Ciao a tutti!!
E' il giorno della web stories. Stavolta tocca alla mia.
Buona lettura!
I pezzi erano sparsi sul pavimento.
Frammenti lucidi e taglienti.
In essi c'era ancora il riflesso del Re del Gelo, signore del Paese dei Fiocchi di Neve.
Alice
era ancora scossa davanti al grande specchio barocco, bordato da una
cornice oro antico, ora rotto. Non poteva credere di essere riuscita a
fuggire dal Paese dei Fiocchi di Neve. Eppure era lì, nella soffitta
zeppa di cianfrusaglie della casa di campagna della nonna.
Respirava
affannosamente. Aveva corso a rotta di collo per poter scappare e
oltrepassare lo specchio, che era l'unica porta di accesso al Regno. Ora
esso era rotto in mille pezzi e nessuno sarebbe stato prigioniero di
Gelo mai più.
Fece per andarsene, ma un tintinnio dei vetri rotti la costrinse a desistere.
Lo specchio si stava ricomponendo.
Alice
trasalì, sapendo quello che poteva significare. Gelo sarebbe entrato
nel suo mondo e avrebbe ripreso lei con se? E il mondo al suo passaggio
sarebbe sprofondato nel ghiaccio eterno?
Lo specchio si era
ricomposto dandole di nuovo il riflesso di se stessa: altezza e
corporatura media, capelli castani lunghi e lisci, occhi azzurri. E quel
visino ovale dall'espressione eternamente segnata dal tormento.
C'era
anche Gelo dall'altra parte. La osservava con occhi colmi di collera.
La sua età era indefinibile: il freddo lo conservava eternamente giovane
e senza l'ombra di una ruga. La sua pelle aveva un colorito leggermente
azzurrognolo, i suoi occhi erano grandi ed erano blu cobalto, i capelli
costantemente intrappolati in una patina di ghiaccio e non si poteva
vederne la tonalità. Forse biondi? Oppure castani? Magari azzurri?
Chissà... Alice deglutì. Lui era grande e possente anche nel riflesso
interno dello specchio. Era terrorizzata.
Che cosa avrebbe fatto lui
ora? Gelo appoggiò una mano sul vetro. Alice percepì chiaramente un
alito di freddo su di se. Ebbe un sussulto.
"perchè tremi Alice?" le sussurrò Gelo, appoggiandosi al vetro dello specchio.
"fa freddo..."
"non è poi così freddo. Sei stata nel mio regno. Dovresti sapere com'è veramente il gelo"
"ho paura" pigolò abbassando lo sguardo.
"di me?"
"di quello che potresti fare a questo mondo"
"perchè dovrei avercela con il tuo mondo? Sei solo tu quella che mi ha spezzato il cuore"
"mi... mi dispiace... non volevo ferirti"
"hai mandato in pezzi il mio sogno e il mio cuore come il vetro dello specchio, quando sei fuggita"
"lo so, ma non potevo rimanere. Lo sai che non potevo"
"per la tua famiglia? per il tuo... mondo? Eri una regina qui da me. La mia regina"
"lo
so. E ti sarò eternamente grata per avermi incoronato come tua regina,
ma... non avrebbe funzionato. Io non appartengo al Paese dei Fiocchi di
Neve. Ero diventata infelice e tu lo sai bene. Non posso vivere senza il
calore del sole"
"ti avrei lasciato venire nel tuo mondo quando volevi, se me ne avessi parlato. Ora... desidero solo vendicarmi"
"ti prego non fare del male a nessuno" supplicò Alice con un filo di voce.
"desidero fare del male solo a te, se per questo"
"ne hai tutte le ragioni"
"ma non lo farò... ho già quello che voglio"
Alice lo guardò negli occhi senza capire il senso delle sue parole.
Gelo le mostrò l'altra mano nel quale teneva un cuore rosso e pulsante che gocciolava sangue lungo il suo braccio.
"questo è il tuo cuore. Me lo sono preso come risarcimento al male che mi hai fatto"
Alice impallidì, si sentì mancare, ma si appoggiò alla cornice dello specchio e rimase miracolosamente in piedi.
"che cosa significa? Morirò? Che mi succederà?"
"no,
non morirai, questo non è letteralmente il tuo cuore. E' una proiezione
di esso. Più precisamente dei tuoi sentimenti. Semplicemente sarai
impossibilitata a provare emozioni finchè ce l'ho io"
"ma sanguina..."
