La copertina della pagina Fb di WePub |
Ho inviato una serie di domande per email a WePub e, gentilissimi, hanno più che soddisfatto la mia curiosità. Ecco qui la nostra chiacchierata:
Parlateci di
WePub. Da dove è nata l'idea? È stato difficile realizzarla?
L'idea è nata dalla
passione condivisa per l'editoria digitale o, meglio, per tutte le
possibilità che ci sembrava offrire: veniamo dal mondo dell'editoria
tradizionale e del digitale ci piaceva (e ci piace) l'immediatezza,
il riportare il lettore al centro della filiera creando un rapporto
molto più diretto con l'editore (e l'autore).
Qual è stata la
vostra più grande soddisfazione?
Trovare il primo titolo
da pubblicare (ovvero Ultimo orizzonte). Lo scouting diretto online
(il metodo con cui selezioniamo le opere da pubblicare) è una
scommessa. Ci siamo detti: se tutti gli italiani hanno un libro nel
cassetto, qualche cosa di buono ci sarà! Dopo un anno e qualche
mese, dobbiamo ammettere che è davvero molto raro trovare qualcosa
di buono, ma imbattersi in un'opera meritevole di pubblicazione è
una sensazione bellissima.
E l'ostacolo più
grosso da superare?
Siamo un piccolo
editore, attivo da poco, che pubblica solo in digitale: la nicchia
della nicchia, insomma!
Cosa cercate in
una storia da pubblicare? E nel suo autore?
Pubblicando solo
narrativa, cerchiamo storie belle. Lo so che detto così suona banale
ma, in fondo, non è questo che cercano tutti? Storie che valga la
pena leggere. Il giusto mix tra fantasia, originalità e gestione
della materia narrativa. Ogni opera viene lavorata dalla redazione
(insieme all'autore), però se lo spunto è buono ma l'autore sembra
non conoscere l'italiano, preferiamo lasciar perdere. Dobbiamo essere
convinti al 100% per investire su un testo.
Pubblicando solo in
digitale, cerchiamo autori che abbiamo un minimo di dimestichezza con
il web (o, almeno, che sappiano cos'è un ebook. Magari uno dà per
scontato che chi invia un manoscritto a una casa editrice che
pubblica solo in digitale lo sappia, ma non è assolutamente così!)
È complicato
lavorare con i formati digitali (epub, mobi)?
Come in tutte le cose
serve una preparazione specifica, ma basta una conoscenza di base di
html e del formato epub. Per intenderci, non è un lavoro da
programmatore. E dal punto di vista del lavoro sul testo non cambia
nulla.
Il consiglio a un aspirante scrittore... Be', leggere molto, ovviamente, ma anche rileggere spesso e in momenti diversi quello che si è scritto: non tanto per eliminare eventuali refusi quanto per acquisire la distanza dal testo indispensabile per migliorarlo. Far leggere il testo a parenti e amici è una buona cosa, ma il loro parere non conta (sono parenti e amici, non dimentichiamolo!) Essere ipercritici nei propri confronti. E non essere arrogante: aver fiducia in sé è una bella cosa, ma non si può pensare di avere scritto un capolavoro e pretendere che il mondo sgomiti per leggerlo.
A settembre uscirà un nuovo romanzo e stiamo valutando la possibilità di ampliare la nostra linea editoriale inaugurando una nuova collana di non-fiction (con un sistema di selezione dei titoli più tradizionale però: niente scouting diretto, insomma).
Inutile dire che sono curiosissima di leggere il romanzo che uscirà in settembre e di scoprire la nuova collana di non-fiction. ;)
Il manifesto di WePub dell'estate 2012 |
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