sabato 27 luglio 2013

Alla scoperta di... WePub - Editori nativi digitali

Di WePub ho già avuto occasione di parlarvi qui e qui e ho menzionato le loro opere anche in questo post e questo post. Oggi vorrei farvi conoscere questa giovanissima casa editrice un po' più da vicino.

La copertina della pagina Fb di WePub

Ho inviato una serie di domande per email a WePub e, gentilissimi, hanno più che soddisfatto la mia curiosità. Ecco qui la nostra chiacchierata:

Parlateci di WePub. Da dove è nata l'idea? È stato difficile realizzarla?
L'idea è nata dalla passione condivisa per l'editoria digitale o, meglio, per tutte le possibilità che ci sembrava offrire: veniamo dal mondo dell'editoria tradizionale e del digitale ci piaceva (e ci piace) l'immediatezza, il riportare il lettore al centro della filiera creando un rapporto molto più diretto con l'editore (e l'autore).

Qual è stata la vostra più grande soddisfazione?
Trovare il primo titolo da pubblicare (ovvero Ultimo orizzonte). Lo scouting diretto online (il metodo con cui selezioniamo le opere da pubblicare) è una scommessa. Ci siamo detti: se tutti gli italiani hanno un libro nel cassetto, qualche cosa di buono ci sarà! Dopo un anno e qualche mese, dobbiamo ammettere che è davvero molto raro trovare qualcosa di buono, ma imbattersi in un'opera meritevole di pubblicazione è una sensazione bellissima.

E l'ostacolo più grosso da superare?
Siamo un piccolo editore, attivo da poco, che pubblica solo in digitale: la nicchia della nicchia, insomma!

Cosa cercate in una storia da pubblicare? E nel suo autore?
Pubblicando solo narrativa, cerchiamo storie belle. Lo so che detto così suona banale ma, in fondo, non è questo che cercano tutti? Storie che valga la pena leggere. Il giusto mix tra fantasia, originalità e gestione della materia narrativa. Ogni opera viene lavorata dalla redazione (insieme all'autore), però se lo spunto è buono ma l'autore sembra non conoscere l'italiano, preferiamo lasciar perdere. Dobbiamo essere convinti al 100% per investire su un testo.
Pubblicando solo in digitale, cerchiamo autori che abbiamo un minimo di dimestichezza con il web (o, almeno, che sappiano cos'è un ebook. Magari uno dà per scontato che chi invia un manoscritto a una casa editrice che pubblica solo in digitale lo sappia, ma non è assolutamente così!)

È complicato lavorare con i formati digitali (epub, mobi)?
Come in tutte le cose serve una preparazione specifica, ma basta una conoscenza di base di html e del formato epub. Per intenderci, non è un lavoro da programmatore. E dal punto di vista del lavoro sul testo non cambia nulla.

Posso farvela questa domanda? Sono curiosa. Il vostro consiglio a un aspirante scrittore?
Il consiglio a un aspirante scrittore... Be', leggere molto, ovviamente, ma anche rileggere spesso e in momenti diversi quello che si è scritto: non tanto per eliminare eventuali refusi quanto per acquisire la distanza dal testo indispensabile per migliorarlo. Far leggere il testo a parenti e amici è una buona cosa, ma il loro parere non conta (sono parenti e amici, non dimentichiamolo!) Essere ipercritici nei propri confronti. E non essere arrogante: aver fiducia in sé è una bella cosa, ma non si può pensare di avere scritto un capolavoro e pretendere che il mondo sgomiti per leggerlo.

Progetti per il futuro?
A settembre uscirà un nuovo romanzo e stiamo valutando la possibilità di ampliare la nostra linea editoriale inaugurando una nuova collana di non-fiction (con un sistema di selezione dei titoli più tradizionale però: niente scouting diretto, insomma).

Inutile dire che sono curiosissima di leggere il romanzo che uscirà in settembre e di scoprire la nuova collana di non-fiction. ;)

Potete trovare WePub anche su Twitter, Tumblr, Facebook e Google+.

Il manifesto di WePub dell'estate 2012

venerdì 26 luglio 2013

La parola del giorno: Uhahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!

Uhahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!

...

La risata è satanica, un filino isterica, perfettamente in linea col mio spirito odierno.
E' la parola di oggi, o meglio, il suono di oggi (interessante come concetto: il suono del giorno...).
Vi starete chiedendo: Eh??:-o!!
Beh, c'è un motivo: ho concluso la lettura di "50 sfumature di grigio".  

Squillo di trombe a questo punto? Me lo merito, giusto;-)!?!

Come sapete, lo stavo leggendo più o meno da gennaio, da quando una mia carissima amica me l'aveva regalato e, dopo le prime righe, ho deciso che avrei portato a termine la lettura per farne poi una recensione qui sul blog.
Speravo di finire prima, ma... un pò il tempo carente, un pò il libro in sè, un pò altre brevi letture che ho fatto nel frattempo mi hanno rallentato.
In ogni caso, la meta è raggiunta! E ora posso scrivere la recensione che tanto volevo su questo libro che ha così venduto lo scorso anno.
Volete un'anticipazione??
Beh... vi posso dire che, a mio parere (non dimentichiamoci mai che è un'opinione personale!), poteva essere scritto in modo migliore e magari moltiplicare la sua fama per un milione di volte rispetto quella attuale. Secondo me l'idea di base era buona, poi è stata portata avanti nell'ottica di fare più soldi possibili e quindi ne è venuto fuori un semplice prodotto usa e getta.
Ok, mi fermo qui. Non voglio approfondire troppo, altrimenti vi rovino il sapore della recensione.
Mi impegnerò per scriverla nel più breve tempo possibile.

Alla prossima, dunque!

:-)

giovedì 25 luglio 2013

Web Stories ∞ Chilam Balam pt. 1

Rilanciamo la rubrica #WebStories con il racconto in cinque parti Chilam Balam, per gentile concessione di Obsidian M. che ci ha permesso di ri-pubblicare la storia dal suo blog per il tema biblioteca.

