Sul monitor era visualizzata una ragazza che stava
rantolando tra le lenzuola.
Stava male. E nessuno interveniva.
Gli si avvicinò un giovane che indossava anch’egli un camice bianco.
Gli si avvicinò un giovane che indossava anch’egli un camice bianco.
“mi perdoni, Dottore, non sarebbe meglio che qualcuno
intervenisse?”
“No. Nessuno deve interferire con l’esperimento. Il soggetto
2 deve dare precise risposte biologiche”
“…ma Dottore che risposte le potrebbe mai dare una ragazza
morta?”
“chi ha detto che muore?”
Il giovane ebbe una vampata di vergogna.
“beh… Dottore… non mi sembra che il soggetto sia nelle
condizioni ottimali per dare risposte adeguate all’esperimento”
“e chi ti dice che non siano queste le risposte che sto cercando?”
il Dottore lo fulminò con un’occhiata glaciale.
Il giovane assistente impietrì.
Suonò l’allarme attivato dai sensori che la ragazza sotto
esame aveva attaccati all’altezza del cuore. Significava che era in arresto
cardiaco.
“Dottore, interveniamo! O perderemo tutto il lavoro di
questi mesi!!”
Il giovane stava per chiamare gli infermieri in soccorso, ma
il Dottore lo fermò.
“Aspetta. Sta’ a guardare”
Si fermarono entrambi a fissare il monitor e il corpo
esanime della ragazza.
I minuti passavano interminabili. Il giovane medico sudava
freddo. Il Dottore era tranquillo e ogni tanto guardava l’orologio.
“Dottore l’abbiamo persa…” sussurrò sconsolato l’assistente.
Il corpo della ragazza ebbe un sussulto.
Si alzò a sedere sul letto, come se fosse improvvisamente
uscita dal coma.
Ansimava.
Le sue pupille erano dilatate.
I suoi muscoli avevano spasmi involontari e violenti.
Ed era coperta di sudore.
Il Dottore sorrise sornione.
“Perfetto. Esperimento perfettamente riuscito”
Il giovane assistente lo guardò inorridito. Pensò che stava
lavorando per un essere immondo.
Il Dottore uscì dalla stanza. Si diresse nell’ufficio di
Mister J.
“Dunque? Come andiamo con il secondo soggetto?” chiese
l’uomo.
“ha superato il test. E’ pronta a diventare il prototipo 2”
“Quindi ci siamo? Possiamo dare il via alla fase due del
progetto?”
“Si, direi che fra una settimana si può passare all’altra
parte del tuo piano”
“Come una settimana? Così tanto?”
“vorrei fare un ultimo esame al soggetto femminile 2. Non ha
il potenziale genetico del prototipo 1. Vorrei solo assicurarmi che tutto andrà
per il meglio”
“D’accordo. Sei tu l’esperto, ma non farmi attendere oltre
il tempo stabilito. Ho dei compratori che sono pronti a spendere follie, se il
tuo lavoro avrà i frutti sperati”
“Li avrà . Avrai i tuoi soldi, io i miei e la gloria di
sapere di essere il più grande genio della scienza contemporanea”
“non ci resta che brindare”
“brindiamo”
Mister J si avvicinò alla vetrinetta dei liquori, preparò
due bicchieri quadrati a fondo spesso e
vi versò un whisky d’annata, leggermente cremoso.
Porse un bicchiere al dottore.
“al successo!”
“al successo”
Continua…
Che crudeltà! Chi mai saranno questi due soggetti e quale sarà il loro scopo? Continua la saga sci-fi (?) di Chiara.
RispondiEliminaC., posso suggerirti di postare il prossimo racconto sotto Romanzo d'appendice?
Interessante... chissà cosa succederà!
RispondiEliminaInquietante.. vediamo come continua!
RispondiEliminaAl successo!
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