L'uomo è irragionevole,
illogico, egocentrico:
non importa, aiutalo.
Se fai il bene, diranno che lo fai
per secondi fini egoistici:
non importa, fa' il bene.
Se realizzi i tuoi obbiettivi,
incontrerai chi ti ostacola:
non importa, realizzali.
Il bene che fai forse
domani verrà dimenticato:
non importa, fà il bene.
L'onestà e la sincerità
ti rendono vulnerabile:
non importa, sii onesto e sincero.
Quello che hai costruito
può essere distrutto:
non importa, costruisci.
La gente che hai aiutato,
forse non te ne sarà grata:
non importa, aiutala.
Da' al mondo il meglio di te,
e forse sarai preso a pedate:
non importa, dai il meglio di te.
Amen.
Madre Teresa di Calcutta
Questa preghiera, o poesia come mi piace definirla, l'ho sentita alla radio il giorno dopo la tragedia di Lampedusa, il 4 ottobre.
E' già passato un pò di tempo e l'indignazione e il circo mediatico sta scemando in favore del nuovo scoop del giorno.
Di nuovo.
Come se fosse una novità.
Succede sempre così: si strombazzano grandi propositi sul momento e poi va a finire tutto nel dimenticatoio, ma i problemi rimangono e se non si risolvono la società si ammala di indifferenza e cattiveria e cade nel baratro. Un profondo buco nero da dove emergono solo gli istinti più bassi fomentati da quello che i media fanno passare per pensiero che tutti noi dovremmo avere su un certo fatto.
Non è più consentito formarsi un'opinione da soli.
Ma questa è un'altra storia...
Oggi volevo trasmettervi le sensazioni che mi hanno infuso queste parole, queste splendide parole.
Un attimo dopo averla ascoltata, mi è venuta voglia di essere una persona migliore. Mi ha inondato di una positività che non sentivo da anni.
Davvero, di tanto in tanto bisognerebbe fermarsi e pensare a fare il bene, ad aiutare il prossimo, a ignorare le malignità che si sentono sul proprio conto per una buona azione compiuta. E farlo, se se ne ha l'occasione. Forse... servirebbe ad ognuno di noi allenarsi a "fare il bene" senza pensare di avere nulla in cambio, dovremmo capire che è cibo per la nostra anima e la nostra umanità interiore, che molte volte si perde in stupidi rancori su piccole cose.
E dimentichiamo...
A volte, quando sento notizie di rara crudeltà e raccapriccio, mi chiedo se siamo ancora esseri umani o siamo diventati demoni; neanche bestie, demoni, perchè le creature del mondo animale non conoscono la cattiveria nuda e cruda, ma solo l'istinto e la sopravvivenza.
E' questo, secondo me, la grande peste del nuovo millenio: il perdere l'umanità, la capacità di amare, l'essere gretti e concentrati solo su se stessi. L'essere gratuitamente perversi, brutali, cattivi, egocentrici...
non avere più coscienza e buonsenso.
E' questa la vera morte dell'essere umano: il buio dell'anima.
Leggere e leggersi questa preghiera, può essere un piccolo passo, un piccolo aiuto per allontanare il pozzo senza fondo e sentirsi vivi e positivi verso il futuro.
... Sperando di avervi lasciato nel cuore questa riflessione ...
Alla prossima:-)
PS: Ciao a Tutti! Sono tornata!:-)
Bella preghiera e soprattutto ottimi stimoli a migliorare sempre, anche quando tutto sembra invitarci a lasciar perdere.
RispondiEliminaBentornata.
Grazie! Spero di tornare con regolarità a scrivere per i miei fedeli lettori:-)
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