Chilam Balam (pt.1)

I fatti che sto per narrare potrebbero sembrare frutto della fantasia di un folle. Sinceramente io stesso non posso escludere che lo siano. Ciò di cui sono stato testimone la notte scorsa è talmente fuori da ogni logica che ho creduto subito opportuno annotarne le parti salienti in questo mio diario, affinché ne possa rimanere traccia allorché la mia vita su questa terra giungerà alla sua conclusione. Il mio corpo è precocemente invecchiato e sento che quell’anelito di vita che è rimasto in me si sta, ora dopo ora, sempre più affievolendo. Devo scrivere in fretta, prima che sia troppo tardi. Dio solo sa cosa ne sarà di questa mia povera anima dopo il trapasso! Quando la mia intera esistenza verrà giudicata, non potrò non rendere conto dei segni incancellabili che i recenti avvenimenti hanno causato alla mia anima.

lunedì 22 luglio 2013

Narrare sul web #2

Continua il nostro viaggio alla ricerca delle narrazioni sul web.
Solo un breve post di segnalazione.
Ho scoperto anche questo sito web: http://www.epinovel.com/ e segnalo anche il blog di Il Piacere di Scrivere di Annarita Faggioni (@piacerescrivere).
Come la volta scorsa chiudo il post chiedendovi di comunicare tramite i commenti le vostre segnalazioni di progetti letterari sul web. Vogliamo che questa lista diventi la più completa ed esauriente possibile!

Il poster di questa rubrica

domenica 21 luglio 2013

Su ali di corvo

Ehilà gente!
ho un quesito per voi: il film "Il Corvo" del 1994 diretto da Alex Proyas, ve lo ricordate??
Quel bellissimo e gotico lungometraggio che ha per protagonista Brendon Lee, scomparso proprio mentre ne stava girando le ultime riprese.
La trama ha un intreccio semplice: una coppia di fidanzati viene brutalmente assassinata e lui, un anno dopo, ritorna dall'aldilà per vendicare la morte dell'amata con l'aiuto di un corvo.
Il corvo nella mitologia anglosassone è il guardiano dell'oltretomba ed è esso che accompagna Eric Draven nel suo viaggio attraverso la vendetta. I cattivi sono bastardi e i buoni sono giustizieri tristi e solitari. Che film! Stupendo sia per la colonna sonora di Graeme Revell, sia per l'ambientazione gotica, quasi post apocalittica, per quelle sue inquadrature distorte come se lo spettatore fosse il corvo e vedesse attraverso i suoi occhi.
Tanto violento quanto estremamente poetico, un simbolo per la generazione di giovani degli anni '90, cresciuti a Nirvana e musica grunge, oltre allo stile rock un pò sofferto e, a tratti, apparentemente trasandato.
In quegli anni io ero piccola per guardare un film come il corvo, l'ho visto quando i '90 stavano sfociando nei 2000, quando si aveva paura del baco del nuovo millenio, quando il vero spauracchio da temere sarebbe stata la crisi economica che sarebbe esplosa in tutto il suo vigore una decina d'anni dopo.
Sapete, a volte mi capita di pensare come sarebbe tornare indietro a quegli anni, sapendo già quello che è successo nel ventennio (più o meno) già trascorso. Sapendo tutte le cose che sono accadute, le scelte fatte, le scelte non fatte, la piega che ha preso la mia vita fino a questo momento. Se una mattina mi risvegliassi e fosse di nuovo il 1990 e io avessi di nuovo sette anni, ma conoscendo il mio futuro, avrei il  coraggio di fare scelte diverse? Me la sentirei di cercare di modificare gli eventi brutti o comunque sfavorevoli? E se questo portasse tutto su un binario diverso e anche le cose belle che mi sono successe cambiassero o non si verificassero più?

Avrei il coraggio di modificare il mio destino se ne avessi l'opportunità?

Non so.
Io, se posso parlare sinceramente, penso di aver mancato l'appuntamento col destino per alcune cose, per altre credo di averlo incontrato e abbracciato. Dove sono ora è più o meno dove vorrei essere. Certo alcune caselle della mia immaginaria lista di cose da fare non sono ancora state spuntate, forse non lo saranno mai, forse non è ancora accaduto quell'evento fortuito che mi permetterà di segnarle con una bella V immaginaria.
Quello che so è che se mai un disordine temporale mi riportasse al 1990, tenterei in tutti i modi di tornare ad oggi, perchè avrei troppa paura di perdere ciò che ho nel mio presente. Forse seguendo il nuovo corso, avrei cose diverse, più cose e magari migliori, ma potrebbe anche peggiorare, potrei imboccare il cunicolo sbagliato e arrivare in un 2013 alternativo e decisamente peggiore del precedente.
No, no, no... voglio essere qui, adesso nel 2013 reale, quello che sto vivendo, perchè è qui che voglio stare, perchè sono state le mie scelte a portarmi dove sono ora.
E non le rinnego...

... So che, magari, vi aspettavate un brano interamente dedicato al film, ma... sono salita su ali di corvo e sono volata su percorsi inaspettati...

:-)
PS: Se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare il vostro futuro, lo fareste?
 


sabato 20 luglio 2013

Web Stories ∞ We want you!

Cari amici scrittori e lettori,

Forse avrete notato che la rubrica #webstories non viene aggiornata da alcune settimane. Questo perché negli ultimi mesi il flusso di racconti dalla community G+ ha rallentato fino a interrompersi.
Abbiamo bisogno di nuova linfa vitale!
Se non siete già iscritti alla community G+ potete fare richiesta d'iscrizione cliccando sull'icona nella barra laterale. Abbiamo anche un gruppo Fb.
Aiutateci a rilanciare la rubrica!



