mercoledì 11 aprile 2012

Scrittura in Pillole: il sasso nello stagno

Queste sono altre due citazioni che ho tratto dalla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari.
Provengono dal secondo capitolo, intitolato, appunto, Il sasso gettato nello stagno.
«Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. […] Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo.»
«Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rappresentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.»

2 commenti:

  1. La citazione del sasso gettato nello stagno è uno dei miei passi preferiti di questo magnifico libro. Trovo che sia un'immagine perfetta per rendere l'idea di come le parole sappiano provocarsi a vicenda e costruire legami!

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    1. È proprio come dici tu. Quando l'ho letta mi ha colpita. Ho pensato «È proprio così».

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