sabato 31 marzo 2012

Scritture Pratiche: il testo argomentativo

Oggi parliamo del testo argomentativo.

Cos'è?
Il testo argomentativo è utilizzato per esporre le proprie opinioni, per discuterle e sostenerle attraverso opportuni argomenti e attraverso la confutazione degli argomenti di un eventuale avversario.
E' un testo complesso, che richiede una perfetta conoscenza di ciò di cui si deve parlare, la padronanza degli altri tipi di testo e una grande capacità di articolare in modo logico il proprio pensiero ed esposizione.E' molto usato nella vita di tutti i giorni, soprattutto nel campo dei mestieri e delle professioni:
  • articoli di fondo;
  • arringhe;
  • sermoni.
...sono solo alcuni esempi. Sono testi argomentativi anche le relazioni, in cui chi scrive avanza le sue opinioni sulla risoluzione di un problema e le sostiene con adeguate argomentazioni; i saggi che dibattono problemi filosofici, sociali, storici, letterari, scientifici o morali e i messaggi pubblicitari.

venerdì 30 marzo 2012

Scritture Pratiche: il testo espositivo

Oggi per la rubrica Scritture Pratiche trattiamo il testo espositivo. Cos'è? Come si scrive?
Leggete il post per scoprire la risposta a questi interrogativi!
E' un testo in cui vengono esposti dati e notizie su un dato argomento.
Si usa per...
  • esporre informazioni e notizie su un determinato argomento di studio;
  • esporre i risultati di una ricerca su un argomento culturale;
  • esporre i dati relativi a un fenomeno di ordine scientifico/sociale/politico/economico.
  • esporre i risultati e il significato di un’esperienza personale.

giovedì 29 marzo 2012

La parola del giorno - 29/03

La parola di oggi, anche se il giorno ha già passato gran parte delle sue ore, è gallo canterino.
Lo so sono due parole, ma descrivono bene il concetto. Si ha una fotografia chiara, limpida, sonora.
Immaginatevi, al mattino, passeggiare frettolosamente per le vie del centro città per andare al lavoro o sbrigare  faccende, prima di entrare in ufficio. E' presto. La luce è tra la notte e il giorno, siete li che vi affannate con gli occhi mezzi chiusi, tentando di far lavorare le rotelline del cervello per darvi una parvenza di vitalità. Poi lo sentite. E' Il chicchirichì di un galletto magrolino e spennacchiato che canta con quanto fiato ha nei suoi piccoli polmoni. Questo improvvisamente vi sveglia e vi costringe a vedere la luce. Il sole sta sorgendo e i potenti raggi piano, piano inondano case, strade e persone. Improvvisamente vi accorgete che il giorno è arrivato. Ed è uno di quelli belli di primavera.

Kiss!!!

mercoledì 28 marzo 2012

Cortile, scappamento

Io resto indietro. In questi giorni penso spesso a una cosa: comunicare fa male.
E allora cerco di farlo il meno possibile. Comunicare meno. Comunicare meglio. Quasi non comunicare. Anche se non comunicare non si può.
Questo però dovrebbe essere un post sulla PAROLA DEL GIORNO.
Io oggi ho due parole. Due parole dei giorni.

La prima è la parola di ieri: cortile.
Cioè quello che vedo o che immagino quando mi alzo e il buio è ancora lì che respira e fuori sembra che niente si muova ma il mattino è già iniziato e con il mattino sono iniziato anche io. Un altro giorno.

La seconda parola è quella di oggi: scappamento.
Perchè questa mattina sono uscito presto in cortile con mia figlia Ester. La portavo dai nonni e io andavo a scuola. Si è chinata dietro la macchina e mi ha chiesto cosa esce da quel tubo lì, dal tubo di scappamento. Allora io l'ho presa in braccio e l'ho sistemata in macchina sul seggiolino dietro e mentre la sistemavo le ho parlato della carburazione e del motore e della benzina o diesel che bruciano e che quando la macchina è accesa da quel tubo escono dei fumi che si chiamano polveri sottili. Ester mi guardava attenta e io ho pensato che se andavo avanti così magari quando è grande diventa un meccanico. Allora le ho detto mentre avviavo il motore della macchina: "da quel tubo esce del fumo che è poi quello delle sigarette che fumano le macchine."
Non so che faccia abbia fatto Ester, ma io mi sono mosso e sono andato verso casa dei nonni con in testa una poesia.

Piccola riflessione sulla scrittura

Cos'è per me scrittura?
Mi sono chiesta una mattina di marzo.
Per me scrittura è...
Un dono, un'abilità che possiedo fin da quando ancora non conoscevo l'alfabeto.
Gioco. Libera invenzione. Rielaborazione di stimoli.
Comunicazione. Condivisione di idee, storie, esperienze, punti di vista, stili di vita. Memoria.
Scrittura per me è libertà. Di pensiero, di espressione.
Scrittura per me è anche fantasia, svago, lavoro, impegno, vita.
Scrittura è tutto questo per me. Scrittura è parte di me.