Con affetto,
Valentina

giovedì 18 luglio 2013

Al mare con l'e-reader

Ciao a tutti!
Allooooooora... lo scorso weekend ho fatto un salto al mare e con l'occasione mi sono portata dietro l'e-book reader Sony (modello SONY e-Reading PRS-T2 Red).
È stato un lampo, che mi è venuto la mattina prima di partire, non avevo pianificato di portarlo con me, ma l'ho messo in borsa e poi sono andata.
Sono stata via giusto sabato e domenica, ma ho avuto occasione di usarlo, perciò colgo l'occasione di darne un'opinione personale.
Partiamo dalla parte hardware. Io ho scelto quello rosso, che è un rosso cromato e devo dire che mi piace molto (altrimenti non l'avrei preso). Sembra banale, ma mi mette di buon'umore avere questo nuovo techno-oggettino colorato, invece di un classico nero o bianco o argentato. W il colore!!
In basso si trovano il tasto di accensione corredato di led, porta per il cavo usb per poterlo caricare/collegare al pc e il tasto reset. Dietro c'è lo slot per inserire una microSd.
Il collegamento pc - device è molto buono, la prima volta viene installato il pacchetto software per farlo dialogare con il computer e le successive si apre automaticamente al collegamento tra i due hardware.
La carica dura molto: le specifiche sulla confezione dicono 2 mesi WI-FI disattivato, 6 settimane se è attivato, presupponendo un utilizzo costante. Io che lo uso poco, per adesso, e lo lascio spento, credo che mi durerà mooolto di più (l'ho acquistato il 6 maggio e ancora la carica è full...)
Lo schermo è abbastanza ampio e alla luce naturale del giorno si vede molto bene.
In più è touch-screen, che non guasta mai.
I tasti di comando, sotto la parte dello schermo, sono ampi e comodi da cliccare, in più mi piace molto il fatto che ci sia un ampio spazio oltre questi tasti, utile per tenere in mano il device.
Io ho le mani piuttosto piccole e non riesco a tenerlo nel palmo di una e usare l'altra per i comandi. Devo tenerlo con entrambe e mi aiuta molto lo spazio lasciato infondo. 10 e lode per chi l'ha pensato (forse aveva le mani piccole).
Quali sono questi tasti? Beh, partendo da sinistra avendolo frontale, ci sono quelli che permettono di navigare Avanti e Indietro tra le pagine e il menu, il tasto Home, il tasto Return per uscire dalle schermate di opzioni o dai vari menu e, infine, il tasto Opzioni dove se sei dentro un e-book ti dà varie modalità di visione, navigare tra le pagine ecc...
Quindi passiamo alla parte software, appunto. Se, come me, siete abituati alla reattività degli smartphone, il reader è più lento a rispondere, ma bisogna solo abituarsi ai suoi tempi.
Il touch screen funziona bene. Appena lo accendi, ti appare la schermata con il libro che stai leggendo, quelli aggiunti più recentemente e in basso il menu scaffale (tutti i libri presenti nel lettore), note e applicazioni. Il menu applicazioni del Reader comprende:
  • browser;
  • periodici (ci sono se ne vengono comprati e scaricati);
  • dizionario;
  • scrittura a mano (possibilità di prendere appunti come se si scrivesse su un foglio a mano libera);
  • appunti (possibilità di segnarsi degli appunti che si vogliono ricordare su uno scritto);
  • immagini (possibilità di caricare delle immagini da pc, a scopo ludico, immagino);
  • impostazioni ( in cui si trova un sottomenu in cui si possono definire diverse opzioni come: data e ora, impostazioni generali, preferenze applicazioni ecc...);
  • configurazioni Evernote;
  • configurazioni Facebook.
Per molte di queste serve il WI-FI per farle funzionare a dovere. Io a casa non ho questa possibilità di connessione e quindi le uso molto raramente. Ma per quel che le ho potute provare, posso dire che funzionano a dovere.
Come formati, legge E-Pub e Adobe Acrobat Reader.
Quando il reader è in modalità standby lascia visibile la copertina dell'ultimo libro che si sta leggendo col
messaggio che il lettore è in regime di riposo (si veda foto al lato destro). Se dopo 3 giorni non viene svegliato, si spegne completamente, utile anche per non sprecare eccessivamente batteria.
Oh, e una chicca è che nella confezione è previsto un pennino che si può utilizzatre al posto delle dita per scorrere, sottolineare, selezionare... Fico, perché non sono molti i reader che ti danno il pennino compreso nella confezione e per alcune persone potrebbe essere una discriminante fondamentale per l'acquisto (tipo me).
Nel complesso, posso dire che il device mi è piaciuto e lo sto utilizzando con piacere.
Ci sono forse un paio di difetti: se un libro ha delle illustrazioni e si necessita di ingrandire il carattere per leggere, spariscono dalla visualizzazione. Per alcuni tipi di libri potrebbe essere un problema (tipo quelli che insegnano schemi di perline...)
In secondo luogo, mi sarebbe piaciuto che avesse la possibilità di vedere i colori, almeno per le immagini, le copertine. In bianco e nero si perde molto della loro bellezza. Magari col tempo ci arriveranno i prossimi reader.
E... un'altra critica costruttiva: ci sono e-book troppo costosi per i miei standard di libro digitale.
Per come la vedo io, un libro virtuale dovrebbe avere un prezzo che ti invogli a comprarlo, non che sia solo leggermente inferiore al cartaceo, perché tanto vale acquistare quello, allora.
Capisco che comporti dei costi di produzione, ma poi una volta creato si può distribuire identico e con la medesima qualità ad un pubblico potenzialmente vastissimo. Quindi non vedo perché debba costare tanto un prodotto che alla fine non è tangibile, ma solo virtuale. Magari sbaglio io, ma ditemi voi cosa ne pensate.
Concludendo, trovo SONY e-Reading PRS-T2 un techno-oggettino (come mi piace questa definizione!!) utile, soprattutto in prospettiva di viaggi e spazio limitato (casa, valigia ecc...)
Per adesso sono contenta della scelta.
Bisognerebbe forse riuscire ad utilizzarne un altro per avere un metro di paragone.
Qualcuno vuole parlare del proprio/i e-reader come commento a questo post e fare dei paragoni?
Alla prossima!!
:-)

martedì 16 luglio 2013

La parola del giorno: Rotonda

Buongiorno People!
La parola di oggi potrebbe suggerirvi un'idea romantica ed estiva: una rotonda sul mare... invece no, mi riferisco alle rotonde sulla strada per andare al lavoro.
Che ansia ragazzi, tutti che si buttano in mezzo senza capire il giro, moto e motorini che si infilano in ogni anfratto fra le macchine, i miei occhi a palla per scorgere tutto quello che succede intorno a me...
Ma soprattutto... io che mi trattengo dallo sfondare il tettuccio della mia macchinina, con gli occhi sempre a palla e, in più, iniettati di sangue a sparare fuoco con un lanciafiamme, verso tutto e tutti.
Potrebbe essere anche un racconto epico ed effettivamente lo è, oltre ad essere la parola di questo giorno e la parola ricorrente degli ultimi due mesi.
È un periodo che sto usando più spesso l'automobile per calare in città ed arrivare in ufficio, ergo affronto più spesso da protagonista queste isole tondeggianti in mezzo alla strada, che sarebbero uno strumento utile per la viabilità se i viaggiatori le sapessero percorrere correttamente.
Io non ho la presunzione di insegnare nulla a nessuno, ma un minimo di comune senso civico automobilistico e istinto di sopravvivenza ce l'ho e quando guido, cerco di ridurre al minimo i comportamenti rischiosi per non arrecare danno a me e al prossimo.
Ci sono quelli che si buttano in mezzo senza neanche guardare chi arriva alla loro sinistra, chi si ferma sul ciglio della rotonda, sperando di non entrarci mai, perché ci mettono una vita ad entrare dentro al giro, poi ci sono quelli tipo me che cercano il primo buco utile per uscirne il più in fretta possibile.
Il top però, sono quelle rotonde che hanno anche il semaforo che di tanto in tanto diventa rosso e ti impone di fermarti, bloccando drammaticamente tutta la viabilità. Sono l'ossimoro perfetto, perché le rotonde sono state pensate e costruite per ridurre gli incroci con semafori, che tanto tempo facevano perdere e tanto smog buttavano nell'aria. Per me sono assurde. Servono per i pedoni? Ma i pedoni non hanno altri punti di attraversamento? Mah... mi lasciano perplessa come degli errori di ortografia e grammatica nella relazione di uno studente universitario (che mondo si potrebbe aprire, a questo punto...).
Beh... come concludere? Direi... dicendo che è meglio una rotonda sul mare :-P

