lunedì 26 marzo 2012

Scritture Pratiche: il testo descrittivo

Il testo descrittivo è quello che viene considerato il più semplice da comporre.
In realtà, un pezzo descrittivo non è così semplice e così scontato da scrivere.
Inoltre, un pezzo descrittivo scritto bene, può giovare molto sia all'interno di un testo narrativo (romanzo o racconto), sia in altre tipologie di testi di tipo pratico, come il saggio, l'articolo di giornale.
«Che ci vuole a scrivere una descrizione? Anche uno scolaretto di terza elementare può farlo!»
Non è così. Chi si occupa di testi, ma anche chi semplicemente li legge, sarà d'accordo con me se osservo che una descrizione fatta bene vale lo sforzo di concedere a chi ha scritto il testo almeno il beneficio del dubbio: se, ad esempio, un testo narrativo è fatto tutto di descrizioni e pochissima azione e dialogo, il lettore si imborserà da morire; ma, se inserite nei punti giusti e scritte in modo coinvolgente, le descrizioni aggiungeranno tanto più valore alla narrazione che si sta leggendo.
Chiusa questa parentesi, veniamo al contenuto di questo post.

Cos'è un testo descrittivo?
E' un testo in cui si descrive qualcosa o qualcuno, indicando le parti di cui è composto e le qualità e le caratteristiche che presenta e che contribuiscono a darne un'immagine chiara ed efficace al destinatario.
Scrivere una descrizione efficace è un'operazione complessa.
Ogni descrizione presuppone:
  • capacità di osservazione, per cogliere sia gli aspetti generali delle cose, sia gli aspetti che caratterizzano e distinguono una cosa dall'altra;
  • capacità di analisi e di sintesi: l'oggetto da descrivere va percepito nella sua globalità e allo stesso tempo scomposto nelle sue parti in un processo logico - una descrizione risulterà più o meno efficace proprio se sarà il frutto di una sintesi unitaria che non trascura i particolari analitici dell'insieme;
  • capacità di generalizzazione e di astrazione;
  • capacità espressiva, per dar vita a una descrizione non solo credibile ma anche efficace e suggestiva - la descrizione deve avere la chiarezza, l'efficacia e la forza di suggestione di un dipinto o di una fotografia.
Come si scrive?

Individuare il referente, cioè quello che si vuole descrivere.
Oggetto della descrizione possono essere sia cose, sia luoghi, sia persone, sia animali, anche immaginari; l'importante è che il risultato finale sia verosimile!
Raccogliere sul referente tutte le informazioni possibili:
  • attraverso l'osservazione diretta dell'oggetto;
  • attraverso il recupero mentale di ricordi personali e di competenze culturali acquisite;
  • attraverso la consultazione di testi ed esperti.
Stabilire lo scopo della descrizione:
  • deve informare?
  • persuadere?
  • trasmettere emozioni o stati d'animo?
Mettere a fuoco le caratteristiche e le attese del destinatario, cioè calibrare su di esso il tono e il livello di approfondimento della descrizione.
Stabilire quale ampiezza dare alla descrizione.
Decidere se presentare l'oggetto della descrizione in modo oggettivo o soggettivo:
  • oggettivo: l'autore non esprime opinioni o impressioni personali, ma si limita a presentare il referente attraverso una serie di dati oggettivi, senza alcuna partecipazione emotiva;
  • soggettivo: l'autore presenta il referente in modo personale, cioè raffigurandolo come lo vede e lo sente e quindi filtrandolo attraverso le proprie opinioni e le proprie emozioni.
Individuare gli elementi da inserire nella descrizione: fare una selezione degli elementi che compongono il referente, selezionare quegli elementi che individuano e caratterizzano in modo chiaro e preciso l'oggetto della descrizione e anche quelli che meglio possono attirare l'interesse del destinatario.
Stabilire l'ordine in cui disporre gli elementi selezionati:
  • ordine logico: dal generale al particolare - descrivere il referente prima nel suo insieme e poi nelle parti che lo compongono; o dal particolare al generale, prendendo spunto da uno o più particolari, per descriverlo poi nel suo insieme;
  • ordine spaziale: procedendo dall'esterno verso l'interno o dall'interno verso l'esterno, dall'alto al basso o dal basso all'alto, da un primo piano allo sfondo, da sinistra a destra o da destra a sinistra;
  • ordine misto: sia logico che spaziale.
Adottare la tecnica di ripresa più efficace:
  • un punto di vista fisso;
  • un punto di vista mobile;
  • punti di vista multipli.
Scrivere il testo:
  • utilizzare un lessico ricco, vario e nello stesso tempo efficace, privilegiando le parole e le espressioni adatte a produrre effetti visivi;
  • usare correttamente i tempi verbali;
  • usare frasi brevi e incisive;
  • utilizzare adeguatamente gli indicatori logico-spaziali.
Controllare la completezza, chiarezza e verosimiglianza della descrizione.


Fonti bibliografiche

Marcello Sensini, La dimensione linguistica. La pratica testuale. Corso di educazione linguistica e testuale, Milano, Arnoldo Mondadori Scuola, 1997

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