Valentina

Sabato

Questa poesia ce la invia Giuseppina. Così inauguriamo un'altra delle rubriche del blog: Poesia!

Sabato

Sul versante che guarda la Pietra
un refolo d'aria scosta le vecchie foglie
e sotto vedo le viole.
Le primule al sole si godono il tepore.
Fra i rami ancora spogli
l'aria ha un suono di primavera.
Agiorni esploderanno le gemme
e il rigagnolo ai bordi
già porta via il ricordo
dell'ultima neve.

scritta il 18 marzo 2011
poi d'improvviso precipito in neri ripostigli di tempi perduti

martedì 27 marzo 2012

La parola del giorno - 27/03

La mia "Parola del giorno" oggi è: Stellina! Perché stamattina (con la mia solita lucidità all'ora del canto del gallo) mi è ritornato alla mente quando, da bambina, chiedevo ai miei dov'ero prima di nascere e loro mi rispondevano che ero una stellina in cielo. Che cosa carina! Mi rendeva felice. Oggi sono felice. Volevo condividerlo con voi!!

Alla prossima parola!!

Baciiiiiiiii

lunedì 26 marzo 2012

Idea!!

Ciao! Stamattina, mentre mi preparavo per andare al lavoro, mi si è accesa un'idea da lanciare su questo blog.
E' ... La parola del giorno, ovvero: c'è una parola che, ultimamente, avete sentito di frequente?
C'è una parola che vi è rimasta in testa e non vi vuole mollare?
C'è una parola che vi piace particolarmente e descrive lo stato d'animo della vostra giornata? Scrivetecela! Chissà che non vengano fuori uno o più spunti per un racconto :-p !

La mia parola del giorno è Woz...?? Storpiatura dell'inglessissimo e preciso What's...?

Alla prossima!

Cia!!
PS: devo dire che sono lucida se alle 5 del mattino mi metto a pensare a queste cose...

Difficile pensare a 10 soli libri da leggere

Difficile pensare a 10 soli libri da leggere. Difficile anche pensare 100 libri da leggere. Mi viene da dire sono sempre pochi e mai abbastanza. Così metto i primi che arrivano in testa, oggi 26 marzo 2012. Primavera.

  1. J. D. Salinger, Il giovane Holden
    perché anche nelle sue imperfezioni è un libro perfetto.
  2. L. F. Cèline, Viaggio al termine della notte
    l'ho comprato dopo il primo esame all'università e l'ho letto in quell'estate: l'ho ascoltato per meglio dire. Infatti è un libro che suona.
  3. G. Perec, La vita istruzioni per l'uso
    è un labirinto che alla fine diventa una cancellazione. Una piccola enciclopedia delle storie, di quasi tutte le storie, che stanno sempre o quasi, sull'orlo del vuoto.
  4. F. Kakfa, La metamorfosi
    perché non sarebbe male provare a svegliarsi al mattino trasformati in un insetto e fare (quasi) finta di niente (quasi. Molto quasi)
  5. E. Hemingway, Fiesta
    tutto quello che non si può dire viene detto. Senza essere detto.
  6. G. Manganelli, Centuria
    la densità e il vuoto, cento piccoli romanzi fiume dice il Manga. Ma non si tratta di fumetti.
  7. C. E. Gadda, La cognizione del dolore
    o anche dell'invenzione, dello spaesamento, del fuoco improvviso che si accende nella notte.
  8. M. Strand, 89 nuvole
    sono ottantanove straordinarie poesie di una sola riga. Sempre sulle nuvole. Provare per credere.
  9. E. Montale, La bufera e altro
    basta la prima poesia. O solo il finale della prima poesia che apre la raccolta. E ovviamente tutto il resto.
  10. F. Pessoa, Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
    siccome io siamo tanti, questo diario che racconta i giorni identici e i pensieri sempre diversi di un anonimo impiegato import-export a Lisbona, è un tuffo nella complessità, in una sola moltitudine.
buona lettura e buoni giorni.