Alla prossima!

:-)

sabato 13 luglio 2013

Webmaking 101 ∞ Costruire un sito web

Abbiamo parlato di HTML e CSS, i linguaggi del web. Ci sarebbe un altro linguaggio usato nei siti web, non di markup come i primi due, ma un vero e proprio linguaggio di programmazione, chiamato Javascript, ma, poiché la rubrica prevede che utilizziate una piattaforma per il blogging o un programma WYSIWYG per costruire il vostro sito web, ci limiteremo a segnalare in calce al post alcune risorse per chi volesse approfondire Javascript.
Ora, prima di lanciarvi a testa bassa nella ricerca del programma per la creazione di siti web o la piattaforma di blogging che fa per voi – e quindi nella costruzione del vostro sito web o blog, prendete carta e penna – sì, ho scritto proprio carta e penna, o pennarello, o matita – e stilate il progetto del sito. Una buona progettazione è l'ingrediente segreto alla base del vostro sito web (o blog) che farà sì che il sito non fallisca nel giro di qualche settimana.
Vi siete armati di blocco note e di uno strumento per scrivere? Bene, cominciamo!

Prima di iniziare
Prima di iniziare a progettare la fantastica grafica del vostro sito, dovete prendere in considerazione tre elementi fondamentali, che permetteranno al vostro sito di decollare... ed evitare di schiantarsi subito dopo il decollo. Un sito web deve avere prima di tutto uno scopo e una serie di argomenti da trattare. Lo scopo è ciò che definisce a cosa è destinato il sito web (vendere caramelle? promuovere le attività di un'organizzazione no profit? fare da vetrina per i vostri racconti?). Gli argomenti definiscono invece ciò di cui tratterete nel sito web, il tema, o i temi attorno a cui ruoterà il contenuto.
Quindi le prime due domande che dovete porvi e alle quali rispondere sono:
  • A cosa serve il sito web?
  • Di cosa voglio parlare?
Se non sapete rispondere a queste due domande, fondamentali per la buona riuscita del vostro sito, è inutile che spendiate tempo ed energie a costruire qualcosa che poi abbandonerete alla prima difficoltà. Entrando un po' più nel dettaglio, ci sono altre quattro domande che potete porvi e vi aiuteranno a definire il progetto di sito web:
  • perché (creare un sito web)?
  • avete qualcosa da dire?
  • ci sono dati/opinioni/punti di vista che volete condividere?
  • qual è il vostro obiettivo?
A questo punto, se avete fatto i compiti e risposto alle domande (non imbrogliate!), dovreste avere un'idea abbastanza precisa di ciò che volete fare con il vostro sito web e il tipo di contenuti che ospiterà. Siete pronti a muovere il prossimo passo.


Definire l'audience
Un sito web serve, in primo luogo, per stabilire un dialogo con i potenziali visitatori.
Dovrete quindi, prima di tutto, immaginare quale potrebbe essere il vostro pubblico.
Una volta che avrete deciso quale sarà il target cui si rivolge il progetto, dovrete chiedervi qual è il modo migliore per comunicare con la vostra audience. Definire l'audience è cruciale e investe tutti gli aspetti della progettazione del sito, dagli aspetti legati al linguaggio a quelli legati a grafica e usabilità.
Dovete quindi:
  • tenere in considerazione le esigenze dei visitatori potenziali;
  • aiutare la gente a capire quale scopo si prefigge il sito.
Senza avere un'idea del pubblico potenziale non potete avere idee sul sito da realizzare.
Immaginare un audience e tenere in considerazione le sue aspettative è fondamentale!

Ora parliamo di grafica (finalmente!)
Un sito web deve essere piacevole all'occhio. Questo significa che non debbono esserci elementi inutili; cioè utilizziate solo le componenti necessarie e non inserite quello che non serve.
Ordine e pulizia. Segnatevi queste due parole (magiche) e tenetele sempre a mente!
Inoltre ricordate che:
l'audience determina contenuti e quindi calibrate il taglio dei contenuti sulla vostra audience;
il pubblico ha delle preferenze; queste preferenze saranno la guida per la grafica.
Potete aiutarvi rispondendo a queste domande:
  • In che modo i membri (del mio pubblico) comunicano tra loro?
  • Che tono e stile di linguaggio sono più consoni al mio pubblico? Fa uso di un gergo speciale?
  • Come si vestono? Che colori indossano?
NB: i colori dei vestiti indicano la gamma cromatica che gradirebbero vedere nel sito.
  • Quanto è ampio il loro orizzonte?
Tutto ciò che esula dagli orizzonti del pubblico non ha motivo di comparire nel sito.
Tutto quello che riuscite ad apprendere sui vostri visitatori e sulle loro preferenze aiuta a capirli meglio e a migliorare il gradimento del vostro sito.
Usate moderazione e sobrietà mentre disegnate la grafica e tenete sempre presente la facilità d'utilizzo.
Seguite queste regole:
  • mantenete un sistema di navigazione coerente;
  • i link per la homepage e la funzione di ricerca devono essere facilmente reperibili;
  • non usate mai il testo blu sottolineato se non per indicare i link;
  • non mettete troppi link in una barra di navigazione.
La landing page di Noowit. Essenziale.

Le 3 regole d'oro del bravo webmaker
  1. Il web serve per comunicare con altre persone.
  2. Il look della pagina web deve essere snello e pulito.
  3. Sappiate sempre chi sono i vostri visitatori e cosa cercano.

