domenica 30 dicembre 2012

Il figlio di Babbo Natale - parte 1

Ciao a tutti,
vi posto una piccola favola per allietare questo periodo festivo. Ho deciso di dividerla in parti perchè non volevo risultasse un papiro lungo e di difficile lettura.
Spero vi piaccia.
Auguri.

Si narra una storia tra le pieghe del vento del nord.
Si narra che colui che porta i doni a Natale abbia avuto un figlio molti anni or sono.
Bambini che ora sono anziani dai capelli canuti, ricordano di avere visto babbo Natale, scendere dal camino col suo sacco dei doni insieme ad un bambino in pigiama con una cuffietta rossa calata sul capo. Cuffietta che non stava mai al posto suo e il bambino era sempre intento a rimetterla al suo posto, più che aiutare Babbo Natale ad appoggiare i doni sotto l'albero.
Maggie ricorda quel bambino, Maggie ricorda anche di quella volta che è stato salvato il Natale, grazie al suo aiuto.
Aveva appena compiuto 18 anni e, come ogni anno, aveva scritto e spedito la sua letterina a Babbo Natale parlando di sé; di come aveva passato l'anno e di cosa sperava per l'avvenire.
Quell'anno Babbo Natale era stato vittima di uno sfortunato incidente: era caduto dalle scale e si era rotto una gamba, proprio a pochi giorni dalla consegna dei regali ai bambini. Che disdetta! Che tragedia! Chi avrebbe consegnato i doni adesso? C'era solo una possibilità: Arthur, suo figlio ventenne. Purtroppo non sarebbe stato facile convincerlo a svolgere quel compito: 1- perché odiava il lavoro del padre, 2- perché non era proprio il genere di figlio che accorreva in aiuto del prossimo.
Arthur era un giovane scapestrato che si nutriva più di alcol che di cibo sano e solido, fumava erba (ma non quella aromatica, o meglio... era aromatica, ma non in senso buono...), giocava d'azzardo e cercava in continuazione la compagnia di donzelle dalla dubbia moralità. Era una croce per il povero Papà Natale e dire che ci aveva provato ad allevarlo bene e con sani principi, ma evidentemente non c'era riuscito.
Ildebrando, il capo folletto, si avvicinò a Babbo Natale.
"E' definitivo? Dobbiamo chiedere ad Arthur per la consegna dei regali?"
"Temo di si, con questa gamba ingessata non posso fare molto."
"Non accetterà mai, lo sai?"
"Si... lo so. Ma forse... c'è una soluzione..."
Ildebrando gli restituì uno sguardo perplesso da sotto il cappello a punta verde smeraldo.
"...E quale sarebbe?"
"Maggie" rispose mostrandogli la lettera della giovane.
"Tu... tu vorresti far condurre la slitta a lei??" si infervorò l'elfo.
"No, ma forse riuscirà a convincere Arthy a prendere il mio posto per questo Natale. Sai bene che se non svolgerò il mio compito lo spirito del Natale morirà e tutto il mondo sarà per sempre infelice."
"Lo so bene questo! Ma mi sembra una soluzione piuttosto azzardata."
"Portala qui. Le spiegheremo la situazione e le chiederemo aiuto. Alla peggio dirà di no e... saremo perduti."
Ildebrando voleva replicare, ma desistette. Babbo Natale era proprio giù di morale.
Fece quello che gli era stato chiesto, utilizzando la polvere magica del Polo Nord condusse alla casa di Babbo Natale l’ignara Maggie.
Lei non realizzò immediatamente dov’era, le ci vollero un paio di minuti per ambientarsi.
Il suo vestito verde bottiglia si era spiegazzato nel viaggio infra-dimensionale, i suoi capelli castani si erano spettinati, ma col suo taglio corto e scalato non si notava.
“Cosa… dove… dove sono??”
“Sei nella casa di Babbo Natale” le rispose l’elfo apatico.
“Cosa?”
“Quello che ho detto” si spazientì lui.
Lei lo osservò meglio: piccolo di statura, era rosso di capelli ed essi erano ricci che più ricci non si può, i suoi occhi erano ambrati e cambiavano colore a seconda di come si girava. Indossava un completino gilet e pantaloni di velluto verde bottiglia e una camicia bianca.
“Hai finito di squadrarmi? Sono un folletto, il capo folletto per essere precisi. Vieni da Babbo Natale ti deve parlare.”
Maggie non osò replicare e lo seguì.

