venerdì 21 marzo 2014

Clessidra ∞ Un esperimento di storytelling a più mani

Questa idea mi frulla in testa da un po' di tempo. Vorrei proporvi un gioco. Io vi dò l'incipit, voi continuate la storia. Alla fine dovrebbe venirci fuori un romanzo a puntate scritto a più mani, che pubblicheremo nella sezione WebStories/Romanzo d'Appendice.
Ricordate il gioco delle parole? Quello dove vi diamo due parole e voi scrivete un racconto? Ecco, questa è una variante del gioco, in cui vi diamo un incipit e una parola e voi continuate a raccontare aggiungendo nuovi capitoli a un romanzo collettivo. Non so se funzionerà, ma voglio provarci lo stesso.
La parola che ho scelto per questo gioco è clessidra. Il romanzo è da ascrivere nei generi fantasy/romance/paranormal/young adult. Niente contenuti maturi, unica regola insindacabile.




Potete scrivere la vostra continuazione:
  1. nei commenti a questo post; 
  2. nella nostra community Google+, sezione WebStories, hashtag #clessidra;
  3. nel gruppo Facebook, hashtag #webstories, #clessidra;
  4. inviare i vostri contributi via email a wipatelier@gmail.com, scrivendo nel campo Oggetto "racconto progetto clessidra".
Vorrei inoltre invitare, se tra di voi ci sono disegnatori/illustratori/artisti, a creare un'illustrazione di copertina per il progetto. Inoltre, se il progetto funzionerà, una illustrazione per ogni capitolo successivo. Io e Chiara passeremo al vaglio i capitoli e sceglieremo quelli che riterremo più congeniali al progetto; quindi gireremo i capitoli a chi vorrà realizzare le illustrazioni.

NB: chi non avesse già scritto con noi, o non fa parte della community/gruppoFb, deve allegare al suo pezzo una mini-biografia e i suoi recapiti web (questi sono facoltativi), in modo che possiamo attribuire correttamente il capitolo a chi lo ha scritto!

Utilizziamo una licenza CC-BY-NC-ND per tutti i contenuti del blog, che si applica anche a questo progetto.
Se avete qualsiasi dubbio/perplessità/domanda esprimeteli pure nei commenti.
Speriamo che parteciperete numerosi!

L'incipit del Progetto Clessidra

“In un vicoletto del paese c'era questo negozio antiquario. La proprietaria era un'anziana signora molto distinta. Ai suoi tempi doveva essere stata bella. Tra le rughe del volto era ancora possibile scorgere i segni dell'antica bellezza. Era una donnina magra, di quelle vecchiette piccole e asciutte, ma portava la vecchiaia con grande dignità. Vestiva con eleganza e buon gusto, un po' fuori moda e portava i capelli d'argento in una crocchia. Tutto in lei era molto curato e non rinunciava a un particolare frivolo, come un fermaglio per i capelli, un cammeo o una collana, cimeli di un'epoca passata, che facevano intravvedere la giovane donna che era stata, dietro la maschera di rughe. O almeno, così immaginava Carlotta.
La signora era una persona molto gentile. Invitava sempre Carlotta a prendere un té e dei dolcetti nel suo appartamento sopra il negozio; le lasciava sfogliare i preziosi tomi della sua biblioteca.
"I libri sono più contenti se qualcuno li sfoglia" diceva la signora, "Sono tristi quando stanno sugli scaffali a prendere polvere. Vogliono raccontarti la loro storia."
Carlotta era un'adolescente atipica. Non l'agitavano le stesse passioni di cui erano preda i suoi coetanei. Era una quindicenne pacifica, timida e riservata, un po' infantile, e come avrebbe potuto non esserlo, quando il suo corpo, a tredici anni, aveva deciso, contro la sua volontà, di smettere di crescere!
Ma se fosse diventata una persona come la signora Moiraine, da vecchia, non le sarebbe dispiaciuto rimanere piccola, anche se non le piaceva essere grassotella e quella nuovola di capelli rossi, poi, la odiava e anche le lentiggini!
"Pel di carota!" la chiamavano i compagni di scuola {che fantasia!}.
Carlotta era matura per la sua età, eppure c'era un lato di lei che era rimasto infantile e che le era caro e custodiva gelosamente.
Con i suoi coetanei faceva fatica a parlare, si trovava meglio con gli adulti. Soprattutto le persone anziane e sole, avevano così tante storie da raccontare!
Carlotta scriveva anche le sue, di storie, ma erano un affare privato. Non ci teneva a farle leggere nemmeno ai genitori, per non parlare del fratello che già la guardava come un ufo e la scherniva davanti ai suoi amici.
"Perché mi è capitata una sorella così strana?"
Carlotta di amici non ne aveva bisogno. I suoi amici immaginari bastavano e avanzavano. Intratteneva lunghe chiacchierate con loro e intesseva storie per loro.
Di fronte al negozio antiquario c'era una pasticceria alla quale Carlotta soleva andare spesso. Era innamorata dei loro rotolini al limone. Nel negozio della signora Moiraine c'era entrata per curiosità ed era rimasta affascinata dai meravigliosi oggetti di epoche passate in fila sugli scaffali, ognuno con la sua storia da raccontare. Era filata dritta al banco e aveva investito la proprietaria di domande. La signora aveva preso subito in simpatia Carlotta.
Moiraine si presentava ogni giorno in negozio con un vestito diverso, ma un particolare non mancava mai, un ciondolo a forma di clessidra che pendeva da una catenella d'argento. Lo indossava sempre. Carlotta non l'aveva mai vista senza.„

