domenica 28 giugno 2015

A volte (ma solo a volte) ritornano

Ciao,

immagino che molti di voi abbiano dimenticato la mia presenza sul blog... Non potrei neanche darvi torto sono mesi che non mi faccio viva a scrivere un post.
Purtroppo le cause sono sempre le stesse: troppi impegni, scarso tempo, ispirazione che si fa desiderare... e così passano i mesi, passano le idee, forse scappa anche la passione, ma viene trattenuta per la maglia con i denti, come il commissario Rex quando acchiappa il malvivente di turno.
A proposito, le avete viste le repliche del suddetto telefilm ritornate per l'estate? Viva l'originalità! Ma il cane, quanto è bello?? Lo guarderei solo per lui, ma non ce la faccio.
Torniamo a noi, si è così a volte ritorno come gli zombie dei film di Fulci, l'occhio vuoto le guance scavate e in alcuni punti bucherellate, le dita scarnificate che battono lente e irregolari sulla tastiera di un PC macilento. Potrebbe essere l'inizio di un racconto stile horror qui per il blog. La scrittrice mortavivente. Potrebbe essere un'idea carina. Vi potrebbe interessare un raccontino o una breve serie di raccontini con protagonista me scrittrice zombie?
L'idea non l'ho pensata prima, non l'ho creata giorni fa pensando a cosa scrivere in questo post di ritorno, mi è venuta adesso, mentre sto scrivendo. E' quello che succede quando scrivo con ispirazione e voglia di farlo. Le idee mi vengono così, puff... e adesso serve solo metterle in pratica.
Cari lettori vi piacerebbe leggere, un racconto o una mini serie di racconti sulle storie create dalla scrittrice zombie (me per la precisione, mi sembra giusto darmi della "ritornante" visto che sono sparita per lungo tempo)? Fatemi sapere se l'idea vi scompiffera tra un tuffo al mare, o in piscina, o al fiume, o al lago e un mojito all'aperitivo.
Mi sa che vi devo lasciare. La vena creativa si sta richiudendo e questo post sta bene così, breve, ma intenso (non così intenso, ma sufficientemente).

Aspetto vostri pareri nei commenti e...

Alla prossima
:-)

mercoledì 29 aprile 2015

Online Writing: Medium

Bentornati, lettori, sulle webpagine di Word in Progress.
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird e Wattpad.
Oggi vi parlo di Medium.


Delle piattaforme prese in esame finora, Medium è la più difficile da definire.
Alla base c'è una piattaforma di blogging molto semplificata, spoglia, immediata.
Ma Medium è cambiato moltissimo da quando è stato lanciato nel 2012 ed è tuttora una piattaforma in evoluzione.

“Medium è un nuovo spazio in Internet dove le persone condividono idee e storie che superano i 140 caratteri e non sono destinate solo agli amici. È pensato per dare spazio sia a piccoli racconti che migliorano la vita quotidiana, sia a manifesti che possono cambiare il mondo.„

La homepage di Medium
Diamo uno sguardo d'insieme alla homepage di Medium. Questa organizzazione della home è stata introdotta di recente. Partendo da sinistra, troviamo la colonna delle storie in evidenza.
A destra, un box con le featured tags; sotto, Top stories on Medium. Se non siete già loggati, tra il box delle tag e quello delle Top stories vedrete una sorta di ad che vi invita a scrivere su Medium.
Noterete anche, nella hotbar, di fianco al logo/nome della piattaforma, che la sezione della home in cui vi trovate è quella delle staff pics, le storie selezionate dallo staff di Medium; ma potete tranquillamente spostarvi nella sezione Top stories e Bookmarks da qui. Bookmarks ovviamente sarà disponibile solo se siete loggati.
Sulla hotbar ci sono anche le funzioni di ricerca, write a story e login o signup.


Scrivere su Medium
Scrivere su Medium è facile e immediato. Con il più recente aggiornamento della piattaforma è possibile scrivere direttamente dalla homepage. Noterete, infatti, se siete registrati/loggati sulla piattaforma, un piccolo box con la scritta Write Here. Inoltre cliccando la iconcina quadrata in basso a destra del riquadro si può passare direttamente in modalità full screen editor.
L'editor di Medium si presenta... spoglio. Infatti vi troverete di fronte a una pagina bianca con due soli prompt: Title e Tell your story. Noterete anche un + di fianco a Tell your story, il pulsante magico che vi permette di aggiungere multimedia al post. Inoltre nell'angolo a sinistra accanto al titolo vedrete un pulsantino con tre puntini; è quello che vi permette di aggiungere una cover al post. Per formattare il testo invece si seleziona la porzione di testo da formattare e Medium fa comparire un pop up menu con le varie opzioni per la formattazione.
Tenete presente che Medium non dà la possibilità di intervenire sul font, che è predefinito da Medium per tutti i post.
Una volta finito di scrivere il pezzo, la hotbar è la vostra migliore amica. Infatti si trovano varie opzioni: Add to publication per aggiungere il pezzo a una pubblicazione (precedentemente chiamate Collections); Share draft se desiderate che il testo sia riveduto da persone di fiducia in modalità privata, prima di pubblicarlo; oppure preview/publish per vedere un'anteprima e pubblicare il post.