Il mockup del sito web
Avete preso appunti? Risposto alle domande? Avete scritto le parole ordine e pulizia in stampatello e le avete incorniciate? (scherzo!). Bene, ora prendete i pennarelli e disegnate la vostra pagina web.


Risorse
Il tipo di sito web che vi accingete a realizzare dipende dalle vostre esigenze e da quelle del vostro pubblico. Realizzare un sito web complesso scrivendo direttamente il codice sorgente è inefficiente.
Per questo vi serviranno strumenti più adatti, che vi permettano di concentrarvi sul design e sui contenuti. Potete optare per un programma stand-alone, oppune per una piattaforma di blogging.
Ci sono anche risorse online per creare siti web “tradizionali” (in opposizione alle piattaforme di blogging). Di come si crea e gestisce un blog ne parleremo in un post apposito, ma intanto vi lasciamo con una lista di risorse che potete utilizzare per creare un sito web, oppure un blog.

Costruzione di siti web online
NOTA: queste piattaforme sono localizzate in italiano; offrono sia una registrazione di base gratuita, sia funzioni più avanzate a pagamento. Queste soluzioni offrono anche il servizio gratuito di web hosting (ne parleremo più in dettaglio nel prossimo post).

Weebly

Programmi desktop
Se lavorate in ambiente Mac potete optare per RapidWeaver5 di RealMac Software.
Se avete installata una vecchia suite di iLife è possibile che abbiate anche iWeb di Apple.
Se lavorate in ambiente Windows, potete provare CoffeeCup.
NOTA: in questo caso avrete bisogno di trovare un servizio di hosting che ospiti il vostro sito web.
Questi programmi non sono gratuiti (e neanche l'hosting).

Piattaforme di blogging
Ci sono alcune sottili differenze tra un blog e un sito web, di cui parleremo in dettaglio in un post dedicato, ma, se avete zero esperienza e non disponete di un budget per acquistare un web editor e un dominio su cui ospitare il sito web, il blog potrebbe essere un buon punto dal quale partire.
La mia piattaforma di blogging preferita è Blogger di Google (il blog su cui vi trovate adesso è realizzato con Blogger). Ma ci sono altre piattaforme gratuite (o che offrono sia funzionalità gratuite che a pagamento) che potreste prendere in considerazione:

Se cercate prima di tutto la semplicità d'uso, il mio consiglio è di iniziare con Blogger o Tumblr.
Wordpress.com è leggermente più complesso come interfaccia. Overblog invece l'ho scoperto di recente. Ho sperimentato un po' e devo dire che è simpatico. È simile a Tumblr come interfaccia.
Sono comunque tutte ottime piattaforme dalle quali iniziare e sono localizzate in italiano. 


Nota
Aggiungo in nota un paio di risorse su Javascript, come anticipato nell'introduzione al post.

giovedì 11 luglio 2013

Narrare sul web

Il web è uno straordinario contenitore di storie e le attività di un blog, o di un utente twitter, possono anche rispondere a un preciso progetto letterario. Ecco la lista delle mie narrazioni preferite sul web.


Dal blog di Cartaresistente
Dal blog di lepaginestrappate
Dal blog di Marcello Cividini
I twitter narrativi di @00SerialTW e in particolare i progetti
I twitter narrativi di Roberto Cotroneo.

Il blog twitteratura.

Il blog Scritture interconnesse e Dimore Metafisiche di Lavinia Pucci.

http://www.quantestorie.com/

Micronarrativa. Vite in 140 caratteri. Il sito e il twitter.

Tomato Moth di Alessandro Girola. Suo anche il progetto 2MM e non dimenticate di visitare il suo blog Plutonia Experiment!

Questi sono solo alcuni tra i progetti che ho trovato svolgendo le mie ricerche e seguendo alcuni blog, ma ce ne saranno sicuramente altri là fuori! Perciò sentitevi liberi di segnalarli nei commenti!

lunedì 8 luglio 2013

VVVVVVVVideo!

Ciao a tutti!

Sono ancora qua!
Oggi volevo parlarvi del video making, del fare video.
Prendendo spunto dall'ultimo che ho creato e reso pubblico su Youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=E1p7PEvxqVE

ho pensato di fare una riflessione su questo tema.
Se uno ci pensa, non è così facile pensare e montare video. Sinceramente, non sono un'esperta di video making altrimenti detto video editing, ma volevo condividere quello che so in base alla mia esperienza, anche per avere consigli utili da chi lo fa da più tempo o è un esperto (o entrambi!).
Quindi vi racconterò un pò com'è nato il video del link qui sopra, per cominciare :-) .
Come prequel, mi sono resa conto dell'esigenza di avere un buon programma di editing (io utilizzo Pinnacle Studio 16 Ultimate), ma questo l'avevo già fatto a suo tempo. Se hai un buon strumento di lavoro, poi sei facilitato. Ovviamente, mi serviva imparare ad usare gli strumenti che offre, per avere dimestichezza nel suo utilizzo. Pinnacle Studio 16 è uno strumento importante e io ne utilizzo una minima parte, ma ogni volta mi diverto a scoprire cose nuove smanettando mentre preparo un video!
Poi, ho pensato a come volevo fare effettivamente il video (una sorta di progettazione a monte, come quando elaboro la trama di un romanzo o di un racconto), come strutturarlo, quali sensazioni volevo trasmettere ecc...
Quindi, son partita con la realizzazione, smanettando tra i vari strumenti  del programma (titoli, effetti,
transizioni, suoni, musiche di sottofondo...) e verificando passo, passo il risultato nella finestrella di preview.
Di solito parto da una copertina fatta e finita che ho creato per il primo video che ho postato e poi mantenuta per i seguenti
Poi via col messaggio! Scegli le parole, scegli il suono di sottofondo e mettilo insieme sulla timeline del programma.
Quindi il messaggio continua con uno sfondo ad hoc e le parole giuste
(pensate e ripensate più volte) e la musica giusta, ovviamente. Sembrerò vanitosa, ma ho un talento per cercare il sottofondo adatto al momento che sto descrivendo nel video. Mi piace, ci passo molto tempo, secondo me è fondamentale per la buona riuscita di un video.
... e dopo... una disfida, o meglio, parole che lanciano un guanto di sfida verso il popolo che ci segue su G+ ad elaborare delle web stories per questo mese di luglio: due nuove parole con uno stimolo nuovo, però (tingiamo di horror questo mese di ferie e vacanze!). Una musica cupa e inquietante accompagna la singolar tenzone. Che succederà dopo???
Dopo si riemerge in un momento mistico, una musica indiana fa da sfondo, nel quale si invitano fruitori del video e i lettori ad andare sulla pagina Google+ di Word in Progress.
Quindi... swing! Tra onde che piano piano svelano parole, un messaggio informativo e di incoraggiamento a scribacchiare una storia da inserire tra le web stories del mese!
E infine, l'immancabile riferimento al blog con la copertina finale.

