venerdì 31 agosto 2012

Esperimento 1


Cari amici,
nuovo racconto sotto l'ombrellone! Per aggiungere un pò di suspance e mistero all'estate che sta finendo.
Buona lettura ;-)

Il respiro era agitato.

La pupilla dilatata.

Il battito del cuore rimbombava come un tamburo nel silenzio della sua testa.

La ragazza era nella stanza, sdraiata sul letto con le braccia legate a cinghie imbottite e una flebo infilata nella vena sinistra.
Tentava di liberarsi e fuggire.
Non sapeva da quanto tempo era rinchiusa li. Non sapeva che cosa le stavano facendo. Sapeva solo che un giorno era felice della sua vita e un attimo dopo il buio l’aveva avvolta come una coperta.
Le cinghie erano dannatamente strette. Nonostante le tirasse con tutta la forza che aveva, non c’era verso di smuoverle dal pesante anello di catena a cui erano fermate, anello che era saldato alla ringhiera del letto.
Entrò un uomo in camice bianco. Sembrava giovane, ma nella semioscurità della stanza non si distinguevano i suoi contorni.
La ragazza lo guardò dirigersi verso il sacco della flebo e al suo deflussore con una siringa in mano.
“che cos’è?” pigolò con la voce roca
“non ti ucciderà, se è questo che vuoi sapere”
“cosa mi state facendo! Cosa volete da me!”
“non preoccuparti. Ti stiamo rendendo speciale” rispose l’uomo, con un sorriso che era in realtà un ghigno.
Lei non ebbe il coraggio di replicare. Deglutì, mentre lo vedeva sparire oltre la porta.

“allora, Dottore, l’esperimento procede bene?” disse un uomo sulla cinquantina beatamente seduto alla scrivania del suo ufficio.
“il soggetto sta rispondendo magnificamente al trattamento”
“quindi stavolta funzionerà?”
“certamente. Il suo fisico sta assorbendo il siero con gli effetti desiderati. Le modifiche al DNA saranno permanenti e, al tempo stabilito, sarà pronta. Lei sarà il prototipo 1. In attesa di vedere la risposta dell’altra candidata”
“perciò ci siamo…”
“si, Mister J. Stavolta ci siamo”.
L’uomo sorrise di soddisfazione. Il Dottore rispose con una smorfia compiaciuta.

Continua…

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