Scritture Pratiche: il testo descrittivo

Il testo descrittivo è quello che viene considerato il più semplice da comporre.
In realtà, un pezzo descrittivo non è così semplice e così scontato da scrivere.
Inoltre, un pezzo descrittivo scritto bene, può giovare molto sia all'interno di un testo narrativo (romanzo o racconto), sia in altre tipologie di testi di tipo pratico, come il saggio, l'articolo di giornale.
«Che ci vuole a scrivere una descrizione? Anche uno scolaretto di terza elementare può farlo!»
Non è così. Chi si occupa di testi, ma anche chi semplicemente li legge, sarà d'accordo con me se osservo che una descrizione fatta bene vale lo sforzo di concedere a chi ha scritto il testo almeno il beneficio del dubbio: se, ad esempio, un testo narrativo è fatto tutto di descrizioni e pochissima azione e dialogo, il lettore si imborserà da morire; ma, se inserite nei punti giusti e scritte in modo coinvolgente, le descrizioni aggiungeranno tanto più valore alla narrazione che si sta leggendo.
Chiusa questa parentesi, veniamo al contenuto di questo post.

Cos'è un testo descrittivo?
E' un testo in cui si descrive qualcosa o qualcuno, indicando le parti di cui è composto e le qualità e le caratteristiche che presenta e che contribuiscono a darne un'immagine chiara ed efficace al destinatario.

domenica 25 marzo 2012

Racconto: La vasca

Una breve spiegazione: questo raccontino è stato scritto l'anno scorso per un concorso di racconti fantastici chiamato Trofeo Rill.
Mi è piaciuto molto dargli forma e vita, sia per l'idea centrale del viaggio nel tempo sia per il tentativo (finora unico, per quanto riguarda me) di velocizzare la narrazione utilizzando frasi sempre più brevi e alla fine addirittura parole singole.
Spero vi piaccia! fatemi sapere cosa ne pensate!!
Tutti conoscevano la vasca di Villa Masca, la villa che si trovava in cima alla collina nascosta dalla vegetazione.

sabato 24 marzo 2012

Re: dieci libri da leggere

In risposta al tag di Valentina, questi sono i dieci libri che hanno reso più bella la mia vita:
  1. Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach
    Un inno alla libertà.
  2. Romeo e Giulietta di William Shakespeare
    La storia d'amore per eccellenza.
  3. Mutandine di chiffon di Carlo Fruttero
    Il piacere di leggere la lingua italiana.
  4. L’italiano-lezioni semiserie di Beppe Severgnini
    Per comprendere (e correggere) i più comuni errori di scrittura divertendosi.
  5. La casa della morte (Piccoli Brividi) di Robert L. Stine
    I libri con cui sono cresciuta nell'adolescenza. Questo è il primo. In assoluto il più bello.
  6. Dracula di Bram Stoker
    Prima di Twilight e di tutti gli altri libri sui vampiri c'è stato questo. Impareggiabile.
  7. Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Màrquez
    Per scoprire un mondo così lontano e, allo stesso tempo, così vicino a quello in cui viviamo.
  8. Città di Ossa – Shadowhunters di Cassandra Claire, Mondadori
    Il primo volume di un'interessante saga hurban fantasy. Sicuramente intriganti i personaggi principali.
  9. Il barone rampante di Italo Calvino
    Un regalo di mio fratello e ti fa riflettere sulla società italiana di ieri, di oggi e di domani.
  10. Diario di Anna Frank
    Per mai dimenticare l'erebo in cui l'uomo è caduto con la Shoah e per mai più ricascarci.
Ho volutamente omesso l'informazione sulla casa editrice, ad eccezione di uno, perchè questi sono libri che si possono considerare classici e sicuramente si possono trovare da più parti.
Indipendentemente dal tipo di edizione e dalla copertina il loro contenuto rimane immortale.

Chiara

PS: l'unico che potrebbe non essre rintracciabile potrebbe essere "La casa della morte" dal momento che non sono sicura che i piccoli brividi siano ancora in produzione o siano stati sostituiti da altre serie simili.

Consigli di lettura: MacSommo

Questa lista di consigli di lettura ci è stata inviata da MacSommo. Riceviamo e condividiamo. :-)
  1. Evfrosinija Kernovskaja, Quanto vale un uomo, Bompiani
    L'unico modo per conoscere il valore di una persona.
  2. James Stephens, La pentola dell'oro, Adelphi
    Sono morto dalle risate; è irresistibile!
  3. Andy Warhol, La filosofia di Andy Warhol, Bompiani
    Un punto di vista disarmante e arguto sull'America.
  4. Marcel Proust, Un amore di Swann, Garzanti
    Delicato e profondo come una meditazione.
  5. Jerome D. Salinger, Il giovane Holden, Einaudi
    Avrei dovuto leggerlo da quindicenne, ma è stato interessante anche a trenta.
  6. Marina Cvetaeva, Deserti luoghi, Adelphi
    Passione bruciante e tragica disperazione nelle lettere di una grandissima poetessa.
  7. Roberto Longhi, Breve ma veridica storia della pittura italiana, Sansoni
    Per la prima volta ho davvero capito il significato delle Forme.
  8. Agota Kristof, Trilogia della città di K., Einaudi
    Per la prima volta ho davvero capito il significato delle Parole.
  9. Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, Adelphi
    La sua definizione di 'kitsch' vale il libro.
  10. Brett Easton Ellis, Glamorama, Einaudi
    Ellis mi ha 'rapito'.
  11. Marguerite Duras, L'amante della Cina del nord, Feltrinelli
    In forma di sceneggiatura: una passione infinita e senza speranza.