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale!

Gli auguri arrivano un po' in ritardo (erano pianificati per questa mattina), ma sono riuscita a mettermi al computer solo adesso. Questo è il nostro augurio di Natale per voi, cari lettori.


“Si alzò allora la signora Cratchit, la moglie di Bob, con indosso una povera veste due volte rivoltata, ma tutta galante di nastri, i quali costano poco e fanno una figura vistosa. E la signora Cratchit mise la tovaglia, con l’aiuto di Belinda Cratchit, secondogenita, anch’ella raggiante di nastri; mentre il piccolo Peter Cratchit, chinandosi per immergere una forchetta nella pentola delle patate, riusciva a cacciarsi in bocca le punte del suo mostruoso collo di camicia (proprietà paterna, conferita al figlio ed erede in onore della festa) e bruciava dalla voglia di far pompa di tanta biancheria nelle passeggiate alla moda. Due Cratchit più piccini, maschio e femmina, irruppero dentro gridando che di fuori al forno aveano sentito l’odore dell’oca e che l’avevano riconosciuta per l’oca loro; e inebriandosi nella festosa visione di una salsa di salvia e cipolla, i due piccoli Cratchit si dettero a danzare intorno alla tavola, e levarono a cielo il signor Peter, il quale, umile in tanta gloria benché quasi soffocato dal collo immane, soffiava nel fuoco, fino a che le patate levarono il bollore e picchiarono forte al coperchio della pentola per esser tratte fuori e pelate.„
- Charles Dickens, Canto di natale

domenica 23 dicembre 2012

Tutto l'altro di bello...

Ciao a tutti!

rieccomi qui con voi!

Visto il periodo, inizio con l'augurarvi Buon Natale e Felice Anno Nuovo :-)!!!!

Volevo segnalarvi, per questa rubrica che si propone di dare spazio a tutto quello che c'è di bello oltre a libri e scrittura, alcuni film che mi sono piaciuti molto:

 - Joyeux Noel di Christian Carion del 2005. E' una storia di guerra che vuole parlare di pace e lo fa attraverso un episodio veramente accaduto durante la prima guerra mondiale. Notte di Natale del 1914, a guerra appena iniziata, un battaglione francese, uno scozzese e uno tedesco (nemico degli altri due) abbassano le armi, escono dalle trincee e si stringono le mani per la notte più santa. Un episodio spesso dimenticato dalla storia, in cui l'uomo torna ad essere uomo e ad abbracciare i suoi fratelli anche se hanno la divisa di un altro colore. Davvero un bellissimo film.

- Espiazione di Joe Wright del 2007. Un film drammatico, anche questo con lo sfondo di una guerra, la seconda guerra modiale. La storia d'amore dei due protagonisti viene distrutta da una serie di catastrofici malintesi che cambierà le loro vite per sempre. Girato per vedere le stesse sequenze dal punto di vista di ognuno degli attori principali. Un film intenso, commovente, che mi ha sorpreso per la sua bellezza. Vi consiglio di vederlo.

- Italiani brava gente di Giuseppe De Santis del 1965. Anche questo è un film di guerra che incita alla pace. Durante la seconda guerra mondiale, un reggimento italiano, che peggio assortito non si può, viene mandato in Russia a dar man forte all'alleato tedesco. I soldati italiani, ognuno con le proprie storie, inizieranno presto a capire l'assurdità della guerra e del totalitarismo del loro governo e di quello tedesco. Da segnalare la presenza nel cast di Peter Falk, l'indimenticato Tenente Colombo. Un film molto bello e poco conosciuto, in cui ho notato spaventose analogia con il recente passato italiano.