"sanguina
perchè i tuoi sentimenti al momento sono vivi, ma si congeleranno
presto e moriranno. E con esse la tua capacità di provarle"
Alice sentì le gambe molli e si accasciò ai piedi dello specchio. Vomitò saliva.
Lei aveva sbagliato, è vero, ma... come poteva essere tanto crudele lui? Perchè voleva fate a pezzi la sua povera piccola vita.
"perchè sei tanto crudele?" pigolò guardandolo con gli occhi gonfi di lacrime.
"perchè tu lo sei stata con me"
"come puoi biasimarmi di aver provato nostalgia di casa?"
"ti ho detto che ti avrei lasciato andare se me lo avessi chiesto"
"davvero? lo avesti fatto?"
"sono un Re. Mantengo la parola data" replicò duro stizzando il cuore nella mano.
Alice sentì una fitta al petto. Tossì.
"si, forse lo avresti fatto, ma per quanto tempo? Non avresti mai accettato il mio desiderio di libertà dal tuo mondo"
"il Paese dei Fiocchi di Neve è bellissimo e ti piaceva una volta..."
"all'inizio
forse, ma poi... più ci vivevo più avevo nostalgia del mio mondo e
della mia famiglia. Li era tutto troppo freddo e troppo incolore..."
"lo ero anche io?"
"tu
sei stato molto buono con me. Io... volevo dirtelo, ma... non ho avuto
il coraggio. Non volevo ferirti, ma... sono fuggita... e ho ottenuto
solo di spezzarti il cuore. Merito il tuo risentimento, ma ti ho
amato... anche se forse ora non ha più importanza..."
"se il tuo amore fosse stato veramente sincero non saresti fuggita così"
"credi
che sia stato facile? Che lo abbia fatto a cuor leggero? Che non mi
sarebbe importato di quanto avresti sofferto? Certo che ho pensato a
tutto questo! Ma..."
"Ma cosa?"
"ho scelto me stessa invece di te. Mi dispiace. Lo so è stata una scelta egoistica, ma ho seguito il mio cuore. Mi dispiace"
"d'ora in poi non soffrirà mai più nessuno per causa tua" replicò Gelo rancoroso.
"vogliamo parlare di te?" lo sfidò lei, puntanto il suo sguardo dritto in quello di lui.
"di me?"
"si,
di te. Del tuo egoismo che mi dici? Mi tenevi prigioniera in una gabbia
di cristallo. Potevo stare con te e solo con te. Non è forse egoismo
questo?"
"era solo il mio modo di amarti. Non volevo che ti accadesse nulla di male"
"non
mi sarebbe accaduto nulla anche se mi avessi lasciato più libera di
respirare. Mi rattrista che tu non l'abbia capito prima..."
"non credo che sarebbe cambiato molto. Saresti fuggita comunque"
"non sarei fuggita, sarei solo partita e sarei tornata"
"quindi adesso è colpa mia"
"non ti sto dando la colpa. non è colpa di nessuno. E' solo voglia di essere liberi..."
Si
guardarono. Lei si alzò dal pavimento e si accostò allo specchio. Anche
da li sentì il palmo gelido di lui, gelido solo perchè era il Signore
del Freddo.
"hai tutte le ragioni per avercela con me Gelo, ma... voglio che tu sappia che l'amore che provo per te non è cambiato..."
"lo
so..." sussurrò, allungando la mano col cuore sanguinante attraverso lo
specchio e riponendolo nel petto di lei. "... mi auguro solo che un
giorno tornerai da me..."
"voglio tornare. E non voglio farti soffrire mai più"
"sappiamo
tutti e due che non accadrà. Tu ricomincerai a vivere la tua vita e un
giorno ti dimenticherai di me. Ma va bene così. Conoscerti è stata la
cosa più eccitante della mia vita"
"così finisce qui?"
"rimangono i bei ricordi e le belle sensazioni"
"ti riverdò mai più?"
"nei sogni forse si, ma non nel mondo reale" con un pugno Gelo fece crepare lo specchio "addio"
Lo specchio si ruppe. Tutti i vetri si sparpagliarono ai piedi di Alice, ma nessuno di essi la colpì.
Lei ne raccolse un frammento. Vi scorse, per l'ultima volta la figura del suo amato Re.
Fine
Bel racconto Chiara come già ti ho detto.mi piace molto il personaggio di Gelo.
RispondiEliminaBel racconto Chiara come già ti ho detto.mi piace molto il personaggio di Gelo.
RispondiEliminaGrazie per il complimento e l'incoraggiamento! Aiuta molto:-)
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