“Medium è un bellissimo spazio per leggere e scrivere: tutto qui. Le parole sono protagoniste. Possono essere accompagnate da immagini per chiarirne il significato. Ma non ci sono elementi superflui come barre laterali, plug-in o widget. Non c’è niente da configurare o da personalizzare.„




[NOTA: le due immagini più piccole sono di una versione precedente di Medium. La grafica è leggermente diversa, ma la funzionalità è la stessa della versione più recente.]

Un nuovo strumento per il lettore
Medium di recente ha introdotto (finalmente!) l'evidenziatore. Proprio così, adesso è possibile evidenziare i passaggi che ci sono parsi più interessanti in un articolo.

Content Curation
Medium fa l'occhiolino anche alla cura dei contenuti, con l'introduzione recente dei tag, la sua feature Publications (precedentemente Collections) e Recommend, il pulsante per apprezzare un articolo e consigliarlo alla community.


Medium ha anche una app mobile con la quale è possibile leggere e postare contenuti in mobilità.
Purtroppo è disponibile solo per device Apple (iOS) :(

lunedì 20 aprile 2015

Online Writing: Wattpad

Bentornati sulle nostre webpagine cari lettori.
Ricordate il nostro post dialogato sulle community online per scrittori e lettori?
Prendendo la chiacchierata con Chiara come spunto per una serie di post, mi sono imbarcata nell'ambizioso progetto di presentere qui su WiP le maggiori piattaforme per la scrittura online; e anche alcune piattaforme meno conosciute.
La volta scorsa vi ho parlato di Cowbird. Oggi vi parlo di Wattpad.

“Wattpad is a place to discover and share stories: a social platform that connects people through words. It is a community that spans borders, interests, languages. With Wattpad, anyone can read or write on any device: phone, tablet, or computer.„

Scopri e condividi storie!

Wattpad è una piattaforma social per scoprire e condividere storie.
Romanzi, racconti, novelette, storie lunghe e storie brevi, che spaziano dal romance alla fantascienza, alla fanfiction, l'offerta di Wattpad per lettori e scrittori è vasta e variegata.
Per gli scrittori può essere inoltre un buon punto di partenza per costruire la propria presenza online.
Leggere e scrivere su Wattpad è gratuito. Inoltre dispone di un'app dedicata su iOS e Android per leggere e scrivere in mobilità.
L'iscrizione a Wattpad e la fruizione dei suoi tool è gratuita.
Per iscriversi si può scegliere tra il login con Facebook o la classica registrazione email+password.


Scrivere su Wattpad

Dalla schermata Home basta cliccare su Crea, che apre il collegamento alla pagina Opere, da cui è possibile scrivere una nuova storia semplicemente cliccando sul bottone +Nuova Storia; oppure continuare storie in corso o gestire le storie concluse.



Cliccando su +Nuova Storia per prima cosa Wattpad chiede di inserire i meta-dati.





Una volta inseriti i meta-dati e salvato le modifiche, si apre l'editor vero e proprio, che si presenta pulito, immediato e intuitivo.



Come potete notare dalla screenshot, si può scegliere se scrivere una nuova parte della storia direttamente nell'editor WYSIWYG di Wattpad, oppure caricare un file esterno.
Una volta inserito il testo e i meta-dati, se desiderate pubblicare immediatamente il contenuto cliccate su Salva e Pubblica; altrimenti cliccando su Salva il contenuto rimane in bozza per la revisione.
Spuntando i due bottoncini Fb e Tw inoltre all'atto della pubblicazione verrà generato automaticamente un link condiviso su Facebook e Twitter.

Leggere su Wattpad

Wattpad è anche una piattaforma per chi ama leggere. A chi desidera usufruire di questa funzione, è dedicato il menu Scopri. Si può cercare storie per genere, categoria, tag, parola chiave o autore.


Scopriamo la community di Wattpad

La pagina più interessante è quella dei Club, i forum di Wattpad, che offrono tutta una serie di discussioni strutturate per incoraggiare la partecipazione, la scrittura e la lettura su Wattpad.


Uno sguardo all'app

Alcune screenshot dall'app per iPad (ambiente iOS)





Update! L'ultimo aggiornamento dell'app per iOS ha dato una rinfrescata alla grafica. Ma la funzionalità di base è sempre quella.

Ora tocca a te!