Questo è quanto. Se li avete visti, fatemi sapere cosa ne pensate.

Alla prossima!

Ciao!!!:-)

domenica 16 dicembre 2012

A trip down memory lane #3 ∞ La Parola del Giorno

Continuiamo il nostro viaggio lungo le strade della memoria con la rubrica La Parola del Giorno.

Di parole del giorno ce ne sono tante... così vi propongo una selezione delle mie preferite.
Con un invito a esplorare la rubrica e scoprire anche le altre parole dei giorni!

sabato 15 dicembre 2012

A trip down memory lane #2 ∞ Dieci Libri da Leggere

Rinfrescare la memoria non fa mai male e così il nostro viaggio alla scoperta delle rubriche di Word in Progress continua con Dieci Libri da Leggere. Vi ricordo che potete contribuire anche voi inviando i vostri dieci titoli corredati da un breve commento d'apprezzamento alla nostra email: atelierwordinprogress@gmail.com.


I 10 libri da leggere consigliati dal team (Valentina, Chiara, Emanuele):
I 10 libri da leggere consigliati dai nostri lettori:
 Cosa aspettate? Inviateci i vostri 10 libri da leggere!

venerdì 14 dicembre 2012

A trip down memory lane #1 ∞ Scrittura in Pillole

Alla scoperta delle rubriche del nostro blog, per recuperare quello che potreste esservi persi.
La nostra ricerca comincia dalla rubrica Scrittura in Pillole e ho anche creato un poster per l'occasione!


Ma vediamo quali sono i post della rubrica che hanno avuto minor fortuna...

Una citazione al giorno e ...leva il blocco dello scrittore di torno! ∞ Non hanno ricevuto nemmeno un commento. Che peccato! Ci aiutate a rimediare? Sono interessanti, sapete?
Anche dalla Grammatica della fantasia, il sasso nello stagno e inventare storie con i bambini, non hanno ricevuto alcun commento (e pochissime visite). Mi rendo conto che sono i primissimi post che abbiamo postato. Per questo ho ideato questa passeggiata lungo i sentieri della memoria.
Anche i due post su Banana Yoshimoto non hanno avuto fortuna. Consiglio di leggerli perché le citazioni tratte dal suo saggio Un viaggio chiamato vita meritano d'essere lette, commentate e condivise. Sequite questi link: qui e qui.
Riprongo anche:
I post che invece hanno avuto più successo, in questa rubrica, sono A chi deve rivolgersi la letteratura? e Caccia... alla citazione d'autore!

That's all Folks! (well, for today at least) Tune in tomorrow for more!

giovedì 13 dicembre 2012

L'Atlante di Smeraldo

Vi è piaciuto l'assaggio di libri di Cuore d'Inchiostro?
Oggi propongo ai vostri palati un altro assaggio.

John Stephens, L'Atlante di Smeraldo, Longanesi, 2011
“Era la Vigilia di Natale. Aveva nevicato tutto il giorno. Kate, la più grande, aveva avuto il permesso di andare a letto più tardi del fratello e della sorella. Così, quando i canti di Natale si erano ormai spenti da un pezzo, era rimasta alzata a sorseggiare cioccolata calda accanto al fuoco mentre i genitori si scambiavano i regali - i bambini avrebbero ricevuto i loro l'indomani mattina - e a sentirsi molto grande per i suoi quattro anni.„

“Kate era seduta di fronte alla signorina Crumley. Erano alla scrivania del suo ufficio, nella torretta settentrionale dell'Istituto per Orfani Irrecuperabili e Senza Speranza Edgar Allan Poe.„

