venerdì 31 maggio 2013

Friday Reads ∞ Il consiglio di lettura del venerdì

Crossed di Ally Condie

Un assaggio di trama
Cassia ha perduto Ky. Sono stati separati dalle rigide regole della Società. Ma Cassia non si arrende e, per ritrovarlo, è disposta ad attraversare il territorio sconosciuto dell'Intaglio.

Un assaggio dal libro
“Non incido a fondo, non voglio uccidere l'albero. Con la massima cura, intaglio il suo nome nel tronco, ripensando, come sempre, a quando le tenevo la mano per insegnarle a scrivere.„
Cosa penso del libro
Il secondo volume della trilogia di Matched, di cui ho già parlato qui. In questo secondo volume si alternano le voci di Cassia e di Ky. La scrittura è avvincente, immediata, cinematografica. Mi ha catturato dalla prima pagina e mi ha avvinta fino all'epilogo.


Dicono di Crossed
«Una trilogia che ha immediatamente conquistato i lettori». - Vanity Fair
«Una favola futuristica che si è imposta come segno di metamorfosi del fantasy». - Il Venerdì di Repubblica
Note
L'edizione italiana è a cura di Fazi Editore, collana Lain (2012).
La trilogia si conclude con Reached, ancora inedito in Italia.
Il sito web ufficiale (in inglese) è http://www.matched-book.com/.

giovedì 30 maggio 2013

Web Stories ∞ Dentro di te

Hola Chicos!
E' giovedì e c'è una web stories sopravvissuta al deserto di maggio.
Si ispira al tema #Nascita e ha uno stile simile all'ultima che ho postato.
Sperando che vi piaccia e che il prossimo mese sia più prodigo di storie da pubblicare vi lascio la  mia.
Buona lettura!!
:-)

Lo senti. È dentro di te. Non lo puoi nascondere, non puoi non esserne felice.
È una piacevole sensazione che ti prende allo stomaco e arriva fino al cuore.
E’ una scossa di vita. Un battito di cuore accelerato che irradia tutto il tuo essere di benefica felicità.
Si muove nel tuo ventre, sotto la tua pelle, è un brivido caldo che accende la tua giornata, la tua vita.
Arriva improvviso, quando meno te l’aspetti, non sai nemmeno tu perché. Non sai se te lo meriti, perché è arrivato proprio oggi, dopo tanto pregare e sperare, ma ora c’è, lo trattieni come il respiro in un bacio e lo lasci andare come il momento di massimo piacere con il tuo lui. Il sangue scorre veloce tra le tue vene elettrizzate, le tue sinapsi sono ipereccitate.
E’ tutto perfetto, tutto esaltante, ma ora… devo coltivarlo questo dono dal cielo.  Lo devi tenere dentro di te finché non sarà maturo per uscire ed esprimersi in tutta la sua potenza.
Vorresti che quel tempo fosse adesso, ma non può. Devi aspettare, devi saper aspettare per  poter godere appieno di quella gioia, di quell’attimo, di quel respiro di vita.
E’ un’attesa che può sembrare lunga di anni, ma in realtà è solo un frangente, un minuscolo battito di ciglia rispetto al mondo, all’universo che continua immutabile il so corso regolare.
Eppure tu sei lì, ti stringi le mani al petto e coltivi la tua creatura dentro di te, dove non potrebbe essere più al sicuro, mentre tutto il resto continua il suo corso, ignorando il nuovo barlume che si è acceso nei tuoi occhi.
E alla fine arriva il momento…  Ecco sta per venire alla luce…!
E’ un’idea.

mercoledì 29 maggio 2013

W.W.W. Wednesday #5

Il mercoledì, come sapete, è tempo di #wwwWednesday.