martedì 18 marzo 2014

Breaking news: minibombo alla Fiera di Bologna

Ricordate minibombo? È una piccola, giovane, deliziosa casa editrice che produce albi per bambini.
minibombo compie un anno e lo festeggia alla Children's Book Fair di Bologna.
Lo scorso anno abbiamo fatto una chiacchierata con loro qui sul blog, la potete leggere qui.
Se volete conoscerli, li trovate al Padiglione 26, Stand A36 dal 24 al 27 marzo.
Io purtroppo quest'anno non sono riuscita a organizzarmi per andare in Fiera, ma se siete in quel di Bologna nei giorni della Book Fair, perché non fate un salto a festeggiare il primo compleanno di minibombo?

martedì 11 marzo 2014

Percorsi di Lettura - William Gibson

Bentornati sulle webpagine di #PercorsidiLettura, la rubrica dedicata ai consigli di lettura intorno ai nostri autori preferiti. L’ultima volta abbiamo parlato di Isaac Asimov. Oggi facciamo un balzo in avanti ma rimaniamo nel campo della fantascienza e facciamo la conoscenza di William Gibson e del filone cyberpunk.




Da dove cominciare a leggere Gibson?
Il mio consiglio è senz’altro di cominciare da Neuromante e dalla Trilogia dello Sprawl.

Trilogia dello Sprawl
  • Neuromante, 1984
  • Giù nel Cyberspazio, 1986
  • Mona Lisa Cyberpunk, 1988

Trilogia del Ponte
  • Luce virtuale, 1993
  • Aidoru, 1996
  • American Acropolis, 1999

Ciclo di Bigend
  • L’accademia dei sogni, 2003
  • Guerreros, 2007
  • Zero History, 2012

Se poi aveste voglia di approfondire, consiglio le antologie La notte che bruciammo Chrome, Parco giochi con pena di morte e la raccolta di saggi Distrust that particolar flavour (inedito in Italia).

lunedì 10 marzo 2014

La parola del giorno: ispirazione

Ovvero della totale mancanza di ispirazione.
Sono in uno dei miei momenti ispirazione zero, cioè uno di quei momenti in cui voglia/volontà/idee per scrivere sono ai minimi storici. Sarà che devo studiare per un esame che dovrebbe essere pronto per i primi di Aprile, ma data l'impenetrabilità della materia sarà difficile che ci riesca, sarà che ho passato gli ultimi mesi a fare editing disperato su romanzi che molto probabilmente non vedranno mai la pubblicazione, sarà che la mia autostima di studentessa sta scendendo a livelli pericolosi e quindi sono di cattivo umore {ci vorrebbe un'emoji, ma Blogger non le su/opporta}, sarà che forse dovrei fare una cura ricostituente, perché tra tutte le altre cose mi sento anche piuttosto stanca, in ogni caso quando si chiude il rubinetto dell'ispirazione quelle stramaledette parole si inceppano e si rifiutano di uscire dalla penna, e quando sto così, non c'è verso di scrivere.
Ma, visto che le attività sul blog languono e a me non piace che le attività sul blog languiscano, ho colto l'ispirazione per scrivere un post sulla mancanza d'ispirazione. E magari, perché no? Anche per farmi consolare. Per cui, guai a voi se non scrivete qualche idiozia rassicurante nei commenti!
Devo avvertirvi: quando ho il blocco dello scrittore divento lunatica quindi vedete di accontentarmi!