“«Qui si parla di magia seria, ragazzina. Alla gente furono tolti i ricordi. I ricordi delle isole e dei boschi che non c'erano più. Il ricordo dell'esistenza stessa della magia. Tutta la storia del mondo fu riscritta. Solo che loro ogni tanto si prendevano una città umana. A Cambridge Falls successe così.»„

martedì 11 dicembre 2012

Libri d'avventure sotto l'albero

Mi piace la letteratura per ragazzi. Lo avevo già detto?
Mi piace perché è una letteratura tutta da scoprire. Una letteratura sommersa ricca di tesori da riportare a galla.
Ecco due romanzi d'avventure che mi sono piaciuti davvero tanto.
Il primo è Maydala Express, romanzo sul quale avevo messo gli occhi da tempo, ma che ho avuto il piacere di leggere solo di recente, grazie a una bella influenza, che, avendomi ridotta a letto, mi ha anche dato l'occasione di accantonare temporaneamente lo studio "matto e disperatissimo" e di attaccare la mia infinita lunghissima reading list.
L'altro, è il primo di una serie di libri dedicati alle Repubbliche Aeronautiche, una storia che fa un uso davvero originale di navi volanti e alchimia, Le Repubbliche Aeronautiche. In fuga da Venezia.
I due libri hanno in comune uno degli autori, Davide Morosinotto, un trentaduenne originario del Veneto, appassionato di viaggi e macchine volanti. Dico uno, perché Maydala Express è il risultato di una scrittura a quattro mani tra Morosinotto e Pierdomenico Baccalario, di cui segnalo Il codice dei re e le serie Century e I Gialli del Vicolo Voltaire, pubblicati da Piemme - Il Battello a Vapore, collana che ospita anche Maydala Express e Le Repubbliche Aeronautiche.
Questi due libri mi hanno colpito anzitutto per l'originalità nell'affrontare i temi trattati. Sono libri di viaggi e d'avventure, nei quali i giovani protagonisti affrontano un viaggio iniziatico, che, ponendo ostacoli sul loro cammino, li farà crescere. Temi ampiamente sfruttati, ma raccontati con una freschezza e una originalità di penna, che ne fa libri che vale davvero la pena leggere, anche solo per evadere dalla routine quotidiana.
Degno di nota anche lo stile, fluido e immediato, che si fa apprezzare per la ricchezza e l'accuratezza nella scelta del lessico e la capacità di evocare scenari e panorami pur senza appesantire la narrazione.
Il cast di protagonisti e comprimari è variegato ma ben assortito, gli attori principali solidi e convincenti, quelli secondari funzionali alla storia.
Due bei romanzi che possono essere apprezzati anche dagli adulti.
Ma perché non darvene un assaggio?

Maydala Express, di P. Baccalario, D. Morosinotto, Piemme - Il Battello a Vapore, 2011
 “Era quasi l'una di notte e la Stazione Grigia sembrava un castello infestato dai fantasmi. Durante il giorno i pavimenti di marmo rimbombavano sotto le scarpe di migliaia di viaggiatori e gli altoparlanti gracchiavano in continuazione. Di notte, invece, c'era silenzio: lunghe ombre si stendevano sui massicci convogli dei treni, addormentati sui binari, e le gargolle di pietra ghignavano in cima a imponenti colonne.„

Il mio pensiero: «L'importante non è raggiungere la meta... Ma godersi il viaggio!»

Le Repubbliche Aeronautiche. In fuga da Venezia
, di Davide Morosinotto, Piemme - Il Battello a Vapore, 2012
“Qualcuno lo stava pedinando. Martin aveva continuato a guardarsi le spalle e aveva messo in pratica tutti i trucchi che conosceva. Non era riuscito a individuare il suo inseguitore e in realtà poteva essere chiunque: Venezia era sempre affollata di viaggiatori e borseggiatori.„

Il mio pensiero: «Alchimia, navi volanti, un mare di nuvole... La formula vincente per un bel libro d'avventure.»