Queste sono le mie ultime letture:

  • Lavori impossibili di Riccardo Savoldo, ed. WePub
  • Starters di Lissa Price, Sperling&Kupfer, versione Kindle
  • Enders di Lissa price, Sperling&Kupfer, versione Kindle
In realtà ho già finito di leggere tutti e tre i romanzi. Divorati, tutti d'un fiato.
Tre letture davvero appassionanti, che mi hanno tenuta con il fiato sospeso.
Cosa leggerò prossimamente ancora non lo so. Ho una reading list praticamente infinita.


Il collage di copertine fa un certo effetto, non trovate?

martedì 28 maggio 2013

I miei esordi: le storie di Teresa


Tutti gli scrittori devono cominciare da qualche parte e io ho cominciato raccontando le storie di Teresa. Avevo uno strumento fantastico per farlo, che si chiamava KidPix.
Il programma esiste ancora. Se volete dargli un'occhiata, lo trovate qui.
Questo sketch replica quello che era, più o meno, il mio stile di disegno di allora. Solo un po' meno dinamico e definito. Questo disegno è recente e risente della mia passione di adolescente per i manga. Ma sto divagando.
Le storie di Teresa le ho sviluppate disegnando dei "quadretti" con KidPix, che poi montavo su SlideShow, una funzione di KidPix che permetteva di creare delle slides a cui si potevano aggiungere musica e voce e che poi venivano proiettate consecutivamente.
Una sorta di fumetto-cartone animato con la mia voce ad animare i personaggi.
Teresa esiste ancora. Le sue storie sono gelosamente custodite sul computer che usavo allora.
Mi ha accompagnata praticamente per tutte le scuole elementari.
In quinta sono passata alla scrittura vera e propria. Il mio primo racconto l'ho scritto quando avevo dieci anni. Ma ho continuato imperterrita a disegnare anche per tutte le medie e le superiori. Il disegno l'ho abbandonato definitivamente all'università. Per un periodo anche la scrittura.
Ora pratico solo la scrittura, ma mi manca il disegno.
Teresa è il primo personaggio che io abbia mai creato e le sue storie le mie prime esperienze come narratrice. E voi, amici scrittori e scribacchini, da dove avete cominciato?
Quali sono i primi personaggi che avete inventato? Le prime storie che avete raccontato?

domenica 26 maggio 2013

Kidz! ∞ W.I.T.C.H.

Bentornati sulle web-pagine della rubrica Kidz!, la rubrica dedicata ai consigli di lettura per bambini e ragazzi. Oggi vi parlo di un altro bel lavoro di Elisabetta Gnone, l'autrice di Fairy Oak: il fumetto W.I.T.C.H.

«C’è gran festa per la cerimonia di incoronazione! Siamo arrivate appena in tempo!»
«Non c’è un istante da perdere, allora! Dobbiamo raggiungere Elyon e starle accanto!»
«Questo significa che dovremo entrare nel castello di Phobos!»
«Seguitemi! Conosco una scorciatoia!»



W.I.T.C.H. è un fumetto tutto italiano scaturito dalla fantasia di Elisabetta Gnone.
Racconta la storia di cinque ragazze dotate di poteri magici, che lottano contro il male.
Il titolo è un gioco di parole: l’acronimo W.I.T.C.H. è composto dalle iniziali dei nomi delle cinque protagoniste, Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin, ma significa anche “strega”, dall’inglese witch = strega.
Prodotto da Disney Italia, la parabola del fumetto si è aperta nel 2001 e si è conclusa nel 2012.
Comprende 139 albi a colori, suddivisi in Undici serie. Gli albi originali presentano, oltre alla storia, anche delle rubriche, che non compaiono nelle ristampe.
Sulla scorta del successo su scala planetaria del fumetto sono stati prodotti anche due serie animate, un manga, un videogioco, una serie di romanzi e merchandising vario.
I 12 volumi di W.I.T.C.H. Collection non sono facilissimi da reperire. Io ne ho letto solo i primi sei e ho guardato la prima stagione della serie animata, trasmessa su Italia 1 tra il 2004 e il 2006.
Posso dire che sono entrambi lavori di qualità, che meritano di essere rintracciati, acquistati, letti e guardati (nel caso della serie animata).
Lo stile del fumetto è tipicamente occidentale, le pagine a colori, le ambientazioni ricche di particolari, le vignette numerose e fitte di dialogo.
W.I.T.C.H. segue una trama abbastanza lineare, ma è una storia dalle mille sfaccettature, che non rinuncia ad approfondire la psicologia dei personaggi e a trattare con un certo grado di profondità i temi cari a questa fascia d’età: il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, i piccoli problemi di cuore, i rapporti familiari tavolta difficili, l’amicizia, i compiti in classe, senza per questo trascurare l’elemento fantasy. C’è infatti un mondo parallelo da salvare e il mondo in cui le witch vivono la vita di tutti i giorni da proteggere dalle scorribande di esseri dell’altro mondo.

