Difficile pensare a 10 soli libri da leggere. Difficile anche pensare 100 libri da leggere. Mi viene da dire sono sempre pochi e mai abbastanza. Così metto i primi che arrivano in testa, oggi 26 marzo 2012. Primavera.
- J. D. Salinger, Il giovane Holden
perché anche nelle sue imperfezioni è un libro perfetto. - L. F. Cèline, Viaggio al termine della notte
l'ho comprato dopo il primo esame all'università e l'ho letto in quell'estate: l'ho ascoltato per meglio dire. Infatti è un libro che suona. - G. Perec, La vita istruzioni per l'uso
è un labirinto che alla fine diventa una cancellazione. Una piccola enciclopedia delle storie, di quasi tutte le storie, che stanno sempre o quasi, sull'orlo del vuoto. - F. Kakfa, La metamorfosi
perché non sarebbe male provare a svegliarsi al mattino trasformati in un insetto e fare (quasi) finta di niente (quasi. Molto quasi) - E. Hemingway, Fiesta
tutto quello che non si può dire viene detto. Senza essere detto. - G. Manganelli, Centuria
la densità e il vuoto, cento piccoli romanzi fiume dice il Manga. Ma non si tratta di fumetti. - C. E. Gadda, La cognizione del dolore
o anche dell'invenzione, dello spaesamento, del fuoco improvviso che si accende nella notte. - M. Strand, 89 nuvole
sono ottantanove straordinarie poesie di una sola riga. Sempre sulle nuvole. Provare per credere. - E. Montale, La bufera e altro
basta la prima poesia. O solo il finale della prima poesia che apre la raccolta. E ovviamente tutto il resto. - F. Pessoa, Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
siccome io siamo tanti, questo diario che racconta i giorni identici e i pensieri sempre diversi di un anonimo impiegato import-export a Lisbona, è un tuffo nella complessità, in una sola moltitudine.
buona lettura e buoni giorni.
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