Ecco, detta così sembra facile! In realtà per produrre questo video di 01:34 mi ci sono voluti due giorni, perchè l'ho montato la  sera, dopo essere tornata da una giornata lavorativa e dopo cena (prima non si fa nulla, non ho il carburante per pensare!).
Comunque fare video non è un'operazione così immediata, serve tempo per decidere come strutturarlo e poi durante la creazione, mi fermo a scegliere transizioni, effetti, soprattutto musica o suoni di sottofondo, riguardare di continuo quello già inserito e vedere se funziona, se mi piace, se sono soddisfatta... un lavoraccio! E io faccio video solo amatoriali e molto semplici!
Però è bello alla fine vederlo sul canale ed essere appagati dell'impegno profuso.
Inoltre penso che i video siano uno strumento potente anche per promuovere un proprio scritto, romanzo o racconto che sia, perchè se sono fatti bene, invogliano ad andare a curiosare, a saperne di più. Possono essere una valida e importante vetrina.
Spero, in futuro, di riuscire a fare video con più continuità, perchè mi piace e il regista che c'è in me non vede l'ora di strapparmi con le dita la pelle elatica del petto e uscire fuori.

!!!
Sono già in clima web stories horror!







Alla prossima!!

:-)

domenica 7 luglio 2013

Attività per la domenica pomeriggio

A me, la domenica pomeriggio, piace leggere giocare ai videogiochi perdere tempo sui social network guardare un film leggere un manga guardare un anime scrivere disegnare fare foto uscire a mangiare un gelato (...). Okay, alla fine dovrò scegliere una o due attività da svolgere. Probabilmente mi butterò prima sulla lettura e poi sul gioco. È da qualche giorno che voglio fare una partita alla playstation come si deve e non ci sono ancora riuscita. Alla fine mi ritrovo sempre a perder tempo sui social network. Mah? Mistero. E pensate che non sono nemmeno una persona sociale!
E voi? Come la passate la domenica pomeriggio? Se siete indecisi sul da farsi, o non sapete proprio come passarla, ecco una lista di film, una di libri, una di giochi e una di attività che potreste svolgere da soli o in compagnia e magari, se vi hanno incastrato per far da babysitter al fratellino/cugino/nipote/masnada di marmocchi assortiti, oppure se siete genitori disperati, oppure oppure (...), anche con i kids!

Il kit di sopravvivenza della domenica pomeriggio.

Film

Di animazione ∞ Una selezione dai miei preferiti
  • Hayao Miyazaki, La città incantata
  • Hayao Miyazaki, Il castello errante di Howl
  • Hayao Miyazaki, Ponyo sulla scogliera
  • Hayao Miyazaki, Il castello nel cielo
  • Pixar, Up
  • Pixar, Ribelle - The Brave
  • Pixar, Gli Incredibili
  • Pixar, Monsters Inc.
  • Disney, Gli Aristogatti

Nota: questi film li potete guardare tranquillamente anche con i kids. Non ci sono controindicazioni! :)

Per nostalgici
  • Robert Zemeckis, Ritorno al Futuro - La Trilogia completa
  • Spielberg-Lucas, Indiana Jones - The Complete Adventures
  • George Lucas, Star Wars Trilogy (quella originale cioè Episodi IV V e VI)

Nota: se volete provare l'ebbrezza della maratona filmica, potete anche guardarvi tutti e 6 gli episodi di Guerre Stellari (cominciando da Episodio I e finendo con Episodio VI) in un giorno solo. Io una volta (era il mio periodo da fan-girl-che-ha-perso-la-testa-per-Star-Wars) ho fatto la maratona dei tre episodi classici. Mal di testa finale a parte, è stata un'esperienza interessante. Naturalmente lo stesso principio si applica anche a Indiana Jones e Ritorno al Futuro. ;)


Per gli amanti della fantascienza
  • Steven Spielberg, Minority Report
  • Joseph Kosinski, Tron Legacy
  • James Cameron, Avatar
  • Christopher Nolan, Inception
  • Michael Bay, The Island
  • Shawn Levy, Real Steel
Per chi invece alla fantascienza preferisce il fantasy, consiglio Sherlock Holmes di Guy Ritchie, Van Helsing e la serie de I Pirati dei Caraibi. Armatevi di pop-corn (o patatine) e Coca-cola e buona visione! Con questi andate sul sicuro. :D
Nota: alla combinazione pop-corn/patatine+coca-cola potete sostituire la cioccolata. ;)



Libri

Banana Yoshimoto ∞ Una selezione dai miei preferiti
  • Kitchen
  • Amrita
  • Il coperchio del mare
  • High&Dry. Primo amore
  • Moshi moshi
  • L'abito di piume
  • Pregagio triste
  • Chie-chan e io
Nota: tutti i libri della Yoshimoto sono pubblicati in Italia da Feltrinelli. Non ho segnalato le date perché Feltrinelli ha di recente fatto uscire una serie di nuove edizioni, anche in epub (con DRM).


...sempre dal Paese del Sol Levante
  • Haruki Murakami, Norwegian Wood. Tokyo Blues, Einaudi, nuova ed. 2013
  • Natsume Soseki, Io sono un gatto, Beat, 2010/2011
  • Randy Taguchi, Mosaico, Fazi (collana Lain), 2008

Classici della fantascienza e del fantasy ∞ Una selezione dai miei preferiti
  • Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni
  • Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari
  • Jules Verne, L'isola misteriosa
  • J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli
  • J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit
  • Robert L. Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
  • Isaac Asimov, Il ciclo delle Fondazioni
  • Isaac Asimov, Tutti i miei robot
  • Isaac Asimov, La fine dell'Eternità

Nota: non ho indicato editore e data perché, a parte Asimov che in Italia e di esclusivo dominio della Mondadori e Tolkien che è pubblicato da Bompiani (e di cui sicuramente saranno disponibili le opere in edizione aggiornata, riveduta e corretta), di Verne potete trovare varie edizioni pubblicate da editori diversi, così come di Stevenson. Un altro autore che potreste leggere è Terry Brooks, con i suoi cicli di Shannara.



