Abbiate pazienza. Chiara è al mare in questo momento e si sta godendo spiaggia e sole.
Quando torna vedrò di farle scrivere un resoconto dettagliato della vacanza. 3:) *risata demoniaca*
Io, invece, sono letteralmente sepolta dai materiali degli esami da studiare, per cui è un periodo in cui leggo poco e scrivo poco; tuttavia mi rendo conto che non possiamo mandare avanti il blog a forza di riportare i pensieri estemporanei scritti sui miei taccuini, per cui, ecco qui qualcosa di più succulento.
Oggi vorrei condividere con gli amici del blog un libro di Banana Yoshimoto, per Fruscio di Pagine.
Il libro s'intitola L'abito di piume ed è pubblicato in Italia da Feltrinelli.
«Hotaru torna nel paese natale, un piccolo borgo tranquillo attraversato da un fiume, per dimenticare le sue pene d'amore. Era andata ad abitare a Tokyo e, per otto anni, aveva vissuto una relazione sentimentale con un uomo sposato, un fotografo sempre impegnato nel lavoro che inaspettatamente l'abbandona. Il ritorno di Hotaru è un ritorno all'infanzia, un modo per ritrovare pace e serenità tra gli amici, e l'affetto della nonna. La madre è morta e il padre, un famoso psicologo, è in viaggio in California. Hotaru trascorre le giornate aiutando la nonna nel suo caffè...»
Appassionata di anime e manga e profondamente affascinata dalla cultura del paese del Sol Levante, ho conosciuto le opere della Yoshimoto quando andavo al liceo e mi sono piaciute fin dalle prime letture. Ho continuato a seguire l'autrice nel tempo e a leggere nuovo materiale appena si rendeva disponibile in Italia.
Non bisogna tuttavia essere appassionati di cultura e prodotti culturali giapponesi per apprezzare le opere della Yoshimoto, che possono essere lette anche da chi non abbia una profonda conoscenza della cultura nipponica.
I libri della Yoshimoto trattano temi importanti, come l'amore e la morte, ma lo fanno con grande leggerezza e delicatezza, senza mai scadere nel banale, per cui contengono un messaggio profondo.
Sono scritti con uno stile limpido, scorrevole, appassionante ma non incalzante, in cui dialogo, azione e descrizione sono dosati con grande sapienza e si leggono un po' come le fiabe, fiabe moderne ambientate nella Tokyo e nel Giappone del tempo presente.
Questo libro in particolare possiede una qualità che lo rende particolarmente vicino al fiabesco, poiché il paesino di Hotaru e i suoi abitanti sembrano quasi esistere fuori da uno spazio e un tempo precisi.
Il titolo originale del romanzo, Hagoromo (abito di piume), indica un particolare tipo di kimono leggerissimo che le tennyo (donne-angelo, figure mitologiche della tradizione giapponese), indossano per volare tra il mondo terreno e l'aldilà e rappresenta il percorso di guarigione della protagonista, che riappropriandosi dei suoi sentimenti e della sua gioventù, guarita dal dolore, può indossare il suo 'abito di piume' per librarsi in volo verso la vita.
Non è tra i più spettacolari dei romanzi della Yoshimoto, ma è una bella storia che trasmette una grande serenità e un forte senso di speranza nel futuro.
Per chi volesse approfondire, queste sono le opere della Yoshimoto pubblicate in Italia:
- Kitchen, Feltrinelli, 1991
- N.P., Feltrinelli, 1992
- Sonno profondo, Feltrinelli, 1994
- Tsugumi, Feltrinelli, 1994
- Lucertola, Feltrinelli, 1995
- Amrita, Feltrinelli, 1997
- Sly, Feltrinelli, 1998
- L'ultima amante di Hachiko, Feltrinelli, 1999
- Honeymoon, Feltrinelli, 2000
- H/H, Feltrinelli, 2001
- La piccola Ombra, Feltrinelli, 2002
- Presagio triste, Feltrinelli 2003
- Arcobaleno, Feltrinelli, 2003
- Il corpo sa tutto, Feltrinelli, 2004
- L'abito di piume, Feltrinelli, 2005
- Ricordi di un vicolo cieco, Feltrinelli, 2006
- Il coperchio del mare, Feltrinelli, 2007
- Chie-chan e io, Feltrinelli, 2008
- Delfini, Feltrinelli, 2010
- Un viaggio chiamato vita, Feltrinelli, 2010
I libri della Yoshimoto sono disponibili sullo store online della Feltrinelli anche in versione ebook.
Banana è un bellissimo nome. Mai letto nulla di suo, però.
RispondiEliminaPuoi cominciare a leggere dall'opera che più t'ispira.
EliminaDi solito si comincia da Kitchen o Amrita, ma se vuoi farti un'idea veloce io ti consiglio Ricordi di un vicolo cieco e H/H, che sono raccolte di racconti brevi. Si leggono in un pomeriggio.
P.S.
EliminaNon si chiama veramente Banana, è solo uno pseudonimo.
Lo ha adottato perché le piace l'Italia e le piace il suono di 'banana'.
Il suo vero nome è Mahoko.