sabato 31 marzo 2012

Scritture Pratiche: il testo argomentativo

Oggi parliamo del testo argomentativo.

Cos'è?
Il testo argomentativo è utilizzato per esporre le proprie opinioni, per discuterle e sostenerle attraverso opportuni argomenti e attraverso la confutazione degli argomenti di un eventuale avversario.
E' un testo complesso, che richiede una perfetta conoscenza di ciò di cui si deve parlare, la padronanza degli altri tipi di testo e una grande capacità di articolare in modo logico il proprio pensiero ed esposizione.E' molto usato nella vita di tutti i giorni, soprattutto nel campo dei mestieri e delle professioni:
  • articoli di fondo;
  • arringhe;
  • sermoni.
...sono solo alcuni esempi. Sono testi argomentativi anche le relazioni, in cui chi scrive avanza le sue opinioni sulla risoluzione di un problema e le sostiene con adeguate argomentazioni; i saggi che dibattono problemi filosofici, sociali, storici, letterari, scientifici o morali e i messaggi pubblicitari.

Com'è fatto?

Un testo argomentativo contiene sempre:
  • un problema;
  • una tesi;
  • gli argomenti a favore della tesi;
  • un'antitesi;
  • una conclusione.
Il problema è ciò intorno a cui si discute, la tesi è l'opinione sostenuta dall'autore del testo, gli argomenti a favore della tesi sono le prove che l'autore porta a sostegno della propria tesi, l'antitesi è l'opinione contraria a quella dell'autore, smontata portando argomenti a confutazione dell'antitesi, la conclusione è il momento in cui l'autore tira le somme della sua argomentazione e prende commiato dal pubblico.

Come si scrive?

Per scrivere un testo argomentativo, è bene procedere per fasi:
  1. Prendere attentamente in esame il problema da affrontare.
    
Per esprimere un’opinione personale e convincente su un determinato problema, è fondamentale analizzarlo attentamente nei suoi vari aspetti, valutare le informazioni che si hanno su di esso e documentarsi, raccogliendo nuovi dati e nuove informazioni.
  2. Decidere quale tesi si intende sostenere e metterla a punto.
    
Valutato il problema da affrontare, bisogna decidere quale tesi si intende sostenere.

    Nel caso in cui si parta da un problema posto da qualcun altro, bisogna esaminare i pro e i contro delle varie tesi e decidere quale fare propria e sviluppare.
 È quindi necessario mettere a fuoco la propria tesi, registrando tutto ciò che viene in mente su di essa.
  3. Scegliere gli argomenti che si intendono portare a sostegno della propria tesi.
    
Dalla scelta degli argomenti che si avanzano per dimostrare la validità della propria tesi, dipende il successo dell’intera argomentazione; è quindi necessario scegliere sempre argomenti forti:
    - quelli più significativi e  pertinenti al problema che si sta trattando;
    - quelli più sicuri, perché fondati su informazioni controllate o solide convinzioni personali;
    - quelli più comprensibili e/o più accettabili e più attraenti per il destinatario.
  4. Prevedere le possibili obiezioni del destinatario e predisporre gli argomenti per confutarle
.
    Questa fase è utile per dare maggiore forza all’argomentazione. Essa dà al destinatario l’impressione che l’autore padroneggi completamente il problema e che la sua tesi sia inoppugnabile.
  5. Predisporre la scaletta del testo decidendo quale tipo di schema argomentativo adottare.

    La stesura di una scaletta ha tre obiettivi:
    1) organizzare il materiale raccolto dandogli una forma di massima;
    2) verificare se si ha a disposizione tutto il materiale necessario alla stesura del testo;
    3) decidere quale tipo di schema argomentativo utilizzare per esporre la propria tesi.
  6. Procedere alla stesura del testo.
    - Formulare in modo chiaro il problema e la tesi.
    - Marcare in modo deciso le varie parti in cui si articola l’argomentazione, utilizzando adeguatamente i connettivi.
    - Prestare sempre grande attenzione al destinatario del testo: calibrare su di esso il livello di approfondimento del testo e coinvolgerlo nell’argomentazione.
    - Utilizzare espressioni che attenuino il ruolo dell’autore: per non irritare il destinatario, l’autore farebbe bene ad evitare di mostrarsi saccente o autoritario e disporsi in una posizione di apertura al dialogo.
    - Utilizzare come tempo verbale il presente, con il passato prossimo per indicare l’anteriorità.
    - Utilizzare un lessico “volutamente orientato”: cioè in linea con la competenza e la cultura del destinatario e in linea con le varie discipline cui il testo fa riferimento.
    - Inserire nel corpo dell’argomentazione porzioni di altri tipi di testo (narrativo, descrittivo, espositivo); rafforzano e alleggeriscono l’argomentazione.
  7. Rivedere, correggere, migliorare il testo
.
    Terminata la stesura del testo, è necessario rileggerlo per verificarne l’organicità e la correttezza, sia sul piano della forma (ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi, lessico) che del contenuto. In particolare, verificare:
    - che la tesi sia corretta e credibile
    - che l’argomentazione si sviluppi in modo corretto e logicamente consapevole;
    - che l’insieme risulti convincente.

Fonti bibliografiche

Marcello Sensini, La dimensione linguistica, Milano, Arnoldo Mondadori Scuola, 1997

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