Dolci, dolcetti, amori e dispetti
  • Jenny Colgan, Appuntamento al Cupcake Cafè, Piemme (collana Glam), 2012
  • Jenny Colgan, La bottega dei cuori golosi, Piemme (collana Glam), 2013
  • Valérie Saubade, Miss Sweety, Piemme (collana Glam), 2012
  • Meg Donohue, Un soffio di vaniglia tra le dita, Garzanti, 2012
  • Sarah Addison Allen, Il profumo del pane alla lavanda, Sonzogno, 2011
  • Sarah Addison Allen, Giorni di zucchero, fragole e neve, Sonzogno, 2011

Con i kids! ∞ Una selezione dai miei preferiti
  • F. H. Burnett, Il giardino segreto
  • F. H. Burnett, La piccola principessa
  • E. H. Porter, Pollyanna
  • L. M. Alcott, Piccole donne
  • Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer
  • Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn
  • P. Baccalario, D. Morosinotto, Maydala Express, Piemme (Il battello a vapore), 2011
  • Elisabetta Gnone, Fairy Oak. La trilogia completa, DeAgostini, 2010
  • Elisabetta Gnone, Fairy Oak. I quattro misteri, DeAgostini, 2011
Nota: anche in questo caso per i classici non ho segnalato né editore, né date, perché potete trovare una varietà di edizioni da editori diversi. L'offerta è amplissima. Per Fairy Oak invece potete trovare, oltre alle raccolte che ho indicato io, anche i volumi singoli. Il vostro libraio o bibliotecario di fiducia saprà guidarvi nella ricerca. ;)


Per i geek
  • Nagaru Tanigawa, La malinconia di Haruhi Suzumiya (vol. 1), J-Pop romanzi, 2011
  • Nagaru Tanigawa, Il sospiro di Haruhi Suzumiya (vol. 2), J-Pop romanzi, 2012
  • Yomi Hirasaka, Haganai. I have few friends, J-Pop romanzi, 2013
  • Yuyuko Takemiya, Toradora!, J-Pop romanzi, 2012

Videogiochi

Se, come me, considerate il videogioco come una valida alternativa alla visione di film e/o alla lettura, questa lista fa per voi.

Playstation 3
  • Final Fantasy XIII (Square Enix)
  • Final Fantasy XIII-2 (Square Enix)
  • Tales of Graces f (Namco Bandai)
  • Atelier Rorona (NIS America)
  • Atelier Totori (NIS America)
  • Atelier Meruru (NIS America)
  • Hyperdimension Neptunia (NIS America)
  • Hyperdimension Neptunia mk2 (NIS America)
  • Hyperdimension Neptunia Victory (NIS America)
  • Mass Effect Trilogy (EA Games/Bioware)
  • Vanquish (Sega)
  • Heavy Rain (Quantic Dream/Sony)

Nota: a eccezione di Tales of Graces f e dei titoli distribuiti da NISA, che sono disponibili solo per PS3 (e in alcuni casi per PSVita), gli altri titoli sono disponibili anche per XBox360.


Nintendo DS
  • Pokémon Diamante, Perla e Platino (The Pokémon Company, Nintendo)
  • Pokémon HeartGold, SoulSilver (The Pokémon Company, Nintendo)
  • Final Fantasy Crystal Chronicles. Ring of Fates e Echoes of Time (Square Enix)
  • Final Fantasy III (Square Enix)
  • Final Fantasy Tactics A2 - Grimoire of the Rift (Square Enix)
  • Another Code: Two Memories (Nintendo)
  • Golden Sun. L'alba oscura (Nintendo/Camelot)

Se invece le condizioni atmosferiche lo permettono e preferite usicire all'aria aperta, potreste indossare un paio di scarpe comode, armarvi di macchina fotografica (va bene anche lo smartphone) e uscire a fare una passeggiata. Perché la macchina fotografica? Non so voi, ma a me piace rubare ricordi di luoghi, persone, animali, piante e oggetti che hanno colpito la mia attenzione.

sabato 6 luglio 2013

Webmaking 101 ∞ Introduzione ai CSS

Il sabato è tempo di #Webmaking101 su Word in Progress! 
Oggi la rubrica ospita un guest post di Joshi Spawnbrød che ci spiega cosa sono i CSS*. 


Una volta stabilito che il linguaggio HTML descrive la semantica di un documento, ovvero cosa rappresenta il testo che stiamo leggendo, abbiamo ancora bisogno di indicazioni su come visualizzarlo. Ecco che ci vengono incontro i CSS: una specie di vestito da far indossare al nostro markup.
L'uso dei CSS serve a compilare in un documento le informazioni grafiche, come il colore, il carattere (font), la dimensione del testo ecc., che daranno il taglio grafico desiderato. Tramite l'uso dei CSS è possibile avere più versioni grafiche dello stesso documento senza alterare il markup o il contenuto originario, oltre ad aumentare la leggibilità dei contenuti stessi.
Grazie alla loro flessibilità e facilità d'impiego, i CSS sono diventati una caratteristica centrale per fornire prodotti web di qualità, facilmente utilizzabili e fruibili da più browser e dispositivi.
Le funzionalità più avanzate del linguaggio di stile permettono la creazione di interfacce altamente funzionali e chiare per l'utente finale, senza dover necessariamente coinvolgere del linguaggio attivo come Javascript.
Per poter affrontare i CSS è necessario avere dimestichezza con il linguaggio HTML e con le proprietà grafiche delle singole tag.


Cos'è, in pratica, un CSS?
Entriamo un attimo nel dettaglio e vediamo a livello base com'è strutturato un CSS: è sufficiente un file di testo semplice per poter iniziare a lavorare. Dentro al file sono presenti delle definizioni scritte nel linguaggio di stile.

body { background-color:#d0e4fe; }

h1 { color:orange; text-align:center; }
p { font-family:"Times New Roman"; font-size:20px; }

Le tre righe che vedete qui sopra sono un CSS valido, che, se applicato su una pagina HTML, farà sì che il nostro sfondo abbia colore celeste (#d0e4fe), il titolo della pagina sia in colore arancio, e venga impiegato il "Times New Roman" come font per i paragrafi.
Dobbiamo includerlo con un tag preciso:  

‹link rel="stylesheet" type="text/css" href="esempio.css›

Oppure possiamo scrivere il nostro stile direttamente nel documento HTML, usando il tag style. Questa seconda soluzione ha lo svantaggio che i file  per markup e stile non sono separati, ma in alcuni casi potrebbe risultare utile, quando ad esempio non possiamo gestire più di un file.