Una lettura consigliata? Ma certo! Consigliatissima. Non solo a bambine e ragazze. ;)

Se volete approfondire, la pagina di Wikipedia è fatta molto bene.

giovedì 23 maggio 2013

Web Stories ∞ Sensazioni

Ed eccoci di nuovo a giovedì con una web stories. Oggi tocca alla mia. E' piuttostro breve, ma spero vi possa piacere.
Alla prossima!
;-)

C’è sempre un piacevole calore ogni volta che sono qui. Avvolge, culla, riscalda l’anima. E c’è sempre un odore particolare che pervade le mie narici. Inspiro forte, per farlo entrare dentro di me. Esso mi parla di mondi lontani, di mondi antichi, di mondi fantastici. Sa di spezie , di miele, di inchiostro chimico, di carta invecchiata.
Posso toccare.  Ad occhi chiusi sfioro la superficie, ma quello che sento non sono materiali, sono le storie che mi raccontano. Uno mi porta nell’avventura, un altro in un epico racconto fantastico… scivolo in acqua e sono dentro una storia di mare. Ne sento il profumo, ne sento la vita, la stessa che percepisco ora che sono sul un prato verde di una storia quotidiana. Qualcosa brucia… l’aria si è fatta pesante e odora di sangue… è guerra… la guerra che porta morte e mi scaraventa dentro un cimitero, colmo degli ululati dei fantasmi e dei lupi in lontananza. Poi un profumo… un profumo… il profumo delizioso di una torta fatta in casa e di una storia semplice fatta di piccole gioie quotidiane. Odore di amore, dietro la porta di una camera da letto, tra le mani di una tenera coppia di anziani che osservano il tramonto, tra le braccia di una madre che culla il suo bambino.
E’ tutto qui, dentro il mio mondo, dentro il mio cuore.
Sono i miei libri.
E’ la mia biblioteca.

domenica 19 maggio 2013

Kidz! ∞ Fairy Oak

Inauguro con questo post la rubrica Kidz!, dedicata ai consigli di lettura per bambini e ragazzi.
Oggi vi parlo di Fairy Oak, deliziosa saga fantasy, con echi disneyani, di Elisabetta Gnone.

Fairy Oak - La trilogia completa
“Fairy Oak è un villaggio magico, antico, abitato da creature magiche ed esseri umani.
Fate, maghi, streghe, cittadini comuni abitano insieme nel villaggio da tanto tempo.
Ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze.
I maghi e le streghe del villaggio chiamano le fate per badare ai piccoli del villaggio.„

Mi è piaciuto perché…
Leggere Fairy Oak è come ascoltare una bella favola della buona notte, letta da una voce calda e nostalgica, come può essere quella di una madre o di una nonna.
Le tonalità pastello, la morbidezza e la naturalezza del tratto, la gentilezza della narrazione e la capacità di parlare al cuore del lettore, lo avvicina ai classici Disney.
A Fairy Oak e ai suoi personaggi ci si affeziona. Letta la storia, riposto il libro, sovviene la nostalgia, così come accade con i libri belli, quelli che restano nel cuore.