Potrei annoiarti descrivendoti nel dettaglio tutto ciò che ho omesso, per motivi pratici, in questa mia presentazione di Wattpad. Ma preferisco che siate voi, cari lettori, a esplorare Wattpad e scoprirne tutto il potenziale.
Se voleste essere così gentili da lasciarmi un feedback, inoltre, mi trovate qui: SweetValentina.

lunedì 30 marzo 2015

Online Writing: Cowbird

Inauguro con questo una serie di post sulle piattaforme online per scrittori.
Ne abbiamo parlato brevemente nel nostro ultimo post dialogato, ricordate?
Questo vuole essere un approfondimento e un'occasione per conoscere queste realtà.
Alcune le conoscerete già, altre, magari, le scoprirete leggendo i nostri post.
Partiamo con Cowbird, forse non molto conosciuta in Italia, ma dal carattere particolare.

Cos'è Cowbird?

Cowbird si presenta come una "biblioteca dell'esperienza umana; offre una serie di semplici strumenti per raccontare storie, gratuiti e senza pubblicità" (trad. mia)


Il focus di Cowbird, dunque, è sulla narrazione. Soprattutto la narrazione del quotidiano. Un po' come un diario o un taccuino online, cui ognuno può accedere pubblicamente. Per leggere le storie condivise da migliaia di narratori su Cowbird non è necessario essere registrati. Bisogna essere registrati, invece, per scrivere, commentare, condividere le proprie storie.
Lo so, suona strana, l'idea di condividere la propria interiorità su una piattaforma online, pubblica e accessibile da perfetti sconosciuti, ma la formula di Cowbird funziona; basta guardare i numeri nel box che ho cerchiato per voi nell'immagine sopra.
Il sito e la maggior parte delle storie sono in inglese, ma è possibile scrivere in qualsiasi lingua; tuttavia, diminuisce la possibilità di essere letti.
A Cowbird potete registrarvi gratuitamente e avrete accesso ai tools di base. Hanno anche un programma chiamato Citizenship, per 5 dollari al mese, che offre un ulteriore set di strumenti per narrare le vostre storie. Poiché Cowbird non incorpora pubblicità, il programma di Citizenship viene utilizzato per il mantenimento della piattaforma stessa.

“About citizenship

Cowbird is ad-free and totally supported by its citizens. Out of our community of 43,642 authors, we currently have 480 citizens, whose monthly contributions allow Cowbird to exist. As a thank you, Cowbird citizens get access to our best storytelling tools, as outlined below.„
— dal sito di Cowbird

Se Cowbird dovesse piacervi, prendete in considerazione l'idea di registrarvi come cittadini. ;)
Io sono registrata su Cowbird da quando è stata lanciata e l'iscrizione era su invito. Mi trovate con il nickname di Sofia Stella.

Ma vediamo più in dettaglio quali strumenti offre Cowbird agli storytellers di tutto il Mondo.

Come funziona?


Quella nella screenshot è la pagina del quaderno su cui scrivere la storia. Come vedete è molto semplice e intuitiva. Invita a mettere un titolo, c'è uno spazio per scrivere la storia, vari strumenti per aggiungere contesto. Potete anche scegliere il font e il tipo di licenza con cui condividere il vostro contenuto. Tutti gli strumenti a eccezione di Your handwriting e il colore della finestra possono essere utilizzati con un account gratuito. Una volta pubblicata la storia, sarà visualizzata così:


Se avete messo anche una foto, verrà visualizzata per prima e potrete leggere la storia utilizzando le freccine per spostarvi tra le "pagine" del quaderno.
Se dovesse mancarvi l'ispirazione, Cowbird offre anche una serie di prompts chiamati Seeds, semi.

 
Per quanto riguarda la navigazione del sito e la lettura delle storie, vi invito a visitare la home page. ;)
Cowbird offre vari modi per sfogliare la vastissima (e sempre in crescita) raccolta di storie ospitate sulla piattaforma. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Un aspetto da non sottovalutare, è anche la community molto attiva e vivace di scrittori e lettori che condividono esperienze da tutto il mondo e tengono vivo e vitale il sito. 

Cowbird non ha un'app, sul serio?

Cowbird non ha un'app per tablet/smartphone. È una scelta dei creatori della piattaforma. Con la quale non sono del tutto d'accordo, ma vabbè. Il sito utilizza un layout responsive, quindi può essere fruito senza problemi anche sui device. È una piccola nota di demerito, ma che non influenza negativamente l'esperienza complessiva.
 
“Do you have an App?
No — we think Apps are destined for obsolescence; they’ll be the CD-Roms of tomorrow. We believe in the open Web. That said, you’ll find that Cowbird works well on your smartphone — and is especially lovely on an iPad.„
— dal sito di Cowbird
 
Perché iniziare da Cowbird?
 
Vi chiederete, perché inaugurare questo tour delle piattaforme di scrittura online da Cowbird?
Perché, probabilmente, qui in Italia è la meno conosciuta e anche perché ha un carattere del tutto particolare. Con il suo focus sull'esperienza di vita si differenzia infatti da altre piattaforme come, ad esempio, Wattpad o Medium.
Rinnovo, quindi, il mio invito a visitare ed esplorare questa incredibile biblioteca di vita vissuta e a scoprirne tutte le potenzialità.

domenica 8 marzo 2015

L’ispirazione ritrovata

Ciao!
Per iniziare: auguri a tutte le donne!!