Visto che siamo sotto Natale, potrebbero essere due bei regali da mettere sotto l'albero. ;-)

martedì 4 dicembre 2012

La parola del giorno: il tempo

Brrrr… è arrivato. Il generale inverno ha battuto un colpo. Ehi, tutti lo chiamano generale l’inverno! E io che me l’ero sempre immaginato come un re dal lungo, lunghissimo mantello di ermellino bianco e la barba grigia. Non me lo sono mai figurato come un militare, forse perché non amo molto le divise. E le altre stagioni? Beh, la primavera me la immagino come un’agile ballerina che danza sotto una pioggia di petali di fiori di ciliegio, l’autunno come un ragazzotto scaltro, dai bei capelli castani e l’estate…? Eh, l’estate potrebbe essere solo un’elegante regina vestita con un lungo abito trapunto di stelle. Se fossero persone vere, le stagioni me le immaginerei così.
C’è da dire che, come prevedibile, il freddo ha fatto capolino. E’ l’ineluttabilità del passare delle stagioni, dello scorrere del tempo. A volte, il tempo mi sembra un velo che scivola via dalle dita. Vorrei poterlo fermare, ma chiudo il palmo troppo tardi ed è già sgusciato via.
Questa, è una sensazione che provo da un po’. Mi immagino nel mezzo di un fiume con l’acqua che scorre sotto ai miei piedi, senza che io riesca a fermarla o a muovermi dalla mia posizione originale.
E spesso mi arrabbio pensando che il tempo sta fuggendo via e io non ho fatto quello che volevo fare o finito un progetto a cui stavo lavorando.
Soprattutto in ambito letterario: ho mille progetti aperti e altre mille idee in testa da sviluppare, ma in pochi giungono a conclusione. Un po’ perché, effettivamente, non ho tanto tempo a disposizione e quel poco che c’è, spesso, viene speso in altre cose e un po’ perché la fiamma di esaltazione che arde in me all’inizio di un progetto fa presto a spegnersi per essere, poi, spostata su un altro. E’ un aspetto di me che mi fa una tale rabbia! Io vorrei mettermi lì e finire qualcosa, una buona volta, ma ci riesco raramente e solo se un progetto è abbastanza corto da consentirmi di svilupparlo sull’onda dell’entusiasmo.
Naturalmente, non li cestino, ma li tengo lì sul mio pc a decantare come l’aceto balsamico nelle botti, in attesi che ritorni la goccia di ambrosia che mi aiuti a portarli a completamento.
Voglio ripromettermi l’intenzione di cambiare questo mio aspetto e voglio sperare che l’anno che verrà possa essere migliore del precedente, sotto questo aspetto.
La buona volontà c’è. La buona fede, anche. Manca solo la costanza. Ah… e naturalmente il tempo. Qualcuno ne ha un po’ da regalarmene??

;-) Alla prossima!

Ciauuuuu!!

domenica 2 dicembre 2012

Assaggi... di libri!

Nuovo format per la rubrica Fruscio di Pagine, dedicata alla promozione della lettura.
Oggi "assaggiamo" Cuore d'Inchiostro, di Cornelia Funke, pubblicato in Italia da Mondadori.
Siete pronti a farvi venire l'acquolina in bocca?
“Lì i libri erano ammassati dappertutto. Non erano solo sugli scaffali come nelle altre case, no: da loro erano accatastati sotto i tavoli, sulle sedie, negli angoli più remoti. Ce n'erano in cucina e in bagno, sul televisore e nell'armadio; pile basse e pile alte. Grossi, piccoli, vecchi, nuovi... libri e ancora libri. Accoglievano Meggie sulla tavola apparecchiata per la colazione, invitanti; l'aiutavano a scacciare la noia... e qualche volta la mandavano lunga distesa per terra!„
“«Quando ti porti dietro un libro» le aveva rivelato Mo quando Meggie ci aveva messo dentro il primo «avviene qualcosa di straordinario: le sue pagine raccoglieranno i tuoi ricordi. E un giorno ti basterà risfogliarle per tornare con il pensiero al luogo dove le hai lette per la prima volta: le immagini, gli odori, il gelato che ti eri gustata... Credimi, i libri sono un po' come la carta moschicida: a nient'altro i ricordi restano attaccati come alla carta stampata.»„
“I libri la rincuoravano quando era triste e scacciavano la noia mentre Mo tagliava, rilegava, incollava pagine ormai logore, rese fragili da anni e anni d'uso sotto le innumerevoli dita che le avevano sfogliate.„
 Che ne dite? Stuzzica il vostro appetito di lettori?