Fairy Oak. I quattro misteri
“In quel momento decisi che avrei raccontato alle mie compagne quattro misteri di Fairy Oak, uno per ogni sera per quattro sere, dopo di che non avrei più parlato del passato.
La prima sera parlai d'amore, la seconda di mirabolanti incantesimi, la terza di amicizia, la quarta sera raccontai un addio…„ - Felì, incipit di Capitan Grisam e l'amore

Capitan Grisam e l'amore. Il primo mistero

Mi è piaciuto perché…
Ho amato così tanto la trilogia di Fairy Oak, che non ho potuto non accogliere con gioia la sua continuazione. Questo libro è bellissimo. Parla di temi delicati, come fragili e delicati sono i bambini nell'età della prima adolescenza e lo fa con tenerezza.
Leggere Fairy Oak è come ascoltare una bella fiaba prima di andare a letto.
Ti fa sognare e non puoi non innamorarti di questo piccolo paese incantato e dei suoi abitanti.
...e di storie di Fairy Oak ne vorresti ascoltare delle altre e delle altre ancora.

Gli incantevoli giorni di Shirley. Il secondo mistero


Mi è piaciuto perché…
Questo libro è tutto incentrato su Shirley e sulla sua ricerca, per ritrovare le sue origini e forse incontrare qualcuno del suo passato che Shirley non ha mai potuto conoscere, qualcuno di importante... in un bosco incantato! Nonostante sia il quinto di una serie di libri, Elisabetta Gnone non delude e ci consegna un altro frammento delle memorie di Felì e della sua vita a Fairy Oak.

Flox sorride in autunno! Il terzo mistero

Mi è piaciuto perché…
Le avventure di Fairy Oak stanno per giungere alla fine, ma Felì deve ancora svelarci il terzo dei quattro misteri del paesino incantato e dei suoi magici (e non-magici) abitanti.
Questo libro è dedicato alle avventure in cui Flox trascina i suoi amici, con un pizzico di paura!

Addio, Fairy Oak. Il quarto mistero

Mi è piaciuto perché...
Ci siamo. L'ultimo libro. Già comincio a sentire la nostalgia che sempre provo quando una storia mi è piaciuta davvero ancora prima di aprire la copertina e leggere la prima pagina. Quando volto l'ultima e chiudo il libro, riponendolo sullo scaffale, sono al contempo triste e contenta. Triste, perché questo è l'ultimo libro e non ce ne saranno altri e felice, perché Elisabetta Gnone porta a compimento i quattro misteri senza cadute di tono e di stile, continuando ad incantare i suoi lettori pagina dopo pagina, libro dopo libro. Se non avete letto i libri di Fairy Oak, è il momento di andare in libreria e comprarli!



Notizie sull’autrice
Elisabetta Gnone, giornalista e scrittrice genovese, nel 1990 entra nella The Walt Disney Company. Collabora con il settimanale Topolino e mensili come Bambi, Cip & Ciop, Minni & Co., La sirenetta, Winnie the Pooh. Nel 1997 crea W.I.T.C.H. Nel 2005 pubblica il primo libro di Fairy Oak.

Visita il sito ufficiale di Fairy Oak: http://www.fairyoak.it/

venerdì 17 maggio 2013

#FridayReads ∞ Il consiglio di lettura del venerdì

Il venerdì come sapete è tempo di #FridayReads. Il consiglio di lettura di oggi è...

Matched, di Ally Condie

Uno sguardo alla storia...
Cassia Maria Reyes vive in un mondo che si potrebbe definire utopico. La Società ha infatti eradicato non solo le malattie, ma anche la guerra, la fame, la povertà dal mondo. Nella Società si vive una vita piena e soddisfacente in base al posto di lavoro a cui si viene assegnati e si muore una morte serena circondati dai propri cari. Ogni tappa della vita di un individuo è programmata in base al suo status sociale per vivere a lungo e serenamente. Anche l'amore è controllato dalla Società: il giorno dell'Abbinamento si viene infatti abbinati al proprio compagno, colui che ti starà accanto per tutta la vita. Cassia ha compiuto 17 anni ed è finalmente giunto il momento di partecipare al suo Banchetto di Abbinamento. Cassia adora il suo vestito di seta verde. Ogni cosa sembra perfetta, ma...