Nel post di oggi (che volevo scrivere prima, ma come al solito ci sono arrivata lunga…), volevo parlarvi della mia ispirazione ritrovata. Ispirazione nello scrivere.
Ho iniziato un nuovo progetto letterario, così di botto. Una mattina mi sono svegliata (non è “Bella Ciao”…) e improvvisamente ho avuto l’idea per questa nuova storia e  soprattutto la voglia di metterla nero su bianco. Non ricordo neanche che mattina fosse. So solo che sapevo che la vena scrittrice si era riaperta e premeva per uscire fuori, con tante parole digitate sullo schermo del computer.
E sono stata felice.
Mi sentivo di nuovo me e non una brutta copia che cercava disperatamente di trovare lo spunto e che alla fine non concludeva niente.
Non mi piace quando mi manca l’ispirazione. Mi sembra che manchi qualcosa dentro di me.
Di storie, in realtà, ne penso molte, ne ho pensate molte in questo periodo, ma nessuna riusciva a farmi scattare quella lucina interiore che mi fa venire voglia di accendere il pc e far correre le dita veloci sui tasti, facendo prendere corpo e vita alla trama nella mia testa.
Poi è arrivata. Quella giusta, quella che ti fa di nuovo innamorare dello scrivere, che ti fa dare vita a personaggi memorabili, i tuoi personaggi memorabili.
In questi mesi in cui non ho scritto, pensavo che quello che mi mancasse fosse un'idea grande e originale. Una di quelle che ti fanno pensare: wow... rivoluzionerò il genere X... 
Volevo trovare un'idea capace di farmi sentire grande e soddisfatta di me per poter dire, forse, ecco anche io rimarrò nella memoria del mondo. 
Volevo essere ricordata per quella che, forse, non sono... 
E probabilmente era questo a bloccarmi. Come ho potuto pensare che i lettori stessero aspettando una mia grande idea che nemmeno sanno che esisto? Come potevo essere così superba da pensare che avrei scritto qualcosa di memorabile? Ma soprattutto, perché lo pensavo? Forse per compensare la mia voglia di celebrità, quella voglia che più o meno hanno tutti. Qualcuno la ottiene, qualcuno no... Se ce l'avessimo tutti non sarebbe così ambita, suppongo...
Ero convinta che dovevo superare me stessa e fare il botto di genialità. Tutte le idee che mi venivano, mi sembravano fantastiche un giorno e terribilmente ovvie il giorno dopo. Nessuna era quella giusta, nessuna mi apparteneva veramente. Mi auto mettevo troppa pressione. Senza un vero motivo.
Poi... un giorno ho realizzato: forse non è questo che devo fare. Non è il mio compito rivoluzionare il tal genere o scrivere il libro da milioni di copie vendute. Forse devo solo scrivere una storia che mi piace e che mi faccia sentire bene quando la rileggo. E poi il resto si vedrà. 
Così ho preso un bel respiro e l'idea è arrivata. Semplice, senza tante problematiche, romantica come piace a me (come animo femminile, alla fine una bella storia d'amore alla Romeo e Giulietta è quello che apprezzo di più). 
Così ho ripreso a scrivere con la musica nelle orecchie che mi sono scelta per ispirarmi nella stesura dei momenti salienti della narrazione.
E… voilà! Eccomi pronta a creare!
Adesso spero di portare a termine il progetto che ho iniziato, che è la parte più difficile. Conoscendomi, dovrò cercare di tenere alta la tensione creativa per stuzzicare la mia voglia di scrivere, ma gli imprevisti sono dietro l’angolo e il poco tempo non aiuta.
Voglio giostrarmi tra lavoro, creazione di bijoux e scrittura. Non so se ce la farò, ma ci provo, persevero e chissà che questa non sia la volta buona.

E voi? Come trovate l’ispirazione?


Alla prossima :-)

lunedì 23 febbraio 2015

Agende, diari, taccuini, quaderni...