venerdì 23 marzo 2012

Scritture Pratiche

L'attività dello scrittore non è fatta solo di scrittura creativa e tra le attività professionali legate alla scrittura ci sono anche quelle del giornalista, del critico letterario o d'arte o di cinema, dello storico, del docente universitario, di chi scrive manualistica e saggistica per l'università e per la scuola, di chi fa ricerca. Tra chi scrive testi non letterari ci sono anche gli studenti, quelli degli ultimi anni delle superiori, alle prese con il tema e la tesina di maturità e quelli universitari, che si ritrovano, dopo anni di esami orali, a dover scrivere la testi di laurea senza nemmeno sapere da dove cominciare.
Questa nuova Rubrica, chiamata Scritture Pratiche, vuole venire in contro a tutti coloro i quali per necessità o per scelta si trovano alle prese con una scrittura di tipo più tecnico e prenderà in esame e spiegherà come si scrivono differenti tipologie di testi di natura non letteraria.

mercoledì 21 marzo 2012

Dieci Libri da Leggere

Con questo post inauguriamo la seconda delle nostre Rubriche: Dieci Libri da Leggere.
Come suggerisce il titolo, è una lista di dieci titoli di libri che vorremmo condividere con i lettori.
La Rubrica è aperta ai contributi dei lettori, per cui non siate timidi e inviateci la vostra lista di dieci titoli che ritenete più significativi per la vostra formazione di lettori/scrittori o ai quali siete particolarmente affezionati.
Motivate la vostra scelta con una breve descrizione del libro e di cosa significa per voi.
  1. Stephen King, On Writing. Autobiografia di un mestiere, Sperling&Kupfer.
    Una lettura illuminante.
  2. Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, Einaudi.
    Per inventare nuove storie e tenere la propria fantasia in allenamento.
  3. Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Mondadori.
    Per molti aspetti enigmatico ma ricco di consigli e di spunti di riflessione su lettura e scrittura.
  4. Daniel Pennac, Come un romanzo, Feltrinelli.
    Vi siete mai chiesti come far odiare un libro a un bambino? Evitate di seguire i consigli di Pennac.
  5. Daniel Pennac, Ecco la storia, Feltrinelli.
    Da dove nascono i personaggi di una storia? Qual è la sua genesi compositiva? Pennac ce lo spiega in un meta-libro ironico, divertente e arguto. Da non perdere.
  6. Bianca Pitzorno, Storia delle mie storie. Miti, forme, idee della letteratura per ragazzi, Il Saggiatore.
    "Come si scrive un bel romanzo per ragazzi?". La scrittrice apre la porta del suo atelier, raccontando attraverso le sue esperienze la genesi del libro per ragazzi.
  7. Bianca Pitzorno, Ascolta il mio cuore, Mondadori.
    Io mi sono riconosciuta nella giovane protagonista...e voi? Vi riconoscerete in Prisca?
  8. Paola Zannoner, Voglio fare la scrittrice, DeAgostini.
    Un romanzo che è anche un manuale di scrittura.
  9. Matteo De Benedittis, Cantami o dj. Lezioni parecchio alternative d'italiano, Kowalski.
    Siete tra quelli che a scuola le figure retoriche proprio non riuscivano a mandarle a memoria?
  10. Bice Mortara Garavelli, Prontuario di punteggiatura, Laterza.
    Tratta una delle questioni più spinose dello scrivere testi: la punteggiatura.

martedì 20 marzo 2012

...leva il blocco dello scrittore di torno!

La prima delle citazioni inviate al nostro blog.
"L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale."
Daniel Pennac, Come un romanzo
Grazie a MacSommo per avercela inviata!

Una citazione al giorno...

Inauguriamo l'attività del blog proponendo ai lettori una caccia al tesoro di citazioni d'autore che parlino di scrittura, per la nostra rubrica Scrittura in Pillole.
Queste sono le prime tre citazioni che vi proponiamo.
“Se vuoi essere uno scrittore, devi fare soprattutto due cose: leggere molto e scrivere molto.” - Stephen King, On Writing
 “Poco e buono dice el proverbio. È impossibile che chi dice o scrive molte cose non vi metta di molta borra; ma le poche possono essere tutte bene digeste e stringate.” - Francesco Guicciardini, Ricordi
“Il buon senso è il principio e la fonte dello scrivere.” - Orazio, Ars poetica
Potete inviarci le vostre citazioni d'autore e noi le pubblicheremo in Scrittura in Pillole.