Un assaggio dal libro...
“Vorrei che mia madre non fosse in viaggio. Mi inquieta il fatto che l'abbiano fatta partire proprio in questo periodo (l'estate è la stagione più impegnativa all'Arboreto, con tante piante da curare), e inoltre mi manca per motivi egoistici. Come faccio a prepararmi per la prima uscita ufficiale con Xander senza di lei?„
In Italia è pubblicato da Fazi, collana Lain.

Cosa ne penso...
Ad attirarmi di questo libro è stata prima di tutto la copertina. È rimasto sulla mia wishlist per qualche tempo. Ero un po' scettica a riguardo, dal momento che non avevo apprezzato Twilight. Temevo fosse il solito young adult smielato con il triangolo amoroso lui-lei-l'altro che finisce in modo scontato. Invece leggerlo è stata una piacevole sorpresa. Consigliato! (gli ho dato cinque stelline)

Leggi la mia recensione su Goodreads: Matched.

giovedì 16 maggio 2013

Web Stories ∞ Uomo a mare


La Web Story di oggi ce la racconta Obsidian Mirror, per il tema #marinaio.

Uomo a mare

Acqua. Solo acqua. Acqua tutto intorno a me. Mi guardo attorno e non vedo altro che acqua. La sento sulla mia pelle. Mi entra nelle orecchie, nel naso. Cerco faticosamente di tenere fuori la testa, cerco di muovere le braccia, ma è così difficile. Il mio corpo è come prigioniero. Dove mi trovo? Come sono capitato qui? Non me lo ricordo. Chiudo gli occhi e cerco di rimandare la mia mente agli avvenimenti trascorsi. Non che serva a molto, considerata la situazione. Presto le mie forze si esauriranno e inevitabilmente l’acqua mi porterà via con sé. Devo forse morire? Mio Dio... Ha quasi il sapore di una beffa la circostanza che uno come me, nato in mare e vissuto per mare possa finire così, travolto da questo ambiente divenuto tutt’a un tratto così ostile.

mercoledì 15 maggio 2013

W.W.W. Wednesday #4

Ormai dovreste conoscere l'esercizio...


  1. Cosa sto leggendo? Le stagioni di Cavabella di Carmelo Greco, WePub
  2. Cosa ho appena finito di leggere? È di qui che dobbiamo stare di Sergio Donato, WePub
  3. Cosa ho intenzione di leggere? Il sospiro di Haruhi Suzumiya di Nagaru Tanigawa, J-Pop

venerdì 10 maggio 2013

#FridayReads - Il consiglio di lettura del venerdì

Bentornati sulle web-pagine della nostra rubrica #FridayReads, dedicata al consiglio di lettura del venerdì. Questo weekend vi consiglio una raccolta di racconti che si legge tutta d'un fiato.
Sto parlando di È qui che dobbiamo stare di Sergio Donato, edito da WePub, giovane casa editrice tutta digitale di cui apprezzo molto il lavoro e che ho già avuto occasione di segnalare in questo post dedicato a Ultimo Orizzonte di Valentina Coscia.


Di cosa parla questo ebook
“Cinque realtà diverse, cinque spaccati di vita quotidiana. Uno sguardo sugli obblighi che la permeano e sulle costrizioni a cui ci sottomettiamo per ragioni sociali o per mancanza di scelta. Uno stile essenziale, asciutto. Perché a parlare, qui più che mai, sono le storie.„ 
- da WePub

Un assaggio
«Dovevamo portarci l’ombrello» rispose.
Camminarono ancora per qualche metro. Non ci furono altre gocce. Forse erano state portate dal vento. Le nubi in cielo avevano solo due to- nalità di grigio.
«Magari in macchina...» Maria rallentò.
«Ma se è a due passi! Se non vuoi andarci non ci andiamo».