Com'è strutturato il contenuto in un CSS?
Il contenuto è strutturato secondo questa regola:

selettore {proprietà 1: valore;}

Il selettore è la parte che identifica cosa stiamo graficizzando, che guadagnerà le proprietà scritte tra parentesi graffe. In genere si possono usare tre tipi di selettori: i Tag, le Classi e gli Identificativi. Possiamo riconoscerli grazie alla sintassi con cui vengono scritti. Questa parte è fondamentale per capire come funzionano i css, quindi è opportuno affrontarla subito.

Selettori per Identificativo
Gli id sono riconoscibili perché iniziano con il simbolo del cancelletto = #.

‹p id="mio"›
il mio testo
‹/p›

Nel nostro CSS potremo quindi scrivere: #mio { color:red; } e fare in modo che il testo appaia colorato in rosso. Gli id sono molto accurati, ma hanno una controindicazione: è possibile definirli un'unica volta nel documento. Non potremo avere due tag con lo stesso id="..." come proprietà.

Selettori per Classi
Le classi sono riconoscibili in quanto iniziano con un punto. Anche la classe può essere assegnata ad un tag, in questo modo: 

‹p class="grassetto corsivo"›
questo testo apparirà in grassetto e anche in corsivo
‹/p›

Le classi sono molto più versatili degli id, in quanto possono essere applicate a qualunque elemento e in qualsiasi numero.Questo significa che un tag con due classi cercherà di sommare le definizione di entrambe. Nel documento CSS definiremo le classi in questo modo: 

.grassetto {font-weight: bold;}
.corsivo {font-style: italic;}

Attenzione! Le classi nel css vengono scritte con il punto davanti, mentre nel documento di markup HTML devono essere gestite come nomi semplici, separati da spazi.

Seletori per Tag
L'ultimo sistema di selettore usa i nomi delle tag HTML, ad esempio 'body', per poter dare una proprietà grafica a tutti i tag dello stesso tipo.

p {color: red;}

Ogni paragrafo del documento presenterà il testo in colore rosso.


Uso dei selettori
Una delle proprietà speciali dei CSS è che vengono interpretati in sequenza (da questo la prima C nell'acronimo: "Cascading"), ovvero le ultime definizioni sono quelle che comandano.
Per questo si tende, in generale, a scrivere le definizioni più generiche in testa al documento CSS, usando le tag o delle classi di uso comune in tutto il documento HTML. Si scende poi nel dettaglio con classi ed id via via che servono regole più specifiche. Prendiamo questo esempio per capire cosa significa:

p {color: black; font-family: verdana; sans-serif;}
.glass {opacity: 50%;}
p {color: green;}

La prima definizione di stile per il tag "p" indica il testo come nero, ma nell'ultima riga viene definito di nuovo il verde come colore del testo. In questo caso la prima regola di colore non verrà applicata, ma la regola per la famiglia del font sarà comunque attiva! Questa proprietà dei CSS ci viene incontro quando combiniamo i selettori per avere dei sottotipi di oggetti grafici.

p {color: black; font-family: verdana; sans-serif;}
.glass {opacity: 50%;}
p .chiusura {color: green;}

Adesso tutti i paragrafi del documento HTML saranno colorati di nero, fatta eccezione per quelli con classe "chiusura", questo grazie all'ultima riga delle definizioni, che indica "solo il tag con classe .chiusura ".


Note
  • * CSS sta per Cascade Style Sheet, Foglio di Stile a Cascata.
  • Al testo è stato applicato un editing minimo per riordinarlo dal punto di vista della formattazione. 
  • Gli esempi sono stati creati con Mozilla Thimble.

mercoledì 3 luglio 2013

Deci Libri da Leggere ∞ Per (ri)trovare l'ispirazione

Ogni tanto può capitare. Un periodo di stanchezza. Poco tempo per scrivere. Altri impegni. Il web.
Ed ecco che colpisce il blocco dello scrittore. Così, ho compilato una lista di letture per (ri)trovare l'ispirazione.
  1. Stephen King, On Writing. A memoir of the craft, Hodder & Stoughton, 2001
  2. Ray Bradbury, Zen and the Art of Writing, Joshua Odell Editions, 1996
  3. Raymond Queneau, Esercizi di stile, Newton Compton, 2011
  4. Christian Scharf, Scrivere giorno dopo giorno. Il diario, Zanichelli, 2012
  5. Hans-Josef Ortheil, Scrivere idee. Appunti e annotazioni, Zanichelli, 2012
  6. Goffredo Parise, Sillabari, Adelphi, 2013 (quarta ed.)
  7. Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, Feltrinelli, 2010
  8. Raymond Carver, Il mestiere di scrivere, Einaudi, (ed.) 2008
  9. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi Ragazzi (ed. 2010, collana La biblioteca di Gianni Rodari)
  10. Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore..., Mondadori, 2000

Nota: i primi due libri della lista, On Writing di S. King e Zen di Ray Bradbury sono estremamente difficili da trovare in italiano, a meno di non rintracciarli in una biblioteca. Di On Writing esiste anche l'edizione digitale, su Kindle e in iBookstore. Per Zen di Bradbury invece niente edizione digitale. Se avete dimestichezza con l'inglese e ci tenete ad avere il libro in casa, dovrete mandare a prendere un'edizione in lingua originale. Gli altri invece libri dovrebbero essere tutti facilmente rintracciabili.

lunedì 1 luglio 2013

Community Google+ e gruppo Facebook

Word in Progress è social! Abbiamo una community su Google+ e un gruppo su Facebook.
Per iscrivervi alla community seguite il link e fate richiesta d'invito. Oppure scriveteci un'email a wipatelier@gmail.com, indicando il link al vostro profilo Google+, in modo che possiamo aggiungervi alle nostre cerchie e mandarvi l'invito. 
Il gruppo su Facebook invece è pubblico. Lo trovate a questo link: https://www.facebook.com/groups/wordinprogress/ ma dovete essere iscritti a Facebook per partecipare alle attività.
L'attività principale è la scrittura di racconti a tema. Ogni mese proponiamo due parole che saranno il tema del racconto. Siete liberi di interpretare il tema come volete, ma il racconto non deve superare i 10.000 caratteri, perché sarà pubblicato sul blog e deve occupare lo spazio di un post senza costringere il lettore a scorrere la pagina. Non dimenticate, se avete un blog, di menzionarlo nella vostra mini-bio, in modo che possiamo inserire il collegamento.Trovate tutte le istruzioni per partecipare nella descrizione della community/gruppo.
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