martedì 4 dicembre 2012

La parola del giorno: il tempo

Brrrr… è arrivato. Il generale inverno ha battuto un colpo. Ehi, tutti lo chiamano generale l’inverno! E io che me l’ero sempre immaginato come un re dal lungo, lunghissimo mantello di ermellino bianco e la barba grigia. Non me lo sono mai figurato come un militare, forse perché non amo molto le divise. E le altre stagioni? Beh, la primavera me la immagino come un’agile ballerina che danza sotto una pioggia di petali di fiori di ciliegio, l’autunno come un ragazzotto scaltro, dai bei capelli castani e l’estate…? Eh, l’estate potrebbe essere solo un’elegante regina vestita con un lungo abito trapunto di stelle. Se fossero persone vere, le stagioni me le immaginerei così.
C’è da dire che, come prevedibile, il freddo ha fatto capolino. E’ l’ineluttabilità del passare delle stagioni, dello scorrere del tempo. A volte, il tempo mi sembra un velo che scivola via dalle dita. Vorrei poterlo fermare, ma chiudo il palmo troppo tardi ed è già sgusciato via.
Questa, è una sensazione che provo da un po’. Mi immagino nel mezzo di un fiume con l’acqua che scorre sotto ai miei piedi, senza che io riesca a fermarla o a muovermi dalla mia posizione originale.
E spesso mi arrabbio pensando che il tempo sta fuggendo via e io non ho fatto quello che volevo fare o finito un progetto a cui stavo lavorando.
Soprattutto in ambito letterario: ho mille progetti aperti e altre mille idee in testa da sviluppare, ma in pochi giungono a conclusione. Un po’ perché, effettivamente, non ho tanto tempo a disposizione e quel poco che c’è, spesso, viene speso in altre cose e un po’ perché la fiamma di esaltazione che arde in me all’inizio di un progetto fa presto a spegnersi per essere, poi, spostata su un altro. E’ un aspetto di me che mi fa una tale rabbia! Io vorrei mettermi lì e finire qualcosa, una buona volta, ma ci riesco raramente e solo se un progetto è abbastanza corto da consentirmi di svilupparlo sull’onda dell’entusiasmo.
Naturalmente, non li cestino, ma li tengo lì sul mio pc a decantare come l’aceto balsamico nelle botti, in attesi che ritorni la goccia di ambrosia che mi aiuti a portarli a completamento.
Voglio ripromettermi l’intenzione di cambiare questo mio aspetto e voglio sperare che l’anno che verrà possa essere migliore del precedente, sotto questo aspetto.
La buona volontà c’è. La buona fede, anche. Manca solo la costanza. Ah… e naturalmente il tempo. Qualcuno ne ha un po’ da regalarmene??

;-) Alla prossima!

Ciauuuuu!!

5 commenti:

  1. Penso sia una sensazione che abbiamo tutti, quella del tempo che passa troppo in fretta.. ed è bello xchè vuol dire che si stanno facendo tante cose differenti, ma lascia sempre un retrogusto un pò malinconico..parlo per me, i ricordi in generale mi fanno sempre questo effetto..Sia quelli positivi che quelli negativi. Quindi no, a Natale ti regalo qualcos'altro, ma il tempo me lo tengo tutto per me! :P

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  2. :D Il problema è che nessuno ha tempo da spartire. Anche a me piacerebbe, un po' di tempo extra, come regalo di Natale. ;)

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  3. Forse lo stiamo misurando anche troppo, il tempo. Siamo circondati da orologi. Ho notato che se faccio qualcosa senza avere orologi sott'occhio il tempo basta e, a volte, avanza. Che sia questo il segreto? :-o

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    1. A dir la verità io vivo senza orologio da dieci anni, ma il tempo non mi basta lo stesso... Oddio! Sarà per questo che non mi sono ancora laureata...?!

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  4. Se trovi un po' di costanza ... lasciamene un poco!

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