Dicono di questo ebook

“ "È qui che dobbiamo stare" contiene lo spazio di una necessità già nel titolo e riesce a cogliere in ogni racconto breve esattamente quel momento della vita dei personaggi che dice più di tutti la loro deriva.
- CriticaLetteraria

“Donato si cimenta con il mainstream, senza per questo abbandonare il suo riconoscibile stile pulito e asciutto.
- Irene Vanni

“Cinque racconti uno più bello dell'altro, che si leggono tutti d'un fiato, uno stile asciutto e rapido, personaggi che - proprio come recita il titolo - non fanno altro che occupare il posto che la vita ha pensato per loro, ma che al tempo stesso hanno "qualcosa in sospeso" che emerge in maniera più o meno prepotente nel corso della storia.
- Marta Traverso


Cosa penso di questo ebook
Una raccolta dolce-amara Una raccolta di 5 racconti brevi, piccoli flash di vita quotidiana, con un retrogusto dolce-amaro. Letti tutti d'un fiato. Ma meritano di essere ri-letti e invitano a riflettere.
- la mia recensione su WePub


...e voi cosa aspettate a procurarvelo?

giovedì 9 maggio 2013

Web Stories ∞ L’angelo della biblioteca

Ed eccoci di nuovo qua, con l'appuntamento settimanale con le web stories!
Questa settimana abbiamo il racconto di Fabiana per il tema #Biblioteca.
Buonissima lettura!!
:-)

Sono in un vicolo buio di una grande città. La luce dei lampioni è offuscata dal fumo e dallo smog. Come sbucata dal nulla appare una bambina. Indossa una canotta lisa e i pantaloni del pigiama, ai piedi ha un paio di ciabatte consunte.

... E arrivò anche il mio momento

Ebbene si.
Alla fine ho ceduto.
E ho preso anche io un ebook reader.
Per quanto adori tenere in mano un libro cartaceo, ho dovuto concedere una chance all'aggeggino tecnologico per ragioni di spazio: ormai in casa mia i libri (e gli oggetti, in generale) sbattono fuori me e non io loro :-o.
In pratica quello che mi ha spinto al grande passo è stato il desiderare ardentemente i libri di una saga fantasy chiamata: La Spada della Verità (The Legend of the Seeker) di Terry Goodkin. Una saga piuttosto lunga, sono 11/ 12 libri di tante pagine (dalle 400 alle 600 pagine in media), quindi dei bei mattoni da piazzare in una casa già stracolma e in overdose. Pertanto ho deciso di ridurne lo spazio al minimo e di prendere  gli ebook della saga e di avvalermi di un reader. Quello che ho scelto è il Sony e-reading prs-t2 (ho messo la foto, a lato) nella colorazione rosso. E' proprio da un giorno in mio possesso e non posso ancora dire se ho azzeccato l'acquisto oppure no. Per il momento sono contenta del design con tasti belli grandi e comodi, ha anche il touch screen, ma mi devo ancora abituare ai tempi di reazione diversi rispetti allo smarthphone, si interfaccia bene col pc. Insomma vedremo.
Per adesso ho preso il primo libro della saga, ma lo voglio leggere dopo aver finito 50 sfumature di grigio (si, non l'ho ancora finito, ma ce la farò, promesso!) perchè voglio gustarmelo a mente libera.
Vi farò sapere com'è il device. Se qualcuno ce l'ha e vuole commentarlo qui sul blog ben venga!

Alla prossima!!!!