Ciao a tutti,
Immagino che, come me, amiate collezionare quaderni, taccuini, diari, agende di varie dimensioni, formato, colore, ecc. Sì, insomma, penso possiate capirmi se vi racconto che, quando entro in una cartoleria, è difficilissimo, per me, uscirne senza aver comprato almeno un taccuino...
Se poi la copertina mi ha attratta per qualsiasi motivo...
E così quaderni, agende, diari, taccuini di ogni tipo si accumulano sugli scaffali, pronti per essere riempiti con... cosa? Pensieri? Riflessioni? Schizzi? Idee per racconti? Racconti? Romanzi?
Eh. ^^'
Nella maggior parte dei casi, restano sullo scaffale per mesi a prendere polvere, finché, sull'onda dell'ispirazione, non ne prendo giù uno e comincio a scrivere l'idea per un nuovo romanzo. È un mio vizio, cominciare un nuovo quaderno quando comincio un nuovo romanzo; poi è molto probabile che non ci arrivi in fondo ma... meh! :P
Scorrendo le immagini su Pinterest ho trovato un'idea che mi è piaciuta molto, per utilizzare taccuini/agende/diari in modo intelligente. E cioè? E cioè utilizzare un'agenda o un diario, magari che ti è rimasto lì ed è anche dell'anno o degli anni precedente/i, per raccogliere le miei citazioni preferite dai libri.
L'immagine che ha acceso la scintilla dovrebbe essere nella mia bacheca Appunti e Spunti o Cose da Scrittori, non ricordo. Comunque se siete dalle parti di Pinterest, visitate pure queste due bacheche. Penso che vi piaceranno.


A me è piaciuta, questa idea. Voi cosa ne pensate?

domenica 8 febbraio 2015

Dialogo #2: Community letterarie: caffè letterari moderni?

Ciao a tutti!
Questo è il post dialogato per questo mese. Io e Valentina ci siamo chieste: le community letterarie sono dei moderni caffè letterari? Se volete sapere la risposta, leggete il post ;-) !!
Alla prossima:-)

***


C: Ciao Vale.

V: Ciao, Chiara.

C: Cosa ne pensi delle comunità online per lettori e scrittori? Possono essere considerati l'equivalente moderno dei caffè letterari?

V: È un'idea che ho da un po' di tempo. Mi piacerebbe approfondire con qualche lettura, vedere se sulla Rete c'è chi ne parla. Comunque, sì. Penso che possano essere considerati l'equivalente moderno dei caffè e dei circoli letterari. Tu cosa ne pensi?

C: Mah, io ne ho sentito parlare, so che esistono, ma non frequento molto queste community. Penso che si, come concetto, possano essere l'equivalente moderno dei caffè letterari, ma che in realtà non lo siano perché si perde la magia di incontrarsi in un luogo fisico, di persona, di sentire il contatto, di respirare certe atmosfere e certe idee. E' un po’ quello che penso del mondo web in generale: bello e utile, ma impersonale. Tu immagino non sia d'accordo con questa opinione...

V: Dipende. Direi ni. Perché in effetti è vero che luoghi come Facebook o anche ambienti più specializzati come Goodreads non consentono il contatto fisico tra le persone, almeno non ancora… Ma pensare che il web sia un ambiente impersonale può portare a un modo di concepire internet distorto o pericoloso. Sul web ogni minuto immettiamo una quantità di dati personali della quale nemmeno noi conosciamo l'entità. "Google ti conosce meglio di tua madre", probabilmente è vero. Ma sto divagando.

C: Infatti, internet è una grande fonte di dati e notizie e questo può essere un'arma a doppio taglio. Nel momento in cui ti rapporti attraverso community letterarie e non, blog, social con qualcuno che non vedi davvero, non sai mai fino in fondo che tipo di persona ha oltre lo schermo. Spesso non lo sai neanche faccia a faccia. Si dice che il mondo è bello perché è vario, ma il vario di questi tempi moderni potrebbe essere anche pericoloso. Certo, come in tutti gli ambiti, bisogna prestare attenzione. Io cerco di non immettere troppi dati personali sul web, a meno che non mi sia necessario per uno scopo. Cerco di ridurre al minimo i post sui social, perché vorrei cercare ancora di vivere nella realtà reale e non di perdermi in quella virtuale. Mi inquietano quelle persone che sembra che abbiano una vita solo nella rete, a te no?

V: Nessuno ha una vita solo nella rete.

C: Si, ma c'è gente che ci passa tanto, tanto tempo... aiutata oggi anche dai vari device...

V: C'è chi nel suo profilo sociale mette molto impegno, ma il solo fatto di poterlo aprire e mantenere, un profilo sociale, ha come condizione di base che quella persona abbia una vita reale. E soprattutto delle bollette da pagare. Quello che voglio dire, è che internet non è gratuito, anche se potrebbe sembrare così, perché non paghi una tariffa per iscriverti a Facebook o per scaricare l'app. Ma devi avere una connessione, un computer, i device. Devi avere un certo tenore di vita per potertelo permettere. Altrimenti non avresti nemmeno una voce, sul web. Non esisteresti.

C: Si, nessuno ti regala niente. Anche se c'è chi riesce a ciucciare la connessione di qualcun'altro in qualche modo (i furbi esistono sempre).

V: Ma stiamo divagando di nuovo. Cerchiamo di restare sull'argomento community letterarie. In questo momento sul web ce ne sono tante, perché scrivere va di moda. Hanno persino fatto un talent show dedicato alla scrittura. Un giorno mi piacerebbe parlarne.

C: Tu sei iscritta a qualcuna?

