma Woodhouse, bella, intelligente, ricca e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun'anni senza subire alcune dolore o grave dispiacere.„

Perché dovreste leggere questo libro?
Perché l'autrice è Jane Austen e questa è già una garanzia. Perché a me è piaciuto anche se è una lettura da esame. Perché mi riconosco in Emma. Ma insomma, avete davvero bisogno di un perché per leggere un classico?

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