:-)

Segnalazioni: Il maggio dei libri

Come blog che promuove la scrittura e la lettura non possiamo non segnalare questa bella iniziativa:


Nell'ambito de Il maggio dei libri sono stati organizzati eventi e attività un po' in tutta Italia. Magari ne trovate uno anche vicino a voi. Visitate il sito http://www.ilmaggiodeilibri.it/ per saperne di più!
Hanno anche una bella pagina Facebook e un account Twitter che potete seguire per tenervi aggiornati.

martedì 7 maggio 2013

Tutta colpa del futuro anteriore?

Bonjour a tous le monde!

oggi, cari amici, ve lo meritate un saluto alla francese. Qualche mattina fa, mentre ascoltavo la radio, ho sentito una notizia interessante sulla finanza comportamentale legata al linguaggio e in particolare ai tempi verbali.
La definizione, dal sito Wikipedia è:

"La finanza comportamentale e l'economia comportamentale sono campi di studio strettamente legati, che applicano la ricerca scientifica nell'ambito della psicologia cognitiva alla comprensione delle decisioni economiche e come queste si riflettano nei prezzi di mercato e nell'allocazione delle risorse. Entrambe si interessano della razionalità, o meglio della sua mancanza, da parte degli agenti economici. I modelli studiati in questi campi tipicamente integrano risultati della psicologia cognitiva con l'economia neoclassica."

Lo studio di cui parlavano, in particolare si era concentrato sul tema: come influisce il linguaggio sul risparmio delle persone, in particolare i tempi verbali. Come essi influenzano la propensione al risparmio?
Per far capire il concetto facevano l'esempio di come usano il tempo presente e passato gli inglesi (o comunque i popoli che parlano la lingua inglese) e gli italiani.
Gli inglesi, come tutti sappiamo, distinguono nettamente presente e passato; questo, secondo l'analisi compiuta dallo studio, denoterebbe poca propensione al risparmio proprio perchè essi guardano molto al presente (con vista sul futuro) e pensano poco al passato (come a dire non ci crogoliamo nelle nostre vicissitudini passate e nei nostri errori passati, andiamo oltre). Come esempio di questo concetto, mi è saltato in testa l'usanza delle famiglie americane di risparmiare per mandare i figli al college. Il concetto di risparmio c'è, ma in funzione di un particolare evento che si verificherà in un futuro, relativamente breve, con ogni probabilità. E poi? Forse qualche somma verrà risparmiata, ma la tendenza è quella di utilizzare la disponibilità al bisogno, anche immediato, senza preoccuparsi di un futuro ancora più lontano.
Al contrario, gli italiani tendono a distinguere meno il presente e il passato, a non frapporre un taglio netto tra queste due forme verbali. Mi vengono in mente i verbi composti come il passato prossimo un bellissimo connubio di presente e passato (per esempio: ho mangiato uno yogurt). In italiano essi si intrecciano e faticano a lasciarsi andare e questo, secondo chi ha compiuto lo studio, è sintomo di propensione al risparmio. Sentirsi linguisticamente legati tra presente passato e futuro ci spingerebbe a risparmiare denaro per una qualunque eventualità futura in cui potrebbe servire.
Quindi, a me si è accesa una domanda: e il futuro anteriore? Come ci influenzerà il futuro anteriore?
Che... se uno ci pensa bene... è un'aberrazione, un ossimoro. E' un futuro intrecciato col passato. E' un pò come se noi italiani corressimo in avanti con la testa rivolta indietro, alla fine non ci muoviamo mai da dove siamo.
Gli inglesi hanno tre forme di futuro ben separate, ben distinte: quello con la forma in -ing, quello con will e il to be going to. Ognuna ha una certa accezione, ma guardano tutte al futuro e basta. Non c'è l'unione col passato come abbiamo noi.
Ed effettivamente, se uno ci pensa, queste riflessioni sui verbi rispecchiano una parte del comportamento che assumiamo rispetto a varie situazioni storiche, economico-finanziarie ecc...
Con questo non voglio dire che è tutta colpa dei tempi verbali, solo mi ha colpito la riflessione, perchè non ci avevo mai pensato prima.
E ho pensato che fosse un bello spunto di riflessione da lasciare anche a tutti voi lettori.
Fatemi sapere cosa ne pensate

Alla prossima:-)


giovedì 2 maggio 2013

Web Stories ∞ Joeyli

Ciao a tutti!
La Web Stories di questa settimana prende spunto dal tema #Rughe. Mantiene lo stile futuristico della precedente. Buon divertimento e buona lettura!