V: Al di là del fatto che è facile affermare "che oggi tutti scrivono, nessuno legge" e che c'è effettivamente un'inflazione di community dedicate, io penso che abbiano una loro utilità e anche potenzialità. Sì. Come dicevo, io sono iscritta a varie community. Wattpad e Medium sono quelle in cui sono più attiva ultimamente, con una preferenza per Wattpad. Non frequento quasi più 20lines perché è troppo facile che una storia venga lasciata a se stessa e mai più continuata ed è difficile che la tua storia emerga nel mare magnum di storie prodotte ogni giorno dagli utenti. Ho in programma di tornare su The Incipit. Per quanto riguarda i libri, la mia preferita è in assoluto Goodreads. E ho provato anche Anobii e Zazie, ma alla fine Goodreads è la migliore delle tre. Anche solo per il fatto che non si pianta ogni quattro libri inseriti nella readlist.

C: Si, se la tecnologia non fa i capricci aiuta... Adesso che mi ci fai pensare avevo fatto una comparsata su The Incipit, ma mi ero persa subito. Io non ho la costanza per questo tipo di cose. Se scrivo, meglio che lo faccia al mio pc e sull'onda dell'entusiasmo per l'idea che mi è venuta.

V: Ok. Ma nel momento in cui scrivere non è più solo un hobby privato e vuoi fare il salto, interagire con una (o più) community, è quello che può fare la differenza. Non solo in termini di visibilità. O vendibilità del prodotto. Soprattutto in un paese come il nostro dove le case editrici hanno ancora il loro prestigio e i lettori credono ancora nella bontà del lavoro che svolgono. Il valore sta nell'interagire con altre persone che hanno la tua stessa passione, discutere, scambiare idee, imparare dai proprio errori e da quegli altrui, confrontarsi. Sono strumenti preziosi che, se usati nel modo giusto, aprono possibilità a cui altrimenti sarebbe difficile avere accesso.

C: Si è innegabilmente utile ed è una possibilità in più che gli scrittori moderni hanno. Ma credo che dipenda molto dalle persone che compongono la community. Faccio un esempio: nel momento in cui ci si confronta per avere pareri o consigli, siamo davvero sicuri che quelli che vengono dati siano davvero pareri sinceri e consigli utili? A volte non si rischia che le persone ti rispondano in un certo modo per non ferire i sentimenti di chi domanda o, peggio, diano una certa risposta per invidia perché magari hanno notato che il nuovo membro è più talentuoso di loro?

V: In un mondo ideale, dovrebbero essere scuole, biblioteche, librerie, teatri, musei, ad avere spazi dedicati e a fornire questo tipo di servizi. Ma sappiamo che la realtà è diversa. Se la community è moderata, i moderatori hanno modo di escludere dal circolo tutti quelli che vanno solo per provocare e far perdere tempo agli altri. Ma anche nel caso di grosse community non moderate, è il meccanismo stesso dell'instaurare un circolo virtuoso lasciando feedback positivo ai lavori altrui, che fa in modo che chi prova a fare il furbo venga ignorato e, se non corregge il tiro, finisca per essere escluso.

C: Non lo so. Io mi fiderei comunque fino a mezzogiorno. Terrei presente quello che mi viene scritto, ma nel momento in cui volessi davvero provare a pubblicare una mia opera cercherei la consulenza di uno che nell'editoria ci lavora e mi potrebbe realmente aiutare. Ma questo non significa che le community non siano utili e non si possano trovare spunti interessanti.

V: Mh, quasi quasi mi verrebbe voglia di incoraggiarti a frequentare un po' di più il web… Ci vuole impegno, acume, tempo per costruirsi una propria base di lettori e trovare quelli il cui parere conta davvero per te; quelli con cui sei più in sintonia, di cui ti puoi fidare. Ci sono, sai?
E gli editori tengono d'occhio i social network.

C: Non dubito, ma la natura umana è molto strana, a volte... Inoltre, al tempo della comunicazione mi sembrerebbe strano che editori, piuttosto che manager, piuttosto che consulenti non buttino l'occhio alla rete. Ok... Come concluderesti questo dialogo?

V: Chiedendo l'opinione dei lettori. E voi cosa ne pensate?

C: Aspettiamo le vostre risposte!!

Alla prossima!!

sabato 17 gennaio 2015

Il mio regno per un libro!

