L'autrice, Cornelia Funke, ha intessuto questo libro di osservazioni sull'amore per la lettura e l'arte della scrittura. Oggi riporto le parole e le osservazioni di Fenoglio (non lo scrittore del Partigiano Jhonny), lo scrittore-aiutante magico che Maggie incontra nel corso delle sue avventure.
“Mai prima di allora, però, aveva incontrato qualcuno che scriveva le frasi che ne riempivano le pagine. Persino di alcuni dei suoi libri preferiti non sapeva nemmeno il nome dell'autore, né tanto meno aveva idea di che aspetto avesse. Sempre e solo i personaggi scaturiti da quelle magiche parole aveva visto con gli occhi della fantasia, mai chi stava dietro, chi li aveva inventati.„
“- Voglio dire che io fiuto le belle storie a chilometri di distanza. Quindi non tenti di nascondermene una. Sputi fuori, forza, e in cambio si guadagna una fetta di questo fantastico dolce con i buchi - soggiunse in tono scherzoso.„
“Quando inizio a parlare delle mie creature, non mi fermo più.„
“Da dove devo cominciare? Intanto, va chiarita subito una cosa fondamentale: un romanziere non scrive mai tutto quello che sa sui suoi personaggi. I lettori non devono venire a sapere tutto. Alcuni aspetti è meglio che restino un segreto fra lo scrittore e le sue creature.„
La prima citazione descrive un pensiero di Maggie, che si accinge a incontrare Fenoglio.
Le altre tre citazioni riportano le parole che Fenoglio stesso rivolge a Maggie in quanto scrittore.
Siete d'accordo con le affermazioni di Fenoglio? Condividete il pensiero di Maggie?
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