martedì 3 aprile 2012

Le parole dei giorni

Io resto sempre indietro. E poi. Solo poi. Provo a rimettermi in pari. In fila almeno. Con le parole.
Ci sono i giorni e ci sono le parole.
Ci sono anche le parole dei giorni.
Ci sono anche i giorni delle parole.

Ecco le mie ultime. Le mie degli ultimi. O più recenti. Come preferisce qualcuno.

1° aprile
38.
Un numero ma può essere anche una parola: trentotto. Come gli anni che compio. Questo primo d'aprile. Sono un pesce. Sono un'ariete. E il mio ascendente è il leone.
Non sapevo, fino a qualche anno fa. Che i leoni ascendessero.

2 aprile
Vento.
Dietro le finestre al mattino. Quando le apro. Il rumore del vento del mattino dentro le finestre. La musica dell'aria che si apre come una finestra. Il suono che fa il mattino dentro il vento, dietro le finestre.

3 aprile
Sciarpa.
Jara per il mio compleanno mi ha donato una sciarpa gialla di cotone. Non ho mai avuto una sciarpa gialla. Se la apro tutta diventa un quadrato. Non ho mai avuto un quadrato per sciarpa.
Mi piace sentirla al collo. La faccio girare. Perde i fili. Lascio la mia sciarpa gialla in giro.

4 aprile
Pecore.
Una persona mi chiama nel pomeriggio e mi dice che vorrebbe parlare di tante cose ma che non può parlare per molto perché deve passare da casa a dare da mangiare alle pecore. Poi andrà da qualche altra parte e allora forse mi chiamerà. Non ha ancora chiamato e sono passate delle ore. A questo punto non so se le pecore ci mettono così tanto a mangiare o se questa persona è stata mangiata dalle pecore.

(parentesi di riflessione)
(.......)

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