Quella era una sera qualunque. Una serata di svago, con tutti i ragazzi che si ritrovavano al Delirio, la discoteca più in voga della città.
Quella sera, per gentile concessione del governatore, era stato permesso anche agli Inferiori di accedere alla tanto chiacchierata discoteca. Gli Inferiori erano i plebei, i poveri, coloro destinati a invecchiare e morire.
Vecchiaia e morte erano gli spauracchi del sesto millennio. Nessuno voleva più vedere rughe solcare il viso, nessuno avrebbe sopportato gli acciacchi dell’età anziana, nessuno voleva più morire, ma agli Inferiori toccava. Loro non avevano abbastanza soldi da acquistare l’Elisir di lunga vita, l’elisir che dava vita eterna ed eterna giovinezza.
Solo gli Eccelsi, i ricchi, erano in grado di acquistare e godere dei benefici dell’Elisir.
Loro potevano vivere per sempre.

mercoledì 1 maggio 2013

Una nuova rubrica: Racconti Epici (nel quotidiano)

Ciao,

con questo post voglio comunicare a tutti voi lettori che ho pensato a una nuova rubrica per il blog!
Un piccolo flashback: qualche anno fa avevo un blog nel quale scrivevo ogni tanto cose varie. Poi il sito sul quale l'avevo iscritto è stato infettato da non so quale virus/minaccia fantasma e quindi non è stato più possibile accedevi e aggiornarlo.
In questo blog avevo scritto un pezzo un pò umoristico e un pò surreale sul tragitto a piedi che faccio ogni mattina per arrivare in ufficio, quindi mi son detta: perchè non farme una rubrica qui? Perchè non sdrammatizzare il proprio tram tram rendendolo un racconto epico e fantasmagorico?
Sarebbe un modo per stemperare le tensioni che ci possono piombare addosso e lo sarebbe anche per celebrare questo quotidiano che spesso si sottovaluta. E' così, non prestiamo mai troppa attenzione a quelle piccole cose di ogni giorno che ripetiamo sempre uguali. Quelle abitudinarie azioni che ci sembrano così pesanti, a volte...
Ho pensato di creare una rubrica chiamata: Racconti Epici (nel quotidiano) dedicata, appunto, a sdammatizzare e ad esaltare la quotidianità, quella che tutti noi viviamo e alla quale, spesso, vorremmo sfuggire. O anche a celebrare un'impresa che nel nostro piccolo è stata grande e impavida.
Perciò, invito tutti coloro che volessero contribuire con i propri racconti epici nel quotidiano a scriverceli, qui sul blog come commento o come post sulla nostra pagina G+.
Sperando che questa nuova idea possa piacervi, vi saluto con un assaggio di racconto epico!

La pioggia le aveva liberate e adesso vagavano libere per tutta la stanza. Le formiche stavano prendendo possesso della camera, la mia camera, ma non avevano fatto i conti con il furore mistico che esse mi avevano scatenato. Brandendo l'aspirapolvere con una mano e scostando con l'altra tutti gli ostacoli che mi trovavo di fronte, le affrontai come un cavaliere senza macchia e senza paura. Esse, consapevoli del pericolo, tentarono di disperdersi e scappare, ma io le aspirai una dopo l'altra, dopo l'altra, finchè di loro non rimase traccia.
Vinsi la guerra, ma la mia stanza da letto era completamente per aria. 
Con sgomento e rassegnazione, piano piano la rimisi a posto.

Alla prossima!

:-)