Ciao a tutti!
Qualche giorno fa riflettevo sui libri, sull’acquisto di libri per la precisione e mi chiedevo cos’è che mi spingeva a prenderne uno piuttosto che un altro.
Allora mi sono messa a pensare e ho immaginato una situazione del genere: feste natalizie appena trascorse, ho ricevuto in dono 50 euro per comprarmi un libro, cosa prendo per far fruttare al massimo la mia somma?
Eccomi qui, sono in libreria.
Per prima cosa penso al genere che vorrei leggere: fantasy, come prima scelta; altri generi, se non trovo ciò che mi ispira nel settore fantasy.
Poi comincio a scorrere i titoli, sicuramente mi colpiranno prima le storie nelle quali c’è di mezzo qualche vampiro (Twilight, me li hai sminchiati, ma io continuo ad amare lo stesso i vampiri, quelli veri, non i bamboccioni di cui eri pieno tu!). Li guardo senza fretta, ogni tanto ne prendo in mano uno per leggere la trama e guardarne la copertina. Dalle trame sembrano tutti libri fantastici, poi però se ci rifletto non è quello che voglio perché tutti seguono la moda del momento e non mi danno quel pizzico di originalità che sto cercando. Le copertine, alcune sono pacchiane… via subito… non perdo neanche a leggere una trama più banale di quella che inventerebbe mio nipote nei suoi giochi. Altre sono gradevoli, non eccessive, invogliano a leggere, ma nella trama non c’è quello che sto cercando.
Persevero… e alla fine, in fondo allo scaffale, vedo un titolo che mi colpisce, prendo il libro… mmm la copertina mi ispira… leggo velocemente il trafiletto dove è riportata la trama... Ehi, mi piace! Mi sembra valido e puntualmente  un libro poco blasonato e che non segue le tendenze del momento è relegato negli angoli più remoti della libreria. Prenderò questo, mi dico tutta soddisfatta per la mia scelta oculata.
Poi mi accorgo che non ho voglia di pagare e uscire subito, ma voglio esplorare cos’altro c’è.
Così faccio un giro tra gli altri scaffali e gli altri generi: I classici, i saggi, la letteratura per bambini, quella per adulti, libri di cucina, di viaggio, libri per imparare le lingue straniere, libri accompagnati da dvd…
C’è un’infinità di mondi all’interno di una libreria. Mi piacerebbe avere più spesso tempo di entrare e perdermi dentro di essa.
Credo si sottovaluti molto il tipo di intrattenimento che ti porta la lettura di un libro. Si pensa forse che sia troppo faticoso o troppo dispendioso di tempo ed energie; ergo molti preferiscono guardare la televisione, o un film al cinema o su computer, intrattenersi via internet su siti come Youtube o simili ecc...
Certo, è più facile mettersi lì e guardare, spegnendo molte volte il cervello, ma è davvero salutare tutto questo? A me capita di volermi rilassare cercando cose che mi interessano su canali youtube ma spesso, quando smetto, mi sento più stanca di quando ho iniziato la visione e mi chiedo se in quel lasso di tempo non era meglio leggere un libro. Probabilmente si e me lo ricorderò per la prossima volta.
Credo che sia solo uno schema mentale della maggior parte della gente pensare che leggere un libro è palloso, in realtà, penso sia molto meno faticoso e molto più stimolante per i nostri cervellini sovreccitati di informazioni e di utilizzo di device che fanno di tutto e di più.
Perciò… Spegnete quel cavolo di telefonino o  tablet o pc e tornate nel mondo reale con un libro, smanettoni!!
:-P

Alla prossima!!

PS: … e come puntualmente succede, dalla libreria esco con due libri e qualche spicciolo di resto. E che ci volte fare… sono un’inguaribile spendacciona!! :-P

lunedì 12 gennaio 2015

Scrittura in Pillole: Una parola al giorno

Di solito la rubrica Scrittura in Pillole è un contenitore per le citazioni d'autore sulla scrittura.
Ma dal momento che Word in Progress è in piena ristrutturazione e abbiamo deciso di accorpare insieme più rubriche per rendere più snella la gestione del blog a noi autrici e più semplice la navigazione a voi lettori, la rubrica si trasforma per accogliere tutto quello che ha a che fare con la scrittura. Quindi non solo citazioni d'autore, ma anche risorse utili, proposte per esercizi di scrittura collettiva, writing prompts, per citare alcuni tra i contenuti che ospiterà la rubrica (ci stiamo ancora lavorando XD).
Oggi vi parlo di una risorsa web che potrebbe tornarvi molto utile, soprattutto se siete in un periodo di blocco dello scrittore o state cercando ispirazione per una storia.
Si tratta del sito Una parola al giorno, un portale, un progetto e un servizio gratuito per scoprire e ri-scoprire i vocaboli della lingua italiana e non solo.
Per saperne di più vi invito a visitare le loro pagine Il Progetto e Manifesto.
Iscrivendovi alla loro newsletter riceverete la parola del giorno via email. Ogni vocabolo è spiegato e commentato.
Il sito è aperto alla vostra collaborazione, ad esempio, adottando una parola; oppure potete suggerire nuovi vocaboli.
In che modo può tornarvi utile come scrittori?
A me vengono in mente due esempi: accedenere la scintilla per una nuova storia, oppure costruire un racconto scegliendo una manciata di parole e fare in modo di inserirle in modo organico nella storia (idea rubata a Romina del blog Romina Tamerici; non volermene, Romina).

