Sempre da Il mestiere di scrivere.
«Se non si riesce, dico io, a rendere quello che si scrive al meglio delle nostre possibilità, allora che si scrive a fare?»
«Credo che un po' di minaccia sia una cosa che sta bene, in un racconto. [...] Ci deve essere della tensione, il senso che qualcosa sta per accadere, che certe cose si sono messe in moto e non si possono fermare, altrimenti, il più delle volte, la storia semplicemente non ci sarà.»
«Quello che crea tensione in un racconto è, in parte, il modo in cui le parole vengono concretamente collegate per formare l'azione visibile della storia. Ma creano tensione anche le cose che vengono lasciate fuori, che sono implicite, il paesaggio che è appena sotto la tranquilla (ma a volte rotta e agitata) superficie del racconto.»
«Le parole possono essere precise anche al punto da apparire piatte, l'importante è che siano cariche di significato; se usate bene, possono toccare tutte le note.»
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