La homepage di Una parola al giorno
Postilla
Nelle prossime settimane WiP subirà anche una ristrutturazione della grafica. Sto ancora pensando a come operare questa ristrutturazione, ma probabilmente sarà una combinazione degli stili mininal e flat. Purtroppo non ho tanto tempo per lavorarci quindi i cambiamenti verranno inseriti gradualmente.

domenica 4 gennaio 2015

Dialogo #1: Sul viale dei ricordi

Ciao a tutti!
Buon Anno!! Spero abbiate passato un Felice Capodanno e che le feste che stanno per finire siano state serene e gioiose com'è nelle corde del periodo.
Inauguriamo il nuovo anno e il ritorno con il primo post dialogato scritto tra me e Valentina per voi.
Per chi non lo ricordasse, il post dialogato sarebbe un vero e proprio dialogo tra me e Valentina che discutiamo su un dato argomento o con tesi contrarie, o con la stessa opinione ponendo l’accento su spunti riflessivi sia per noi che per voi lettori. Un'idea per discutere su argomenti di attualità o altro, cercando di renderli vivi e interessanti.
Il primo Dialogo sarà una discussione proprio su Word in Progress, una passeggiata sul viale dei ricordi, appunto, per rammentarci dell'entusiasmo con cui abbiamo iniziato questo progetto e per proiettarci a grandi falcate verso il futuro, con la speranza di arricchirlo sempre di più.
Sperando che l'idea e il post vi piaccia, vi lascio alla lettura.

***


V: Ciao Chiara.

C: Ciao Vale.

V: Posso farti una domanda?

C: Sì, certo.

V: Cosa ne pensi di Word in Progress?

C: Credo sia un bel progetto. È nato da te, ma è cresciuto con i contributi di entrambe. Ricordo i primi tempi, quante idee mi venivano, poi si è un po’ perso… mea culpa, però sul serio, mi piace e voglio tenerlo vivo, ho bisogno di tenerlo vivo perché, molte volte è la scintilla che mi accende la creatività. Mi sono venute in mente idee per Word in Progress che difficilmente mi sarebbero venute in altro contesto. Nel mio piccolo, sono orgogliosa di questo. Tu sei d’accordo?

V: Assolutamente! Vogliamo ripercorrere le tappe? Qual è il tuo post preferito?

C: eh… bella domanda… ce ne sono, ma devo pescare dai miei o dai tuoi, o vuoi un misto?

V: Cominciamo con i tuoi. Qual è il tuo preferito? O quello che mentre lo scrivevi ti ha divertita/ispirata di più?

C: aspetta che ci penso… si direi: “la parola del giorno: attesa” è uno dei più recenti, ma ricordo che l’ho sentito molto mentre lo scrivevo. La sensazione di attesa che hai perennemente in questo mondo precario che sembra stia cadendo nell’abisso. C’è sempre questa sensazione. Non so se andrà mai via. Non so nemmeno se sia del tutto negativa. Forse in qualche modo mi aiuta, ma non so come. Poi… un altro post... Te ne dico un altro dai: “le 50 sfumature dell’inverosimile” beh questo, è stato uno spasso scriverlo. Ho cercato anche di renderlo didattico, anche se non so se mi sia riuscito. Ricordo che mi sono impegnata e mi è piaciuto un sacco scriverlo; la parte finale poi, mi sono scompisciata ahahahahaha… adesso tocca a te. I tuoi post preferiti tra quelli che hai scritto?

V: Guilty pleasure! Adoro scrivere i meme. I miei preferiti sono i wwwWednesdays. E poi, c’è bisogno di dirlo? Mi piace un sacco scrivere i post della rubrica di tecnologia. Lo so, sono una tech junkie irrecuperabile! Uhm, i miei preferiti? Tra quelli più recenti, il Meme Book Tag con le faccine (altra cosa che adoro, le emoticon). Nella rubrica sulla tecnologia un post che penso mi sia venuto particolarmente bene è Webmaking101: Blogging101.

C: E’ vero… sono belli… quello delle faccine è piaciuto molto anche a me. In effetti da questo si capisce un pò di più delle nostre anime: tu più tecnologica e metodica io più passionale e sconclusionata, sembrano incompatibili, ma in realtà hanno fatto nascere Word in Progress. Forse non sono poi così distanti, forse sono la metà della stessa mela che ha generato il nostro blog.

V: E non dimentichiamo, per concludere questa chiacchierata, le interviste con gli autori e le case editrici. Le mie preferite sono le chiacchierate con Aislinn e Dario Tonani. Tra le case editrici, la giovanissima minibombo.

C: E’ vero. Grande idea intervistare autori ed editori. Un pò come tutto quello che c’è nel nostro amato bloggino. Beh, che dire, è stato bello fare due chiacchiere scritte con te, Vale. E sono contenta di essere riemersa dalle nebbie e di tornare attiva su WIP! Alla prossima?

V: Alla prossima! (sul serio, stavolta :P)

... Alla prossima:-)